|18|》Capra che fa la molesta.

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|Azazel's point of view|

Dopo qualche ora, l'effetto della droga pesante assunta da quell'idiota che ho dissanguato sparisce e io ritrovo la dignità per smettere di fingere di dormire.

Sento il respiro di Seth troppo pesante, perciò apro lentamente la porta e apro quella della sua stanza che in realtà era quella dei miei genitori.

Appena entro, noto che la tapparella è alzata e un po' di luce filtra dalla finestra e illumina flebilmente la figura del ragazzo.

Dorme tutto storto e la prima cosa che noto sono i capelli sparsi ovunque.

Mi avvicino di soppiatto e mi siedo ai piedi del letto, mantenendo la concentrazione sul suo respiro.

Cerco anche di imitarlo ma mi risulta troppo innaturale, perciò lascio stare.

Mi è uscito dalla testa, finalmente.

Mi avvicino di più e sento il calore del suo corpo disperdersi nella stanza, è molto più caldo di sempre.

Sarà perché dorme? Forse le coperte gli fanno una specie di effetto serra?

Grande Azaleya, bella spiegazione.

Alzo le spalle, tanto se muore non è colpa mia.

Lo vedo inumidirsi le labbra e girarsi verso di me con gli occhi chiusi.

Le contemplo, sono leggermente aperte, cosí carnose da sembrare delle ciliegie e le ciglia così lunghe che superano le mie.

Non mi rendo conto del tempo che scorre, ma rimango due ore a fissarlo, fino a quando finalmente si sveglia e io scompaio dalla stanza.

«Sei così ossessionata da lui che devi guardarlo dormire?» mi domanda Aamon preparandosi dei pezzi di carne per colazione.

«Sono ossessionata dal suo cuore, non da lui. Non lo senti come batte? Come batte forte e il sangue, lo senti scorrere?» chiedo e lui fa cenno di sì.

«Sorellina, non ti ho mai vista così romantica» mi prende per il culo, ricevendosi una forchetta lanciata contro, ma sfortunatamente si sposta in tempo.

«Capra, occhio a dove miri» ridacchia ammiccando.

«Un'altra parola su di lui e io...» lo minaccio, ma vengo interrotta da una voce troppo fastidiosa.

«Buongiorno» saluta Seth stiracchiandosi mentre scende le scale.

«Ei, Seth. Ti ho cucinato i pancake. Ho guardato la ricetta in televisione» annuncia fiero Samael, mentre io alzo gli occhi al cielo.

È un leccaculo.

«Ciao Seth. Se ti servono dei vestiti puliti, basta che apri l'armadio nella tua stanza. Sono i miei» dice Draven rompendo lo stato di tranche in cui era entrato fissando un documentario sugli animali in televisione.

«E puoi farti una doccia, sempre che Capra non decida di fare la molesta» scherzò Aamon e tutti si misero a ridere, compreso Seth.

«Perché ridete? Di cosa state parlando?» domando confusa ma non c'è bisogno di proseguire perché sento di nuovo la connessione di Seth.

Qualche ragazza alticcia è entrata in bagno mentre mi facevo la doccia— spiega e subito mi materializzo fuori casa.

Sento di nuovo l'imbarazzo.

When night comesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora