|3|》Satana mi ha fregato ancora.

1.9K 113 35
                                    

《E invece ho un buco che i maschi non hanno》scherzo facendo una smorfia. Il modo di fare di questo ragazzo è parecchio strano, sembra umano.

《Credo che mi piacerebbe vedere questo buco》sorride come uno scemo, anche se io non apprezzo la sua battuta e gli mostro i canini.

《Scherzavo gattina, tira dentro le zanne》mi ordina scuotendo la testa perplesso.

《Io sono Seth》si presenta e lo sgomento si fa padrone del mio volto. Ho davanti a me il Dio del Caos e della tempesta e mi è passato per la testa di ucciderlo. Sono una perfetta idiota.

《Non punirti così, non potevi saperlo. Ti correggo, sono anche il Dio del deserto》mi legge nel pensiero, mentre io non riesco con lui. Lui è un Dio, riesce a leggere nel pensiero di tutti, mentre io solo in quello degli umani e dei vampiri più deboli di me, oltre a quello dei miei familiari.

《Bene, cosa vuoi?》domando facendo un sospiro, mentre le gambe mi pregano di muoversi.

《Satana mi ha detto di cercarti. Dobbiamo fare qualcosa per lui》inizia, facendo un passo verso di me per cercare maggior confidenza con la sua compagna di favori per Satana.

《Dobbiamo completare il cerchio dei discendenti dello zodiaco, detto brevemente》mi spiega allungando una mano verso i miei capelli biondi, prendendone una ciocca e lasciandola subito.

《Merda, mi ha fregato ancora quel dannato. Mi ha fatto credere che fossi un maschio》sussurra girando il volto a destra, come se volesse distrarsi da me.

《Se mi avesse detto che sembri una principessa non avrei accettato》dice tornando a fissare i miei occhi chiari. Rifletto perché non riesco a capire se sia una cosa buona o cattiva, nonostante io preferisca essere chiamata "capra" invece che principessa.

《Se vuoi posso chiamarti Capra, anche se non mi sembra molto carino》continua lui e io sono costretta a fare un passo indietro, forse sperando che mi esca dal cervello.

《Se ti da fastidio posso smettere》propone e io annuisco. Non ho mai visto un Dio, vorrei chiedergli a chi si manifesta e dove ha vissuto e dove vivrà.

《Sai una cosa? Io posso permetterti di entrare nella mia testa, vuoi vedere?》chiede e senza aspettare una risposta fa un respiro profondo, chiude gli occhi e quando li riapre sento un collegamento con lui. È più forte di quello che ho di solito con gli umani, sembra quasi un'energia tranquillizzante.

Faccio una smorfia quando sento i pensieri del castano, che sono tutt'altro che casti.

"Che cosa le farei" è la goccia che fa traboccare il vaso, scuoto la testa e faccio qualche passo indietro.

《Cristo! Cerca di contenerti prima che ti stacchi a morsi il cazzo e lo dia ai miei fratelli da mangiare》ringhio avviandomi verso l'uscita del cimitero, seguita dal castano che rideva.

《A domani, principessa dei morti》lo sento dire, ma io sono già lontana per fortuna.

Rientro a casa e quasi mi dimentico di avere tre fratelli incapaci, infatti tiro un urlo quando mi imbatto nel caos di poco prima.

《Siete dei casi persi》sussurro ormai arresa da questa vita tremenda e infinita. Salgo le scale e mi sdraio sul mio letto, guardando il soffitto e pensando a Satana.

Il diavolo è il mio padrone, perché mai io servo proprio a lui? Seth mi sembra un idiota che ha dormito per gli ultimi due mila anni e che non capisce assolutamente niente.

Lucifero controlla gli Dei, gli Dei controllano i vampiri e i vampiri controllano gli umani. Ora deve essere uno un po'strano a pensarci, aveva la facoltà di farmi fare quello che voleva e non lo ha fatto.

Se penso che avrei potuto toccarlo e fargli provare piacere contro la mia volontà, lo stomaco mi si rivolta come un calzino.

Aspetto fino all'alba per uscire di casa e camminare tranquillamente verso scuola, come ogni mattina. Lì, io sono per tutti Azaleya e Samael, Aamon e Draven sono rispettivamente giocatori di cricket, football e baseball.

Dopo quasi un'ora di camminata arrivo finalmente davanti all'entrata dell'edificio che vedo da quasi mille anni. Entro senza salutare nessuno, gli umani mi stanno particolarmente antipatici e chiunque parli con me finisce con la testa mozzata e il corpo nel lago.

《Oh, eccoti Principessa》sento una voce che mi fa accapponare la pelle, nonostante non possa succedere a me. Mi giro per osservare il castano sorridente.

《Dormito bene?》domanda e l'ipotesi che possa essere lobotomizzato mi fa breccia nel cervello.

《Forse sei tu che hai dormito sotto un sasso per due mila anni. Io non dormo mai》abbasso la voce per pronunciare l'ultima frase e lui spalanca la bocca.

《Scusa, dimentico sempre che non sto parlando con una Dea greca ma con un mostro dal sangue freddo》ribatte un po'infastidito, molto probabilmente mi ha letto nella mente.

《Il tuo cuore è fermo quanto il mio》gli faccio notare, alzando un sopracciglio infastidita.

《Io ho solo fermato il mio battito per non spaventarti e per entrare in sintonia con te》mi spiega, mentre il mio volto rimane impassibile. Insomma, a che gioco sta giocando?

《Provamelo, fallo ripartire》gli ordino e dandosi un colpetto sul petto, sento il suo cuore riprendere a battere tranquillamente, come se nulla fosse successo.

《Bene, ora che mi hai fatto credere che da piccolo sei caduto dal seggiolino, ti viene in tasca qualcosa?》chiedo, avviandomi verso l'entrata, seguita da lui.

《La nostra differenza di casta sociale. Non vorrei che ti sentissi a disagio con uno potente come me》esterna, facendomi fermare e guardarlo perplessa. Lo ha seriamente detto? Io sono almeno tre volte più intelligente e forte di lui, sicuramente.

《Mi spiace rovinarti la giornata, ma io non mi sento a disagio. Sei tu che dovresti sentirti fuori luogo per i pensieri di ieri》dico prima di percorrere il corridoio e fermarmi davanti alla mia classe.

《Bene, lo sai che i demoni sono i tuoi padroni? Sai che posso farti fare tutto ciò che voglio? Compreso rendere questo angelo della morte mio e solo mio?》domanda e quando la mia mano colpisce la sua guancia è troppo tardi per fargli aggiungere qualcos altro.

《Preferisco essere bruciata viva che fare qualcosa contro la mia volontà》concludo entrando in classe e sedendomi all'ultimo banco.

When night comesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora