Capitolo 90

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"Rispondi,cristo." Sussurro a mezza bocca mentre aspetto impazientemente la voce di El all'altro capo del telefono.

Devo assolutamente parlarle e capire in ogni singolo dettaglio gli spostamenti e le abitudini di Lou durante il suo ultimo anno di vita.

Certo,tutti conoscevano Louis qui a Doncaster e tutti conoscevano il suo grande dono canoro e il suo essere così maledettamente affascinante anche solo indossando una banale divisa da calcio.

Tutte le ragazze del nostro liceo erano pazze di lui e riguardo "l'approccio con l'altro sesso" Louis non aveva mai avuto problemi in questo anche se Eleanor era l'unica ragazza che riusciva a colpirlo non esclusivamente per la bellezza ma in buona parte anche molto per il carattere.

Durante gli ultimi mesi di vita i due avevano avuto molti litigi,il che aveva influito anche molto sulla relazione che stavo avendo con Harry visto che la maggior parte delle volte che lo vedevo di nascosto inventava scuse improbabili per nascondersi da Lou.
Discutevano anche su banali cose come magari "andare a ritirare l'album che avevamo ordinato" o "andare al pub fuori città oppure al Red Doors?"

Erano motivi banali ma loro due li trovavano assolutamente allettanti per iniziare a litigare.

E poi.
Beh,una figlia ed una nipote.

Il grande amore e' davvero destinato a durare per sempre anche dopo la scomparsa di un elemento fondamentale in esso?

Me lo chiedo praticamente sempre ma non sono riuscita nemmeno a trovare un motivo lecito per cui l'amore possa durare per l'eternità.

Mentre sono assorta da questi terribili pensieri,la voce di Eleanor mi rimbomba nella cornetta e non posso fare a meno di tirare un funesto sospiro di sollievo.

"Pronto?"
La sua voce appare chiaramente indaffarata e con una bambina piccola in casa si poteva chiaramente percepire la stanchezza e l'impegno che metteva nella sua mansione da mamma.

"Eleanor? Sono Chloe."
La mia voce,invece?
Un'ammasso di nervi incespicati tra loro.

"Chloe Tomlinson?"
Magari sta facendo mangiare la piccola,le sta facendo fare il bagno o qualcosa del genere. Chi sono io per chiamare ed interrompere tutto improvvisamente?

"Si,sono io."
Scrollo leggermente le gambe e mi mordo il labbro contemplando l'intera zona che si può scorgere dalla cabina telefonica. Non e' passato molto tempo da quando mi sono allontanata dalla stanza di Johanna. Ho controllato a fondo le mie tasche e sono andata prima in edicola a comprare quel maledetto biglietto dell'autobus per poi finire in questa lurida cabina telefonica senza il mio fidati cellulare nella giacca.

Probabilmente lo avevo dimenticato a casa di Harry. Diamine.

"Scusami,Chloe. Kim dorme ancora e io stavo semplicemente dando una sistemata per casa,e' successo qualcosa?"

Cazzo se e' successo qualcosa.

Le racconto immediatamente del tumore che Johanna ha da ormai parecchi anni,le racconto della pioggia di sassi con dei strani bigliettini attaccati sul davanti e dello strano pacco recapitato a casa di Harry.

"Sei seria?..oppure..."
Per un attimo,credo che il telefono le possa anche cadere dalle mani. "Cristo,sei seria Chloe?"

"Si,Eleanor sono seria. Sono appena stata da Johanna e qualcuno le ha portato uno stramaledetto ciondolo con le iniziali di Louis e.. quello che dovrebbe essere sangue,dietro una specie di vetrino."

"Sangue? Intendi dentro al ciondolo?"
Sembra quasi urlare e la immagino abbassare all'istante la voce per non svegliare la piccola dormiente.

"Si,era dentro al ciondolo." Annuisco rilasciando un lungo sospiro di amarezza. "Mi chiedevo se potessi passare a casa tua per fare una chiacchierata. Ho bisogno di sapere tutti gli spostamenti di Louis nel suo ultimo periodo di vita. Tutto quello che faceva,guardava e toccava."

Giunge un respiro profondo dall'altro capo della cornetta e poi la voce dolce di El. "Lascia solo che sistemi un po' la casa,okay? Vieni con la tua auto?"

"La mia auto e' ancora parcheggiata davanti a quello schifoso hotel dove alloggiavo,essendo andata a casa di Harry ho viaggiato con lui ma non posso nemmeno fermarmi li' per recuperarla.. Non ho le chiavi."

La macchina! Dove pensavo di essermela dimenticata? Certo che ho un'auto. Ma le chiavi?

"Ho capito. Quindi prendi una specie di autobus o cosa?" Mi risponde.

"Prendo l'autobus,ho il biglietto qui con me e l'orario scritto qui dice che dovrebbe passare alla fermata di Bawtry Road. E' vicino casa tua se non ricordo male."

"Oh si! E' a pochi minuti da casa mia! Sei sicura di ricordare da dove si passa?" Mi chiede titubante. "Voglio dire,ricordi la strada?"

"Umh si,Eleanor. Penso di potermela ricordare ma se ti affacci dalla finestra e noti una bionda che si guarda intorno come sotto effetto di anfetamina,sono io." Piego la bocca in un mezzo sorriso leggero e faccio fuoriuscire una piccola risata dalle mie corde vocali.

"Oh,non preoccuparti di questo. Scenderò' subito in tuo soccorso se dovessi vederti." Eleanor sembra ricambiare il piccolo risolino. "Attacco e finisco di preparare la casa,ci vediamo qui tra... Umh,venti minuti?"

Lancio una piccola occhiata all'orologio da polso che ho legato al braccio sinistro. "Si,anche quindici. Dammi il tempo di prendere il bus e poi fermarmi."

El si congeda dopo alcuni secondi e poco dopo mi ritrovo completamente sola dentro quell'angusta trappola mortale. Mi appoggio per qualche secondo alla vetrata che da sull'esterno e ne approfitto per goderne ogni singolo privilegio umanistico,osservando la poca gente che passa di li' a quest'ora.

"E' il lato nord dell'ospedale e di solito la gente passa tutta al lato sud dove c'è l'entrata principale."

C'è una giovane signora intenta a passeggiare tranquillamente con quello che dovrebbe essere il proprio nipotino,sul marciapiede adiacente a quello che conduce al pronto soccorso.
Il bambino le tiene strettamente la mano come se non volesse perderla e lei lo tiene così vicino a lei che sembra non volerselo lasciare scappare via dalle braccia.

Quand'e l'ultima volta che ho visto i miei nonni?
O meglio,ho ancora dei nonni?

Alla loro sinistra una giovane donna in camice bianco sblocca' la sua decappottabile rossa e sale a bordo con estrema facilità senza aprire la portiera.
E alla loro destra una signora sulla mezz'età tiene stretta in mano un'enorme cartella bianca sul viso,camminando con un estremo cipiglio sul volto.

Da bambina mi piaceva immaginare quello che facevano le persone. Quando partivamo per andare a trovare i parenti a Boston,non potevo fare a meno di chiedermi cosa facessero e dove andassero tutti i frequentatori dell'aeroporto. Non era facile indovinarlo ma Louis mi aiutava sempre mettendomi sulle sue gambe per aiutarmi.

Adocchio l'autobus fermarsi dove poco prima,la nonna e il suo nipotino avevano sostato per un breve periodo di tempo. Così,in maniera affrettata e frenetica mi sbrigo velocemente ad uscire da quel posto,iniziando a spingere lentamente la porta di vetro.
Prima però,una scritta coglie la mia attenzione e non posso fare a meno di fermarmi nuovamente per guardarla meglio.

-LOUIS TOMLINSON HA IL CULO PIÙ SODO DI TUTTA DONCASTER-

Sbotto incredibilmente a ridere e mi sembra la prima volta,dato che non lo facevo ormai da così tanto tempo.

Love me again. (H.S.)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin