Capitolo 16

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Gli tiro il pugno al naso più violento nella storia del boxe,forse.. Ma non me ne importa. Nella mia famiglia,mi hanno sempre insegnato a difendermi.
Barcolla all'indietro. Si porta le mani alla narice. Impreca qualcosa.
"Ripeti quello che hai detto,stronzo."
mi guarda ridacchiando. "Grazie,amore.. E' stato bellissimo."
Lo guardo male. "FOTTITI!" urlo.
"Stavo solo scherzando." si guarda le mani piene di sangue. "Ma tu evidentemente no." ride.
"Mi licenzio." sussurro.
Si guarda ancora le mani. "Cosa?"
"Mi licenzio!" urlo. "Piuttosto torno a fare la panettiera."
"Già,e a scoparti tutti quelli che avevi intorno."
La rabbia mi cresce. "Ho perso la verginità a 18 e sono stata solo con tre ragazzi!" urlo ancora. "E' purtroppo uno di quelli sei tu!" continuo a prendere la mia roba e a metterla sopra la scrivania. "E se non vuoi un altro pugno in faccia.." mi giro. "Sarà meglio che chiudi quella tua bocca piena di merda." Recupero un vecchio borsone e ci ficco dentro tutta la mia roba. Mi infilo un paio di scarpe,prendo il telefono,la borsa,il caricatore attaccato alla presa della corrente e mi dirigo verso la porta d'ingresso.
Ansel mi insegue. "Dai non vorrai mica andartene?" Ride ancora.
Lo guardo. Alzo il terzo dito e glie lo sbatto davanti alla faccia. "Posizionatelo al culo."
Sbatto la porta.

Love me again. (H.S.)Where stories live. Discover now