The show

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In tutta la mattinata, la tensione si era fatta sentire tra gli hero consapevoli di cosa sarebbe potuto accadere. Le strade erano colme di agenti della polizia che avvertivano le persone di non lasciare la loro abitazione e di rimanere al sicuro.
Eppure quando ormai il tardo pomeriggio arrivò, i controlli si allentarono e questo, portò una tranquillità quasi ingiustificata tra i poliziotti e le persone.

Quando ormai erano le 9 di sera, le strade principali erano tornate colme di chi voleva uscire con i propri amici o anche solo bere una bottiglia di Soju.
Su uno dei tanti palazzi, Mount Lady e il suo collega Kamui osservavano le vie sottostanti. Al contrario di chi camminava sotto di loro, la tensione si poteva sentire e continuavano a controllare il tutto con sguardo vigilante. Solamente i pro Heroes erano rimasti sull'attenti.

Non lontano da loro, i studenti della 3-A si trovavano nella piazza centrale. Erano divisi in piccoli gruppi e osservavano con sgaurdo attento la folla costantemente.
Bakugou era in compagnia di Kirishima, Todoroki e Hitoshi. A causa dei costumi, soprattutto quelli del primo, molti passanti li osservavano con espressioni miste tra il preoccupato e l'incuriosito.
«Mi sento leggermente osservato.» Commentò con una risata nervosa Kirishima. Todoroki, in risposta, annuì leggemente mentre Bakugou ignorò completamente le sue parole.

Non sapeva più a cosa pensare. Se a Kirishima e alla sua dichiarazione oppure al fatto che di lì a poco Deku si sarebbe potuto far vedere.
«Cosa stanno aspettando... Un invito?» Chiese sarcasticamente Hitoshi, nascondendo le proprie mani nelle tasche della sua tuta.
«Affatto... Vuole solamente avere più vittime possibili.» Spiegò Todoroki, con tono serio ma al contempo sussurrando, per non farsi sentire da chi era attorno a loro.

Con la coda dell'occhio, il biondo notò anche dei bambini tra la folla e, tra sé e sé, pensò a quanto la gente fosse stupida. Nonostante la situazione d'emergenza, si ostinavano ad uscire e a peggiorare la situazione, aumentando così il pericolo per tutti.
Tutto d'un tratto, le luci dei lampioni così come quelle dei palazzi, si spensero completamente.

Diversi urli si alzarono tra la folla, mentre la massa cominciava a spingersi l'uno contro l'altro. Il panico generale non stava facendo altre se non aumentare e, incapaci sul da farsi, i tre studenti facevano di tutto pur di calmare chi era vicino a loro. Bakugou, al contrario, si guardava attorno cercando tra le diverse teste della folla qualcuna di familiare.
In tutto quel buio, una luce bianca proveniente dal palazzo più alto, zittì completamente la folla.

Tutti si voltarono nella direzione del maxi televisore, dove in quel momento erano presenti diversi glitch. Nessuno riusciva a comprendere cosa stesse accadendo.
«Bakugou! Bakugou, eccoti qua... Cosa diavolo sta succedendo?» Chiese Kirishima, mentre si smfaceva spazio per affiancare il biondo. Katsuki stava per parlare, ma una voce a molti familiare attirò l'attenzione del pubblico.
"Siamo in onda..? Ora? Perfetto."

Tutti gli occhi erano incollati allo schermo. La stessa immagine si stava replicando su tutti i pannelli di ogni palazzo e, quelli che ne erano privi, avevano comunque una proiezione, proveniente da chissà quale marchingegno.
«Eccolo.» Disse a denti stretti Bakugou, mentre d'un ghigno quasi malato andò a deformare il volto di Deku.
"Finalmente ci rivediamo! Era da così tanto tempo dalla mia prima apparizione in TV, che mi ero dimenticato come ci si sente... Ho i brividi, letteralmente!- Una risata agghiacciante uscì dalle sue labbra.

In quel momento, indossava una semplice camicia bianca con sopra un gilet nero, aperto. Aveva le maniche arrotolate fin sopra il gomito e dei guanti coprivano le sue mani.
Alle sue spalle, senso presenti diversi televisori che riproducevano le stesse sue azioni. Persino la sua espressione Malta era ripetuta mille volte.
-Saltiamo i convenevoli, perché purtroppo non ho molto tempo da riservare per voi. Prima di tutto, mi presento, il mio nome è Izuku Midoryia, ma per gli amici Deku." Fece un occhiolino verso la telecamera, prima di alzare l'oggetto con cui si registrava e appoggiando su un qualche tipo di superficie.

In seguito arretrò di un paio di passi, ampliando così lo sfondo alle sue spalle: erano presenti diverse sagome irriconoscibili, probabilmente Nomu, mentre più avanti, una sedia vuota rivestita di pelle nera veniva illuminata dagli innumerevoli televisori attorno a Deku.
Katsuki strinse i pugni, incapace di distaccare i suoi occhi da quelle iridi dello stesso colore del sangue che sembravano illuminare la carnagione chiara del ragazzo.
«Ma è lui quello di Nagasaki...»
«Sembra così giovane...»
«Mamma ho paura...»
Attorno a sé Bakugou continuava a sentire la folla sussurrare, quasi come se avessero il terrore che Deku avrebbe potuto reagire in maniera violenta.

"Io sarò il vostro presentatore e, tra pochi secondi, su questa sedia avremo con noi il nostro ospite speciale!- Il ragazzo ghignò tra sé e sé, scoppiando poi a ridere con una sorta di risata maniacale davanti al telecamera. -Sono così eccitato! Prima di iniziare, però, vorrei aggiungere un po' di pepe a questa situazione!-
Sul sul volto si dipende un'espressione sfidante, quasi come se volesse fare innervosire chi non poteva sconfiggerlo.
Bakugou si sentì quasi chiamato in causa.
-Io e i miei amici ci troviamo tutti alla torre centrale della televisione centrale! Mi raccomando, quarantanovesimo piano sala 14B! Vi aspettiamo in molti!"

Queste parole azionarono qualunque Hero fosse presente nelle vicinanze, i quali iniziarono subito a dirigersi de dove proveniva la registrazione. Quando Todoroki, Kirishima e Shinsou stavano per superare Bakugou, così da andare nella stessa direzione, il biondo li fermò.
«Non andate. È una fottuta trappola, quello stronzo deve aver messo qualcosa di strano alla torre.- Assottigliò il suo sguardo, mentre Deku continuava a prendere tempo parlando del più e del meno. -Avvertite gli altri dicendogli di fermare i pro, ormai conosco i suoi giochetti.»
Todoroki e gli altri lo guardarono incapaci sul da farsi, finché alla fine decisero di assecondarlo e, grazie ai piccoli auricolari, comunicarono a tutta la 3-A e ad Aizawa cosa avesse detto il biondo.

Uraraka, non molto lontana, vide superarla Mount Lady e, la mora, cercò di raggiungerla il più velocemente.
«Aspetti... Aspetti Mount Lady-san!- Questa si voltò e, con lei, Kamui che non voleva assolutamente abbandonare il fianco della sua collega. -Non dovete andare là... È una trappola!» Disse la ragazza, tra un sospiro e l'altro mentre cercava di riprendere fiato.
I due pro si guardarono e, quando l'eroina di voltò verso Uraraka, la sua espressione non era quella in cui sperava la mora.
«Mi dispiace ragazza, ma non abbiamo alcuna prova e, se anche fosse una trappola, ci saranno altri Hero pronti a prendere il nostro posto. Tu e i tuoi compagni rimanete qui, vi aggiorneremo non appena sapremo qualcosa.- In seguito si voltò e, guardando Kamui, strinse i pugni con determinatezza. -Andiamo.»

* * *

Bakugou e il resto della 3-A, con quei pochi Hero che avevano deciso di credere alle parole del ragazzo, stavano controllando tra le vie se ci fosse qualcosa di sospetto. Proprio quando a Tsuyu sembrò di vedere qualcosa di sospetto in un vicolo, la voce del villain richiamò la sua attenzione.
"Direi che è il momento di iniziare con lo spettacolo! Prego, miei assistenti, portare qui con noi la nostra Star!" Due nomu stavano trascinando un corpo inerme, magro e sfinito. Nessuno sembrò riconoscerlo, ma non appena Bakugou fece più attenzione, sentì la paura prendere il sopravvento.
Indossava una maglia una volta bianca, ma in quel momento sporca di un liquido cremisi e di polvere. Le braccia erano ricoperte di Livi e ferite, mentre i suoi piedi non sembravano essere abbastanza forti sa sostenere il suo peso.

Tra sé e sé Bakugou sussurrò le stesse parole che, al contempo, Deku quasi urlò con orgoglio.
«All Might!»

Your Smile /Bakudeku's AU/Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin