Capitolo 75

153 3 0
                                    

Il pacco campeggia in mezzo al salotto mentre Anne poggia la sua borsa sul divano,asciugandosi per la milionesima volta il naso.
E' preoccupata e sta tremando.
"E' quello?" Chiedo chiudendo la porta e sistemando la giacca sull'attaccapanni del salotto.
Annuisce,sbuffando e sedendosi sul divano. "Non c'è scritto niente,avevo paura ad aprirlo."
"Non ho ordinato nessun vibratore su nessun sito porno,perciò." Scoppio a ridere cercando di risollevare la situazione.
Anne ride debolmente per poi strofinarsi le mani sulle gambe, come per tranquillizzarsi.
"Comunque,ma'." Tossisco schiarendomi la voce. "Ora lo apriamo e controlliamo cosa c'è,stai tranquilla."
Mi dirigo verso l'enorme scatolone,in modo cauto sistemandomi ad un estremità.'
Ho paura anche io,forse.
"Siamo sicuri che non ci sia nulla di pericoloso dentro?" Mi chiede alzandosi e raggiungendomi,mettendosi all'altra estremità.
"Non saprei,mamma."
"Che?" Spalanca gli occhi guardandomi. "Cosa vuol dire 'non saprei'?"
"Che non so' cosa c'è." Sbuffo iniziando a tagliare il nastro isolante con la punta delle mie chiavi di casa.
"Harry,forse non.."
Una parte dello scatolone si apre mentre finisco di tagliare l'ultimo pezzo della parte destra. Anne si tiene la sciarpa intorno al collo stretta alla sua mano,mentre batte velocemente il piede a terra.
I miei occhi si aprono quando intravedo delle macchinine giocattolo e un peluche.
"Che cosa cazzo..." Sussurro guardando ancora il contenuto del pacco.
"Harry?" La voce preoccupata di Anne mi giunge a rallentatore mentre scarto anche la parte sinistra,aprendo finalmente il pacco.
"Ci sono solo.. Giochi..." Sussurro con voce tremante grattandomi la nuca e tirandomi in piedi. "Cioè,non capisco.."
"Giocattoli?" Anne sbarra gli occhi.
Annuisco grattandomi ancora la nuca e allungando velocemente una mano verso il peluche a forma di orsetto.
"Oh Gesù santo.."
La mano di mia madre sfiora la mia mentre mi prende velocemente l'orsetto dalle mani e se lo porta al viso.
"Questo e' di quando avevi cinque anni." Sussurra con voce tremante rigirandoselo tra le dita. "Cristo,credevo di averlo buttato."

Non esce nessun suono dalla mia gola.
Sono troppo occupato a pensare a che cosa ci faccia il peluche che avevo regalato a Louis dentro a quel cazzo di scatolone.

"Mio,dio."
Prendo un piccolo modellino di Ferrari passandomela sulla mano.
Lou l'aveva regalata a me quando avevamo dieci anni e giocavamo a corsa di macchinine in riva al fiume.
Non era possibile una cosa del genere.

"Amore? Tutto bene?" Anne mi passa un braccio dietro la schiena tenendo ancora per una mano quel retro orsacchiotto.
Sto tremando anche io ora.
"Devo andare da Chloe.." Sussurro poggiando la macchinina e riprendendo in fretta la giacca dell'attaccapanni mentre Anne mi guarda smarrita.
"Harry,quella ragazza.."
"Devo andare mamma.."
"Io non so' se ti conviene frequentarla."

Sentirmi dire cose del genere da mia madre,mi fa solo più male.

"Che?" La guardo girandomi nello stesso momento in cui apro velocemente la maniglia,pronto ad uscire.
"Insomma.. Quando mi hanno portato il pacco.. Non lo so,in qualche modo.. "
"Qualche modo cosa?"

Sento la testa pesante e le gambe cedere lentamente.

"Non lo so,in qualche modo.. Sentivo che quella ragazza c'entrava."
"Sono successe cose strane anche a lei,mamma. Non significa nulla.."
"Solo però.. Stai attento.. In città non si dicevano buone cose su Johanna e su Chloe.. Io ho solo paura per te."

Perché da' retta alla gente se mi ha sempre detto di non badare ai pettegolezzi della gente.

"Ma',dimmi la verità di quel pacco.."

Gli occhi di Anne tremano alla vista dei miei,svagando sulla parete e poi sul pavimento.
Sta cercando di dirmi qualcosa.

"Mi hanno minacciato,tesoro."

Eh?

"Che cosa?" Sbarro gli occhi avvicinandomi a mia madre. "Quando,e perché?"
"Ieri,quando.. Quando me lo hanno portato." Inizia a lacrimare tirando su col naso e sedendosi sul divano. "Mi hanno detto che era tuo e che se l'avrei rifiutato mi avrebbero ammazzato di botte o roba così.."
"E perché non mi hai chiamato ieri?"
La rabbia mischiata al terrore.
"Ho provato! Non so' dove avevi il cellulare!" Urla piangendo e piantandosi la testa fra le mani.
"Io...cazzo.." Sbuffo avvicinandomi lentamente,cercando di rassicurarla in qualche modo. "Mi spiace,e' colpa mia."
"Ho paura per te." Borbotta asciugandosi gli occhi e pulendosi le mani sui jeans. "Solo,stai attento.."
"Sono sempre stato attento,non ho fatto nessun casino,non ho ucciso nessuno,davvero.."
Dalla sua bocca esce un mezzo sorriso,per poi trasformarsi di nuovo in quell'espressione di angoscia.
"Ora vado da Chloe,ci parlo.."
Mi prende velocemente la mano nello stesso momento in cui decido di dirigermi verso la porta.
"Stai attento." Piagnucola,con la disperazione negli occhi. "Ti prego..quella gente.. Io non mi fido."
"Non sappiamo nemmeno chi sia,tranquilla mamma."
"Appunto per quello." Piagnucola ancora,accarezzandomi i piccoli ricci.
"Starò attento,lo prometto." Sorrido sporgendomi e lasciandole dei piccoli baci sulla fronte.
Mi guarda mentre esco dalla porta,infilandomi e chiudendomi i bottoni della giacca,scostandomi i ricci castani dalla fronte.

Ho paura anche io.
Qualcuno mi cerca.
Qualcuno ci cerca.

Love me again. (H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora