When night comes

|9|》Sei destinato a trovare la luna.

«Amalia, ma puoi chiamarmi Amy. Sei nuovo, non è vero?» azzarda e io annuisco.

Mi piace questa ragazza. Sta pensando che vorrebbe liberarsi del suo ex ragazzo che le sta sempre alle calcagna con me.

Forse sto barando leggendole nella mente, ma io sono nato per distruggere le regole, perciò la raggiro.

«Ce l'hai una ragazza?» mi chiede, ma faccio cenno di no con la testa.

«Mi ha lasciato ieri» mento facendo finta di rattristarmi.

«Vorrei dimenticarla, davvero. Ma i miei pensieri sono sempre su di lei. Era spettacolare, davvero una bomba» continuo e torno a sentire i pensieri di Azazel, probabilmente perché è più vicina di quanto sembri.

«È la ragazza con cui stavi parlando prima?» chiede e io le faccio cenno di sì.

«Si chiama Azaleya. Mi ha tradito, capisci? Mi ha spezzato il cuore e io mi devo vendicare in qualche modo. Forse questo mi farà stare meglio» continuo facendo un sospiro.

—Idiota, tieni il mio nome fuori dalla tua bocca— fine come sempre, Azazel mi contatta.

—Stai a vedere come abbocca. Li senti i suoi pensieri?— le faccio, ma probabilmente è troppo lontana, infatti non risponde più.

«Sono in una situazione simile a dire la verità. Il mio ex ragazzo mi perseguita. Vorrei che sparisse, ma non vorrei una relazione proprio ora» annuncia e mi preparo ad accoglierla nella mia tappola.

Infatti mi avvicino al suo orecchio e le sussurro che se è interessata potremmo usare l'altro a proprio piacere.

Va a finire che una cosa tira l'altra e saltiamo la lezione dopo la pausa pranzo fumando.

«Odio la Faggin. È troppo severa, per carità!» ridacchia mentre le do ragione e le metto una mano sulla coscia.

Lei è rilassata, ormai stiamo parlando da parecchio e pensa che se facessi un passo, non direbbe sicuramente di no.

La sento Azaleya fissarci. Spero possa imparare qualcosa, gli umani non sono il mio obiettivo, sto parlando con questa ragazza solo per volere di Satana.

Spengo la sigaretta e la lancio nel cestino prima di mettermi a cavalcioni sul muretto per guardare meglio Amy.

In quel momento suona la campanella dell'ultima ora e una marea di studenti inizia ad uscire.

«C'è Matt, ci sta guardando» constata voltandosi per poco e tornando a fissare le mie iridi chiare.

«Che stai aspettando a baciarmi allora?» chiedo inumidendomi le labbra per poi avvicinarmi alle sue.

Si scontrano lente e lei tira un sospiro di sollievo perché è da questa mattina che le brama.

Senza paura la tiro per le cosce e la trascino sopra di me. Il bacio si fa sempre più intenso per lei, nonostante io mi stia chiedendo cosa accadrebbe se baciassi Azaleya.

È una domanda che non mi esce dalla testa. È più forte di me.

—Azaleya, vedi come si fa Principessa? Devi sfruttare le loro debolezze— e mentre lo dico, Amy si alza con le labbra gonfie e mi trascina dietro un muro più appartato.

Bingo.

—Posso evitare che qualcuno mi mangi la faccia?— chiede la bionda. Mi guardo ingiro, doveva incontrarsi con il Toro ma non la vedo.

Amy mi sta facendo ricredere in lei dato che spera che io gli alzi la gonna e le stringa le cosce.

È alta quasi quanto me e ha le gambe lunghe e magre, inoltre indossa la gonna dell'uniforme scolastica che le arriva sopra la metà coscia a causa della sua altezza.

La tiro verso di me, facendola scontrare con il mio petto. Lei sta lì a guardarmi con gli occhi pieni di eccitazione.

Seth, pensa che sia la dea dell'invidia. Quella sì che è un bel bocconcino.

«Sei una cattiva ragazza» le dico infilando le mani sotto la sua gonna mentre lei cerca di trattenere un gemito.

«Vieni a casa mia, Seth. Ti prego» mi supplica mentre la sua mano è troppo vicina ai miei pantaloni.

«Mi dispiace, piccola. Devo studiare fisica. Ci vediamo domani a pranzo?» domando e lei annuisce parecchio rattristata.

Declino perché sento che Azaleya è in difficoltà, probabilmente le serie TV non sono abbastanza per comportarsi da umana.

Saluto Amalia con un bacio e torno nel giardino principale della scuola.