Capitolo 73

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Mi sveglio piano nel mio letto squadrando meglio i raggi del sole che penetrano dalla mia finestra.
Ricordo il bacio,ricordo lei,e ricordo come mi sono sentito al solo pensiero di star assaporando ancora le sue labbra quando in realtà pensavo di averle perse per sempre.
Sento provenire il mio nome dalle scale. Qualcuno mi sta chiamando.
"Harry!"
Una voce femminile.
Mi tiro su' frastornato,scompigliandomi i capelli e guardando verso l'arco della porta.
Mia madre campeggia con la sua solita faccia priva di simpatia quando non rispondo al cellulare o non rispetto le cene di famiglia.
"Si può sapere dove sei stato?" Si lamenta poggiando la sua borsa accanto al mio braccio.
"Da dove cazzo sei entrata?" Borbotto rimanendo sconvolto dal mio stesso tono di voce appena sveglio. Ho sempre odiato parlare di prima mattina.
"Dalle tue chiavi sotto lo zerbino." Le dondola per poi lanciarle sulla mia scrivania. "Da quanto tempo non dai una sistemata?" Si lamenta ancora togliendo dei residui di panino dal bordo. "Sembra una topaia."
Sbadiglio alzandomi e camminando verso la porta prima che lei mi fermi e mi dia il suo classico bacio sulla fronte.
"Ora non sembri così tanto incazzata."
"Ero solo preoccupata per te.." Sbuffa riprendendo la borsa e seguendomi fin giù in cucina. Ha un aria piuttosto strana e confusa. Non avevo mai visto il suo volto corrucciato in questo modo.
"Non devi,lo sai che bazzico sempre nei dintorni." Mi porto il mio solito bicchiere di succo,riempito fino all'orlo, alla bocca guardandola.
"E' arrivata una strana cosa a casa.."
Le mie mani tremano posando subito il bicchiere evitando che mi caschi di mano. Uno strano presentimento mi fa' capire che c'entri qualcosa con le rose.
"Strana quanto?" Tossisco pulendomi le labbra con il dorso della mano e azionando la lavastoviglie,mettendoci dentro il bicchiere.
"Un pacco,ho avuto paura ad aprirlo.."
"Cioè? Non sai cosa c'è dentro?"
Mia madre scuote la testa tormentandosi le pellicine dell'indice destro. "Me lo hanno consegnato davanti alla porta,senza nemmeno chiedermi firma e niente,un tizio incappucciato.. Era intestato a te.."
"E perché non l'hanno portato qui allora?" La guardo confuso sedendomi sul bordo del lavandino mentre Anne mi lancia un occhiataccia.
"Non lo so,e scendi da quel lavandino." Mi rimprovera dandomi dei piccoli schiaffetti sul braccio.
Mi crede ancora il ragazzino delle medie che rubava i biscotti dalla teglia del forno.
Rido al pensiero e scendo grattandomi il retro dei boxer mentre lei mi guarda ancora più schifata. "Hai fatto la doccia?" Mi chiede.
"Come ho potuto farla se fino a cinque minuti fa dormivo?" Dico sarcastico aprendo il frigorifero e controllandone il contenuto. Vuoto. Vuoto. E ancora vuoto.
"Scusa se sono entrata,ma ero preoccupata per te,e non rispondi più nemmeno a quel dannato cellulare."
"Ho avuto meglio da fare." La guardo superandola e andandomi a sedere sul divano.
"E cioè?" Picchietta il piede sulle mattonelle seguendomi con lo sguardo e poggiandosi le mani sui fianchi.
"Chloe...abbiamo passato una bella serata ieri.." La guardo sorridendo.
La sua bocca sembra piegarsi in quella che sembrerebbe una smorfia d'angoscia. "Oh,figliolo."
"Che cosa?"
"Non avrete mica fatto sesso?" La sua bocca ancora piegata in quella smorfia.
Il mio viso arrossisce. Non avevo mai parlato con Anne delle ragazze che mi porto a letto.
"No,ma'.." Sento le guance andare ancora di più fuoco,e abbasso la testa sulla pelle tatuata dei miei piedi.
"Harry,sei sicuro?"
"Si,mamma,si." Alzo lo sguardo tirando su col naso. "Altrimenti non avrei di certo dormito qui,stanotte." Le faccio l'occhiolino ridendo e cercando ancora qualcosa da mettere sotto i denti. Lei sbuffa e cambia la sua smorfia nel bellissimo sorriso di cui sono innamorato fin da quando sono nato.
"Qualcuno recentemente ti ha mai detto che sei bellissima,mamma?"
Scuote la testa guardandomi confusa. "Non ho tempo per le relazioni,tesoro."
"Beh,dovresti." Le bacio la fronte guardandola e sorridendo. "Sei ancora giovane,e sei bella."
"Non stiamo parlando di me..non cambiare discorso." Mi punta dolcemente il dito contro alzando lentamente la voce. "Vieni a casa e apri quel maledetto pacco.. Ho una paura bestiale.."
"Ancora non capisco per cosa.."
"Ti spiego mentre andiamo.." La sua voce trema e le sue mani cercano immediatamente riparo dietro la mia schiena mentre mi abbraccia.
"Mamma.." Accarezzo dolcemente i suoi capelli abbracciandola. "Che succede?"
"Andiamo e basta." Gli occhi lucidi e le labbra che tremano ancora.
Non avevo mai visto una simile preoccupazione nei suoi occhi.

Love me again. (H.S.)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن