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VIOLET'S POV

Sono a lavoro da circa un paio d'ore e mi sto annoiando, oggi non c'è molto da fare e sono seduta qui da un po'.

"Violet, potresti andare nel reparto della contabilità? Dovresti portare questi documenti al vice di quel settore" mi chiede Susy, una giornalista di cronaca nera

"Certo vado subito"

Prendo l'ascensore e vado al quarto piano che è quello della contabilità.
Appena esco dall'ascensore trovo una porta a due ante a specchio davanti a me, la apro ed entro dentro.

C'è un corridoio e a sinistra e a destra ci sono scrivanie con computer ed ad ogni scrivania c'è un contabile che sta lavorando. Sono tutti impegnati e nessuno mi presta attenzione.

"Violet!"

"Sophia? Cosa fai qui?"

"Ci lavoro, sono la segretaria del capo qui" dice avvicinandosi a me "tu che ci fai qui? Non ti ho mai vista"

"Io sono una stagista e lavoro giù, nel cuore del giornale"

"Quei documenti sono per noi vero?" Mi dice indicando i fogli che ho in mano

"Ah si, tieni" dico porgendole le cartelle con dentro i fogli

"Adesso ho un po' da fare, comunque ci vediamo visto che lavoriamo nello stesso posto" dice sorridendomi e andando via

Strano che non mi sia accorta prima che anche Sophia lavorava qui.

Torno nel mio reparto e non faccio in tempo a sedermi che Susy mi chiede di andare in archivio a prendere dei documenti. Mi da il mazzo di chiavi e mi dirigo verso l'archivio.

Ok, questa è la mia occasione per scoprirne di più su Liam.

Entro dentro e mi metto subito a cercare. Ci sono così tanti documenti qui che potrei metterci delle ore. Cerco e cerco ma non trovo nulla su di lui, niente.

Sono qui da dieci minuti ormai, non posso temporeggiare ancora. Prendo i documenti che mi ha chiesto Susy ed esco dall'archivio. Chiudendo la porta mi rendo conto che ci sono due chiavi uguali, una deve essere di scorta.

Lo so che è sbagliato e probabilmente anche illegale, ma stacco una delle due chiavi dal mazzo e la metto nella tasca dei jeans.

Ho bisogno di più tempo per cercare informazioni su Liam e avendo la chiave ho libero accesso all'archivio.

[...]

Finalmente il mio turno è finito, prendo la mia roba ed esco.

Cerco l'auto di Julie ma non c'è, mi giro per andare verso il parcheggio sul retro ma qualcuno mi mette le mani sugli occhi da dietro e mi blocca.

Cerco di divincolarmi ma la presa è troppo forte e non riesco a muovermi.

"Signorina lei sta per essere rapita"

"Harry mi hai fatto venire un colpo!" Dico girandomi verso di lui

"L'ho fatto proprio per quello" dice ridendo

"Stronzo" e mi metto a ridere anche io

"Sisi grazie, lo so. Andiamo, ti porto a cena" dice prendendomi la mano e portandomi verso la sua auto

Mi porta a mangiare in un ristorante italiano, amo l'Italia e il cibo italiano, un giorno vorrei davvero riuscire ad andarci.

Dopo cena passeggiamo per il centro, era da tanto che aspettavo un momento così tranquillo con lui. Niente casini, niente problemi, solo noi due.

Soul SisterWhere stories live. Discover now