|6|》Un demone vergine, originale.

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«Maleducato da parte tua» gli dico prima di passare da parte a lui con un sopracciglio alzato, per compatirlo.

«Oh...» mi giro per dirgli l'ultima cosa, anche se sicuramente se la sta aspettando.

«Puoi smetterla di guardarmi il culo? Mi fai innervosire» gli chiedo prima di fargli un finto sorriso e tornare a camminare verso scuola.

«Hai trovato il tuo primo discendente? Da che segno parti?» ignora totalmente la domanda, aumentando il passo per starmi dietro.

«Io ho già trovato l'ariete. Sono così piccanti, non trovi?» continua dopo qualche secondo di silenzio dato che non gli rispondo.

«Ho la faccia di una ninfomane che classifica le sue conquiste per segni zodiacali?» domando facendo una smorfia e scuotendo la testa. Questo idiota è proprio un malato.

«Mi stai dando del malato di sesso, per caso?» chiede dopo averci pensato un attimo, molto perspicace direi.

«Tutti scopano, insomma. Soprattutto i demoni» constata, non lo guardo nemmeno, fa solo pena. A me non è mai interessato nulla di questa merda, nessuno può toccarmi.

«Azazel, Principessa» mi chiama. Si è fermato, ha la bocca spalancata e lo sguardo perso. Merda! Lui sente quello che dico.

«Sei vergine. Tu sei fottutamente vergine» sussurra guardandomi con uno sguardo diverso, forse più pervertito di quello che aveva usato fino ad allora.

«Chiudi il becco o ti stacco il cazzo» lo minaccio mostrando i canini al ragazzo alto venti centimetri almeno in più di me.

«Non posso! Cazzo, sei verginissima!» strilla mentre qualche persona davanti a noi si gira scandalizzata. Senza pensarci due volte gli tappo la bocca con una mano e gli stringo il collo con l'altra.

«Te lo dico l'ultima volta. Chiudi. La. Bocca» ripeto scandendo bene le parole mentre lui annuisce.

-Azaleya, come pensi di sedurre qualcuno senza farti toccare?- domanda telepaticamente, con un tono di voce parecchio dolce che mi fa venire il vomito.

-Lo farò senza troppe storie, è normale- rispondo io, sistemandomi meglio lo zaino sulla spalla.

|Seth's point of view|

-Posso fare il possibile perché non accada- le propongo, facendola girare di scatto.

-Oh, già. Hai un cuore e vuoi ricordarmelo facendo cose compassionevoli. Non ho bisogno del tuo aiuto, idiota- mi mette al mio posto, ma io non posso fare altro che sorridere e guardare davanti a me.

Quando Satana mi disse di cercare Azazel, non credevo mi mettesse davanti ad una prova del genere.

«Seth. Trova Azazel. Seduci i dodici discendenti dello zodiaco» mi aveva detto. Avevo pensato che non ci fosse nessun problema, dovevo solo trovare uno con la testa da capra.

I miei piani sono andati in fumo la prima volta che ho visto Azazel. Lì, nel cimitero, seduta davanti alla tomba di sua madre che le parlava come se fosse ancora presente.

Non sono come appaio. Studio tutti i giorni da duemila anni per ore e ore, conosco i vampiri meglio di quanto conosca me stesso. Sono affascinato da loro, sono delle creature misteriose, crude. Sono ciò che più si avvicina all'unione tra animale e divino.

L'ho capito subito che lei era diversa dagli altri. Parlava con sua madre guardando la tomba con tristezza velata dai suoi soliti occhi cattivi.

Mi fermai a guardarla, era bella quanto un angelo ed emanava una cattiveria anomala, trasudava ira, il sangue le ribolliva anche se era impossibile.

Bene, Satana. Perché proprio lei? Cosa ha di speciale? Perché è così diversa dagli altri? Nella testa mi frullavano migliaia di domande.

Solo ora inizio a capire. Lei è completamente sola. E' chiusa in una corazza affascinante, mai vista prima.

Un vampiro vergine, non esiste, non può essere. Appartiene all'inferno, il mondo dei peccati. E'pura, ma allo stesso tempo uccide con la stessa facilità con il quale respira.

Non permette a nessuno di avvicinarsi, non trasmette nessun sentimento umano ma sono più che convinto che lei li provi, in qualche modo.

Forse Satana vuole che le faccia scoprire ciò che è realmente, forse è quella la mia missione.

Non posso fare altro che adorare e guardare questa creatura così affascinante e tentatrice per me. Facile cadere in peccato quando si è un demone, ancora di più con Azaleya davanti.

Azaleya le si addice di più, è femminile quanto lei, più umano come vorrebbe essere lei, forse.

«Hey, Azaleya. Te l'ho trovato io il primo. Si chiama Sean Drew, è un toro. I tori dovrebbero essere belli, presumo» la informo e lei alza le spalle.

«Fantastico» impreca sotto voce, prima di entrare nel cancello dell scuola.

«Guarda, Principessa. E'quello lì basso. Muscoloso, sopracciglia larghe, occhi grandi, viso rotondo, labbra carnose, collo corto, mani grandi, spalle larghe, capelli ricci e scuri, carnagione bruna» lo analizzo cercando di ricordare ciò che avevo imparato, mentre lei o mette a fuoco.

«Puoi per favore dirmi come non azzannarlo?» chiede, facendomi ridere come un idiota.

«Scusa, eri seria?» la prendo in giro, ma non apprezza e le si iniettano gli occhi di sangue.

«Mangia fino alla nausea prima di parlargli, placherà il tuo istinto» la informo, mentre lei annuisce stranamente calma.

Senza pensarci due volte, la pianto lì da sola e mi dirigo verso il ragazzo in questione, per presentarmi e capire se è uno che vuole raggiungere solo uno scopo davanti ad una ragazza o se Azaleya potesse stare tranquilla.

«Hey! Piacere, Seth» mi presento allungando la mano ad ogni ragazzo del gruppetto che sembra giocare a football.

«Senti, la mia amica Azaleya ti trova molto carino, Sean, giusto?» chiedo, sapendo che lei riesce a sentire tutto ciò che dico.

«Sì. Frequentiamo lo stesso corso di storia, lei è forte, sa tutto» dice lui, mentre gli sorrido annuendo. Pagherei oro per entrarle nella testa in uno di quei momenti, è assolutamente affascinante.

«Non solo, amico. E'una bomba, te lo garantisco io. Peccato che è un po' timida» mento mentre lei mi fissa irritata.

«Ho notato, amico. Quando si alza per buttare qualcosa la fissano tutti, è magnetica» Sussurra Sean lanciandole un'occhiata ogni tanto.

«Beh, ci si vede in giro, amico» concludo alzando la mano in segno di saluto e tornando da Azaleya.

«Via libera, Principessa. E'un tonto» le faccio sapere squadrandola, ma lei non sembra sorpresa.

Probabilmente l'aveva letto nella mente del ragazzo e non sembrava tanto preoccupata.

When night comesDär berättelser lever. Upptäck nu