The wrong choice

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Il biondo rimase interdetto alla domanda del ragazzo. Davvero non ricordava nulla? Oppure era Deku o Akumu a parlare?

Gli occhi erano i suoi, quelli di Izuku, eppure non riusciva ancora a fidarsi del tutto.
«Stai parlando sul serio?» Chiese piatto Bakugou, mentre Izuku alzava il petto, appoggiandosi sugli avambracci.

«Certo... Perché?»
Il viso angelico non mostrava alcun segno di menzogna, anzi, sembrava fare sul serio.

Bakugou si sedette, facendo un'espressione seria come non aveva mai fatto e, senza mai distogliere gli occhi dalle sue pupille verdi, posò i gomiti sulle ginocchia. Aveva le gambe conserte e indossava un paio di pantaloni scuri con una maglia bordeaux sopra.

«Cos'è l'ultima cosa che ricordi?»

Il broccolo, inizialmente confuso dalla domanda, iniziò a pensare al suo ultimo ricordo e, la prima cosa che gli venne in mente, fu Masu-chan.

Il suo sorriso luminoso mentre gli mostrava un disegno, dove erano raffigurati loro due, Dabi, Toga e Shigaraki. Si tenevano tutti per mano, eccetto per Shigaraki che aveva un mignolo grassottello lontano dai palmi dei suoi "amici".

Ricorda l'orgoglio del bambino, così come i suoi piedini che saltellavano per l'eccitazione. Ricordava che ila il cuore si era riscaldato a quella scena.
Ricordava di voler bene a quel bambino.

Senza rispondere, il broccolo piegò il capo così che potesse guardare il piccolo che, beatamente, dormiva nel letto di Deku.
«Lui, lui con il suo sorriso...»

«Nient'altro? Non ricordi come lo hai incontrato, come sei arrivato qui oppure...- Il biondo esitò nel parlare di quell'angolo inquietante della camera, pieno di scritte in ogni lingua. -Altro?»

Il ragazzo, in risposta, scosse la testa senza capire di cosa stesse parlando il suo vecchio amico d'infanzia.

«Me lo dici oppure no?»

Bakugou aveva abbassato lo sguardo e, appena lo riportò sul ragazzo, una sensazione di calore gli pervase il petto.

Avrebbe voluto guardare quegli occhi per sempre, ma solo quando questi sarebbero stati verdi, perché gli altri colori erano un insulto.
Ma ciò, non lo avrebbe mai detto ad alta voce.

Fu in quel momento che, Bakugou Katsuki, fece la scelta peggiore che potesse mai fare, semplicemente perché era convinto di aver scelto la via giusta.

«Non ricordi mai un cazzo nerd di merda... Non è successo nulla in questo periodo, hai avuto un incedere in prima e ti sei "addormentato" e, solo ora, ti sei svegliato.» Spiegò il biondo, senza tanti rigiri di parole.

Nella sua testa, una piccola vocina gli urlava di dire la verità al ragazzo perché, sì, era stato in una sorta di coma, peccato che durante questa sua dormita, abbia ferito innumerevoli persone e, persino, sè stesso, visto i tagli sui polsi.

Era una scusa terribile, idiota e non fattibile, nonostante ciò Izuku volle credergli, perché si fidava di Kacchan come di nessun altro.

Preoccupato, Izuku guardò il biondo che, al suo interno, stava schiacciando con un piede tutte le emozioni che si stavano affollando nel suo cuore.
Era impassibile.
«Oh Dio...- Sussurrò lui, mettendosi le mani tra i capelli e portandolo indietro. -E gli altri? Stanno tutti bene? Mia madre, Uraraka-kun, Iida-kun, Todoroki-kun e gli altri?»

Bakugou non riusciva a guardarli in faccia e, evitando i suoi occhi, osservò i piedini di Masu-chan fuori uscire dalle lenzuola del letto di Deku.
«Stanno tutti bene ma...»

«Ma...?»
Questa fu la seconda scelta, peggiore rispetto alla prima.
«Nessuno vuole vederti...»

A queste parole, Izuku rimase pietrificato sul posto e, impallidendo, i suoi occhi si fecero sempre più lucidi.

«P... Perché...?» Balbettò, cercando di sopprimere i singhiozzi che gli stavano bloccando la respirazione.
Bakugou si grattò dietro al collo e, sospirando, guardò Izuku mentre si copriva le labbra con l'avambraccio.
«Sono andati avanti... Dal primo all'ultimo... Tua madre è scomparsa dopo il tuo cazzo di coma e, gli altri, hanno voluto tagliare i ponti perché non volevano piagnucolare vedendoti in uno stupido lettino.»

Più parlava, e più voleva tagliarsi la lingua. Con le sue parole stava facendo soffrire il broccolo che aveva iniziato a tremare.

«N... Non... Non è... Non è possibile...» Balbettò mentre le prime lacrime iniziarono a rigargli le gote con le sue lentiggini.
«Io non mento, Deku.» Rispose semplicemente il biondo, senza staccare gli occhi da lui.

«Sono andati... Sono andati tutti via... Per colpa mia...» Abbassò il capo e, dopo alcuni minuti di silenzio lo rialzò, guardando Katsuki.

Senza dire una parola si lanciò verso di lui e, avvolgendo le braccia attorno al suo collo, pianse nel suo incavo del collo.

Inizialmente Katsuki rimase alcuni secondi immobile, rigido, finché poco dopo si sciolse e strinse la vita del ragazzo.

Mentre Izuku singhiozzava, Katsuki aveva gli occhi aperti e, guardando verso il lettino, vide Masu-chan sveglio, che li guardava.

Il bambino, per non farsi sentire, mimò con le labbra nere alcune parole.
«Hai sbagliato.»

E questo Bakugou lo sapeva, ma non poteva più tornare indietro.

Quel giorno, era il 15 Febbraio.





S.a.

Salve!
Sono riuscita a pubblicare dopo giorni e giorni, scusate per l'enorme ritardo!
Scusate anche se il capitolo non è dei migliori, ma oggi ho avuto una giornataccia. Sta mattina, però, avevo pensato che fosse ora di pubblicare qualcosa, quindi eccomi qua!

Una cosa, importante!
La copertina della storia non mi fa impazzire e, volendo cambiarla, ho provato a farne una seconda:

Volevo sapere un vostro parere, prima  di cambiarla!Comunque grazie per aver letto il capitolo, considerazioni e critiche tutto nei commenti!

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Volevo sapere un vostro parere, prima  di cambiarla!
Comunque grazie per aver letto il capitolo, considerazioni e critiche tutto nei commenti!

Bye!

Your Smile /Bakudeku's AU/Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ