71.

1K 54 1
                                    

VIOLET'S POV

In teoria più una persona cresce, più diventa matura e responsabile, invece io no, più cresco e più faccio cavolate.

Chi l'avrebbe mai detto che Violet Bright avrebbe meravigliato un pubblico con un balletto di lap dance?

Non so dove io abbia preso tutto quel coraggio, diciamo solo che ho staccato la spina e ho fatto una pazzia e devo dire che ho fatto proprio bene.

Mi sono divertita ed è stato liberatorio, l'ho fatto per me è per nessun altro.

Okay, forse l'ho fatto anche un po' per Harry, ma giusto un pochetto.

Mi ha fissato per tutto il tempo, mi stava spogliando con gli occhi e sono sicura che era geloso degli altri uomini nella sala che mi stavano guardando, ma allora perché poi si comporta come se non fossi importante?

Appena sono scesa dal palco lui è scappato via, io mi avvicino e lui si allontana e non capisco il perché.

Dopo aver ballato con Julie e dopo aver bevuto drink dopo drink con Niall e gli altri, finalmente mi decido ad andare a parlare con Harry.

È sempre stato seduto al bar, all'inizio c'era anche Zayn ma poi lui è venuto con noi mentre Harry non si è mosso da lì, non ha mai neanche voltato lo sguardo verso di me mezza volta.

È il mio compleanno e pretendo che mi facciano divertire, non ho mai avuto una festa di compleanno da quando ho nove anni quindi Harry non ha il diritto di rovinarmi questa.

Mi avvicino a lui e noto che si sta tenendo la testa tra le mani.

"Harry" dico freddamente

Si gira lentamente e mi guarda, il suo sguardo mi fa provare brividi in tutto il corpo, era da tempo che non mi guardava.

Ha gli occhi lucidi e contornati di rosso, deve aver pianto.

Io non riesco a vedere le persone che piangono, soprattutto gli uomini. Quando vedo un uomo piangere le mie difese si abbassano e divento improvvisamente dolce e comprensiva.

Se poi si tratta di Harry, il mio Harry, allora è ancora peggio. Se sta male, se piange, io non posso sopportarlo. Lui è una persona così meravigliosa che non si merita nulla di tutto il male che gli accade tutti i giorni e parte di questo male sono stata anche io con i miei stupidi giochetti e le mie pause insulse.

Non avrei mai dovuto chiedere una pausa, quando gliel'ho proposto aveva un senso, avevo dei motivi validi, ma piano piano questi motivi sono diventati delle scuse che alla fine si sono trasformate in pretesti assurdi per far si che fosse geloso di me e cercasse di riprendermi e invece è andata a finire che ci siamo allontanati e lui mi tratta come se fossi una qualunque.

"Harry cos'hai?" dico piano, adesso ho cambiato il tono di voce, è molto più dolce e comprensivo

Gli poggio una mano sulla guancia e lui spinge un po' di più la sua testa verso la mia mano in modo che il contatto sia ancora più forte.

Dopo qualche secondo però, guarda al di sopra delle mie spalle e cambia espressione, posso vedere la tristezza e la nostalgia attraversargli lo sguardo.

Mi giro per vedere cosa o chi abbia visto ma non vedo nulla che abbia potuto fargli un effetto del genere.

"Ti stai divertendo?" mi chiede ignorando la mia domanda precedente

"Si ma potrebbe andare molto meglio di così" dico sedendomi sullo sgabello vicino al suo

Siamo uno di fronte all'altra e io ho il gomito sinistro appoggiato al bancone mentre lui tiene le sue splendide mani intrecciate sulle gambe.

Soul Sisterحيث تعيش القصص. اكتشف الآن