|12|》Braccialetti stregati.

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Dice che il rosa mi dona ma sinceramente il nero è l'unico colore che vedo bene su di me.

«Capra, sei bellissima» si complimenta Draven, mentre Aamon mi porta davanti allo specchio.

La mia figura è vestita con una gonnella che arriva a metà coscia, una maglietta gotica e i capelli rosa.

Mi guardo, ma comunque non vedo questa bellezza di cui parlano.

Il campanello suona e io mi fiondo ad aprire la porta.

Mi ritrovo davanti il ragazzo vestito da giocatore di football.

«Ciao Azaleya, sei stupenda. Belli i capelli» si complimenta il ragazzo e io faccio un finto sorriso.

«Trovi anche tu che il rosa stia da Dio su Azaleya?» domanda Samael aprendo del tutto la porta e comparendo nel campo visivo del ragazzo.

«Vero, anche l'azzurro starebbe bene con i suoi occhi» dice e cerca di non sbagliarsi.

Pensa che in realtà non se ne intende molto, ma vuole comunque essere gentile e ci era decisamente riuscito, secondo me.

Esco di casa afferrando il cappotto.

«Sei super puntuale, adoro la puntualità» cerco di dire più sciolta, sorridendo.

Seth sarebbe fiero di me, forse.

«Oh sì, è meglio arrivare prima che dopo. Decisamente. Senti Azaleya, tu sai guidare?» chiede aprendomi la portiera della macchina e io mi accomodo ringraziandolo.

«Non so guidare, no. Dovrei forse prendere la patente però» annuncio mentre lui mette in moto.

Se fossi umana, forse, un pensierino su questo individuo lo farei.

Ho letto che i maschi come lui sono considerati dei bravi ragazzi.

«Quanti fratelli hai?» domanda poco dopo, non vuole che si crei un silenzio imbarazzante.

«Ne ho tre. Si chiamano Samael, Aamon e Draven. Tu invece?» chiedo mentre lo vedo cambiare marcia.

«Io ho solo una sorella più piccola. Senti, sbaglio o sono nomi da demoni? I tuoi genitori sono appassionati?» ridacchia e lo capisco, lui non sa dei miei genitori.

«Forse lo erano. Mia madre è morta, mio padre è... Scappato, credo. Ti prego, niente imbarazzo. Non lo sapevi, è normale» metto in chiaro mentre lo vedo leggermente arrossire.

Affascinante, il loro sangue, il loro cuore, le loro vene, arterie. Tutto.

«Azaleya, mi dispiace. Sono un idiota» annuncia fermandosi di fronte alla casa di Amalia.

«Sean. Se non la smetti mi arrabbio. Non lo sapevi, okay? Non pensarci, è successo parecchio tempo fa» lo cerco di rassicurare.

Non sono decisamente brava con queste cose ma sto migliorando, cosa avrei dovuto dirgli? Ti stacco la testa a morsi?

Scendiamo dalla macchina e ci avviamo verso l'entrata dove subito vedo una figura conosciuta di spalle.

I capelli castani mossi sono sparsi un po' ovunque, ma appena chiudo la portiera, lui si gira, facendo incastrare i miei occhi con i suoi, solo per pochi secondi.

Il suo sguardo scende verso le mie gambe nude, è la prima volta che le vede.

Si morde le labbra e torna a guardarmi con un sorrisetto malizioso con le labbra, facendo un cenno con il capo e alzando il bicchiere contenente dell'alcool.

Beato lui che può berlo.

«Guarda, c'è Seth» come se non bastasse, Sean me lo indica e si dirige verso di lui, seguito da me.

«Ciao Seth, come stai?» domanda Sean e per qualche strano motivo mi viene l'istinto di infilare il mio braccio sotto il suo, prendendolo a braccetto.

«Ciao ragazzi. Niente male, voi? Azaleya, come sei bella stasera» mi provoca, ma io non sto neanche a sentirlo.

Ingenuamente mi slaccio la giacca, per me è inutile, non provo ne caldo ne freddo.

Dico ingenuamente perché gli occhi di Seth si posano sulla mia scollatura e distoglie subito lo sguardo cercando di trattenere un sorriso.

Sei una bomba, rompiamo il regolamento vampiro - dio?— mi chiede mentre i miei canini spingono per uscire, ma devo calmarmi.

Azaleya, calmati. Se non ti calmi qui salteranno teste da tutte le parti. Non vuoi commettere un genucidio.

Aspetta, forse...

No. Non voglio.

«Ci vediamo dentro, Seth» lo passo dandogli un colpo di capelli in faccia.

Che bella vista che ho da qua. Uno spiffero d'aria ha alzato la tua gonna. Oh, dimentico. Io creo i venti— continua e senza pensarci due volte mi copro il più possibile fino a quando siamo dentro.

La serata passa serenamente, finalmente riesco ad avere una conversazione decente con Sean e noto il mio bracciale illuminarsi flebilmente.

Secondo voi è andato tutto liscio fino alla fine? Mavva, Seth esiste.

When night comesWhere stories live. Discover now