See you soon

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«Come stai? Ti vedo sempre più stanco...» Disse Inko-chan, guardandolo con un dolce sorriso sulle labbra.

Toshinori si passò una mano tra i capelli, una volta color oro, prima di sospirare e guardare negli occhi la piccola donna.
«Sto cercando ti tirarmi sù... Ma dopo il ritrovamento di Mic, mi sento ancora più a terra... Non posso fare a meno di pensare che sia tutta colpa mia-

La tristezza prese il sopravvento su di lui, il quale iniziò a parlare senza frenarsi un attimo. Finalmente poteva confidarsi con qualcuno, dirle tutto ciò che negli ultimi due anni lo ha distrutto a poco a poco.

-Se non avessi dato il One for All al giovane Midoriya, tutto ciò non sarebbe mai successo.
Se l'avessi allenato ancora un po', mettendolo in guardia di tutti i pericoli che correva accettando il Quirk, forse non saremmo qui. Centinaia di Heros non morirebbero, centinaia di persone non perderebbero i loro cari e centinaia di futuri non verrebbero spezzati...» Si nascose il viso nelle mani sottili e lunghe, cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire.

«All Might...» Provò a dire Inko-chan, venendo interrotta successivamente.
«È tutta colpa mia... Mia e della mia sfrontatezza...- Toshinori tolse le mani dal proprio viso e, in seguito, avvolse le piccole dita della donna. -Mi dispiace così tanto, così tanto Inko-san... Non sono stato capace a tenere fede alla promessa che ti avevo fatto... Non sono stato in grado di proteggerlo... Meriterei solo di morire...»

La donna lo guardò leggermente sorpresa. Non lo riconosce più.
Non era più l'eroe che suo figlio amava guardare e imitare. Era un guscio vuoto, svuotato da tutti i sensi di colpa che lo affliggevano da chissà quanti anni.

Eppure, nei suoi occhi, poteva ancora scorgere una leggera scintilla del vecchio Hero, il migliore tra tutti.
Inko-chan si alzò dalla sua sedia e, prendendo il viso di All Might tra le sue piccole mani, lo guardò con determinazione negli occhi.

«Non è mai stata colpa tua. Mai. Tu hai realizzato il sogno di mio figlio, lo hai reso ciò che ha sempre voluto che fosse. E nessuno avrebbe potuto farlo, se non tu. Sei stato il padre che non ha mai avuto, anche se per poco tempo, ti ha amato con tutto se stesso.-

Le lacrime iniziarono ad accumularsi agli angoli degli occhi della donna. La tristezza le avvolgeva il cuore, eppure la speranza è sempre stata l'ultima a morire, anche quando ormai sembrava essere scomparsa.
Sospirò prima di continuare a parlare.

-Izuku è ancora vivo, io lo so. Capirei se fosse morto e so che non lo è, sta solo aspettando che qualcuno lo salvi dalla gabbia in cui si è ritrovato. Dalla gabbia in cui qualcuno lo ha rinchiuso e, quel qualcuno, non sei tu. Anzi, tu sei l'unico che ha la chiave, basta solo che tu la trovi nel tuo cuore. Quindi, non dire mai più una cosa del genere, perché io non permetterò mai che tu ti butti giù. Mai.»

Quando finì di parlare, entrambi avevano delle lacrime trasparenti lungo le loro gote leggermente arrossate.
Erano stanchi, distrutti e a mala pena si reggevano in piedi eppure, in tutte quelle tenebre, sapevano che insieme potevano reggersi.

Eppure, i momenti successivi, furono un vero e proprio caos.

La porta-finestra, in un attimo prese fuoco, così come l'intera stanza.
Quel fuoco era blu, così come la iridi di chi l'aveva provocato.
In un battito di ciglia i due adulti erano circondati dalle fiamme e, dal nulla, comparvero davanti a loro due, un gruppo di persone che, All Might, conoscevo fin troppo bene.

«Cosa ci fate qui? Andatevene, ora!» Disse Toshinori, nascondendo Inko-chan dietro di sé.
Solo in quel momento l'ex-hero notò quanto tutti fossero diventati più grandi. In particolare Shigaraki.

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Your Smile /Bakudeku's AU/Where stories live. Discover now