Capitolo 57

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Mi fermo a pochi metri dal centro storico di Doncaster. Una macchina rossa e' parcheggiata in un divieto di sosta. "Bel coglione." Penso mentre spengo il motore e scendo dall'auto. Chiudo la portiera con un rumore sordo che riecheggia in tutta la piazza. Mi guardo intorno. Nessun segno della ragazza della mia vita. La piazza sembra spoglia mentre cammino,nemmeno una foglia che si muove o un gatto che cerca qualcosa da mangiare. Solo io e il silenzio.
"Merda,amore..dove sei?" Sussurro guardandomi intorno.
"Non dovresti nemmeno chiamarla amore.." Ancora quell'orribile voce nella mente.
Qualcosa mi sfreccia davanti e si scontra sul mio petto. Ci guardiamo. E' lei. "Scusa io.." Urla guardandomi per poi rilassare la voce. La guardo e poi giro la testa. Quell'Hemmings e' nel vicolo della panetteria dove la maggior parte dei ragazzini andavano prima di entrare a scuola. E' a pantaloni abbassati e a boxer calati.
"Per favore,portami via da qui." Chloe mi tira il braccio. "Non mi devi alcun favore ma portami via." Piagnucola.
"Troia maledetta." Tuona Hemmings barcollando verso di noi.
"Okay,vai." La guardo. "Corri dentro l'auto." Le sussurro accarezzandole un braccio. Dio,mi mancava così tanto la sua pelle.
Annuisce e corre veloce contro la macchina. "E' aperta?" Urla.
"Si." Le rispondo lanciandogli uno sguardo e poi dirigendomi verso il vicolo.
Prendo Luke per i capelli e lo sbatto al muro. Mi sorprendo della violenza con cui lo faccio. E mi sorprendo di ricordarmi il suo nome.
"Tuo padre non sarebbe contento del tuo atteggiamento." Gli ringhio contro.
"Che cosa?" Il suo tono stralunato."Che cazzo stai dicendo?" Urla.
Le tiro un pugno ad un fianco. "Dico che dovresti portarti qualcuno quando ti ubriachi,diventi piuttosto coglione." Le tiro un altro pugno sempre nello stesso punto. "Devi tenerti lontano dalle ragazze,non tutte sono disposte a succhiarlo ad un fallito come te."
Ride forte guardandomi. "Tu sei Styles.." Ride ancora. "Harry Styles,il figlio di Des."
"E se anche fosse?" Ringhio tenendolo fermo al muro.
"Dovresti dire a tuo padre che il caso della ragazza,non è' ancora chiuso."
I miei occhi si iniettano di sangue e il cuore mi palpita forte nello sterno.
"Faresti meglio ad andartene da qui." Lo spingo a terra e poi le posiziono un calcio ad un fianco. "Dovresti andartene perché altrimenti tuo padre saprà che chiedi alle innocenti ragazze di andare nei vicoli a fartelo menare." Sussurro tra i denti.
Respira pesantemente ridendo e rimanendo per terra. "E come glie lo dirai?" Mi guarda. " Mi stai riempiendo di botte ma l'unico che potrebbe pagarla sei tu."
"Quelli del "Red Doors" testimoniano che eri li'." Lo guardo posandogli un piede sulla pancia. "Ubriaco."
I suoi occhi si riempiono di paura. "Non li conosci non puoi di.."
"Oh si invece." Lo guardo e le premo il piede nel punto in cui lo avevo colpito.
Sussulta leggermente e poi urla.
"Buona serata,Luke." Tolgo il piede e mi dirigo verso l'uscita del vicolo.
Sputa un po' di saliva a terra e rimane sdraiato guardando per aria. Mi afferra la caviglia ma scrollo velocemente il piede colpendolo in faccia.
Guardo verso l'auto.
Chloe ha la testa chinata. Si sta asciugando gli occhi.
Forse..Sta piangendo.

Love me again. (H.S.)Where stories live. Discover now