Bye Bye

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Bakugou venne trascinato da Masu-chan lontano da quello schermo. Il biondo era in trance, non riusciva a pensare a nulla se non al viso pallido di Izuku, senza espressione. Quasi cadaverico.
Dopo quel pomeriggio, il broccolo era stato portato in ospedale e, dopo che fu accertato che non fosse nulla di troppo grave, Bakugou lo evitò il più possibile.
Anche quando tornò a scuola.

Riprese a tormentarlo solo quando arrivò il giorno dove gli studenti avrebbero scelto la propria scuola superiore. Sapere che qualcuno senza Quirk, come lui, avrebbe tentato di superare il test della scuola per supereroi più famosa del paese, fu un brutto colpo.
Come avrebbe potuto sopportare un test del genere, quando era indifeso? Non voleva che Izuku si ferisse e, come sempre, Bakugou non sapeva esprimere i propri sentimenti e i propri timori se non attraverso la rabbia e la violenza.

Presto Bakugou venne strappato via dai suoi pensieri da Masu-chan, il quale aveva inziato ad accelerare il passo, arrivando a correre.
L'ambiente attorno a loro era mutato, tornando all'oscurità totale di non molto tempo fa.
Il piccolo sembrava essere perfettamente consapevole di dove stessero andando, quasi come se conoscesse quel percorso a memoria.

«Do... Dove stiamo andando?» Chiese Bakugou, cercando di calmare il proprio respiro. Il bambino non si voltò nemmeno una volta, continuò ad avanzare deciso.
«Ti sto portando all'unico luogo dove troverei chi cerchi...» Disse enigmatico il piccolo, per poi tacere e continuare a trascinare l'adolescente.

Non trascorse molto tempo prima che i due arrivassero davanti a una scala, la quale portava ad un livello inferiore di quello dove di trovavano in quel momento. Masu-chan si fermò di colpo, per poi voltarsi e guardare Bakugou. Il biondo era confuso e, soprattutto, ancora scosso da ciò che era stato costretto a rivivere.
Non riusciva a capirne il motivo... Perché aveva dovuto rivivere uno dei suoi rimpianti?

«Io non posso andare lì. Tu però puoi.- Spiegò il bambino, lasciando la mano del ragazzo. -Non so cosa potresti trovare, ma ricorda una cosa. Devi salvare Izu-chan, qualsiasi cosa vedrai, lui è lì da qualche parte, che sta aspettando qualcuno che lo salvi. E sei tu l'unico che può farlo...» Masu-chan spiegò con voce ferma, correndo poi tra le braccia di Bakugou e abbracciando stretto a sé.

Il biondo ne rimase sorpreso e, ancora confuso e al contempo timoroso di ciò che avrebbe dovuto affrontare, ricambiò il saluto del bambino.
«Tornerò con Izuku, tranquillo. Metteremo tutto al proprio posto, va bene piccolo nano?»
Masu-chan sorrise, con il volto rigato dalle lacrime, prima di annuire e lasciare il suo amico.

In seguito Katsuki si avvicinò alla scalinata e, dopo aver guardato un'ultima volta il viso del bambino, si voltò.

* * *

Katsuki si era ritrovato in una sala dalla pianta rettangolare, enorme, con centinaia di porte poste sia su ogni parete che sul soffitto. Ognuna era diversa dall'altra, eppure tutte sembravano essere collegate da qualche filo invisibile.
Bakugou non capiva come e dove avrebbe potuto trovare ciò che cercava. Era persino insicuro su questo particolare.

Cosa stava cercando? Deku? Il Deku che aveva tormentato per anni e che avrebbe dovuto odiare Katsuki?
Bakugou era degno di salvarlo?
A causa di questi pensieri, il biondo si incupì e abbassò il capo. Come poteva un mostro come lui salvare la vittima di tutte le sue frustrazioni?
Semplicemente, non poteva.

Tra tutti questi pensieri pessimisti, uno spiraglio di luce arrivò quando Bakugou ricordò ciò che era accaduto non poi così tanto tempo prima: il loro bacio.
Le gote arrossate, causate dall'imbarazzo, il suo sorriso tremolante e i suoi occhi luminosi. Occhi dalle iridi verdi.
Non rosse.
Non bianche.
Verdi, il colore della speranza.
Esattamente la sensazione che stava infondendo in Bakugou il coraggio che gli serviva.

Your Smile /Bakudeku's AU/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora