Due anni prima, esattamente il 20 Aprile, Izuku Midoriya scomparve, senza lasciare traccia.
Tutti i suoi amici e i suoi familiari ne soffrirono molto, ma più di tutti fu chi invece cercò di nascondere i suoi sentimenti dagli occhi altrui. Colui che...
Non smetteva mai, come se anche il cielo stesse piangendo per tutte le cose terribili che stavano accadendo.
Sempre più eroi stavano sparendo dalla circolazione e, dare il via a questa ruota mortale, era stato il rapimento di Present Mic.
La polizia non aveva potuto fare molto visto che non c'era alcun tipo di traccia, se non il vomito rigurgitato dallo scomparso poco prima.
Aizawa-sensei e All Might-sensei continuavano le ricerche e, da giorni ormai, non si facevano più vedere a scuola.
Gli studenti, in particolare i corsi Eroe, erano in pensiero per il loro professore e, per paura che potessero essere rapiti anche loro, il preside sospese le lezioni e intimò agli studenti di rimanere nelle loro abitazioni e non uscire.
Era diventato troppo pericoloso e tutti potevano essere rapiti in qualsiasi momento, non c'era pietà per nessuno.
Tempo due giorni, che la 3-A si era ritrovata ancora una volta a casa di Iida.
La loro lavagna era diventata ancora più precisa e, in più, erano state aggiunte le foto del loro professore di Inglese e il locale dove era scomparso.
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Era stata scattata durante un'intervista all'eroe e, successivamente, venne usata da una nota rivista come copertina. Il professore odiava quella foto, ma solamente perché i suoi capelli erano giù e non aveva il suo vestito da Hero.
Un filo bianco collegava la foto dell'insegnante a quella di Kurogiri, visto che gli studenti sospettavano che fosse stato proprio quel Villain a rapirlo.
«Non può non essere stato lui, chi altro conosciamo con il potere del teletrasporto?» Disse Mina, mentre era seduta a gambe incrociate e dondolava sul posto.
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«Concordo con lei... Però dobbiamo ancora capire dove possano essere...» Pensò ad alta voce Momo, toccandosi il mento mentre i lunghi capelli le ricadevano sulle spalle.
Vista l'ora tarda, alcuni dei ragazzi salutarono gli altri, diretti verso casa propria.
Rimasero solamente Uraraka, Tsuyu, Mina, Denki, Kirishima e Sero, mentre quando Todoroki e Shinsou erano sul punto di andarsene, gli altri insistettero che loro rimanessero per la notte.
Shinsou accettò, mentre Todoroki disse che, dopo essere andato a casa e aver dato da mangiare al suo gatto, sarebbe tornato. Uraraka si propose di accompagnarlo, almeno stando solo non ci sarebbero stati pericoli. O per lo meno, c'era meno probabilità.
Fu così che, dopo aver salutato i suoi compagni, si diressero verso l'appartamento del bicolore.
Presero la metro quando ormai questa era deserta e, trovando posto, si sedettero l'uno affianco all'altra. «Pensi davvero che Midorya sia diventato cattivo?» Chiese tutto d'un tratto la mora, tenendo lo sguardo basso.
Aveva le dita intrecciate, mentre il piede sinistro batteva nervosamente sul pavimento. Indossava una maglietta troppo larga per essere sua e aveva i capelli non molto lunghi, legati in una sorta di coda.
Per coprirsi aveva un giubbotto nero mentre, a coprirle le gambe, dei leggins neri. Sul capo aveva un berretto di lana verde e, alle mani, portava dei guanti senza dita. Fuori pioveva ancora.
«Non lo so... Era da tempo che pensavo ci nascondesse qualcosa, e non aveva torto a quanto pare.» Disse con tono rassegnato il bicolore, appoggiando il capo sul finestrino freddo. Il cappuccio gli copriva la testa mentre, una mascherina bianca, gli copriva le labbra e il naso. Aveva iniziato a metterla da qualche anno, più che altro perché visto che le sue azioni da Hero lo stavano portando alla fama, ma con quella c'era anche il fanclub.
«M... Ma se scoprissimo l... La causa... Potremmo sal... salvarlo?» Stava iniziando a balbettare perché le lacrime stavano facendo di tutto pur di uscire. Notandolo, Todoroki le fece un sorriso sincero, circondandole poi le spalle con un braccio. «Riusciremo a farlo tornare quello di prima, te lo prometto.» Disse lui, asciugandole quelle poche lacrime con il pollice.
Gli sorrise, nonostante la tristezza che le attanagliava il cuore. E, sempre sorridendo, fece una domanda che spiazzò il ragazzo.
Il rumore di un tono improvviso coprì la voce della ragazza, ma fu comunque udibile per Todoroki.
«Piace anche a te Midorya, vero?»
S.a. Amatemi! Sono riuscita a pubblicare di nuovo! Scusate per il capitolo corto, ma avevo voglia di scrivere su Todoroki e... beh ... Eccoci qua!
Cosa pensate che il bicolore risponderà? Lascil tutto alla vostra immaginazione, io non farò spoiler! Ditemi se il capitolo vi è piaciuto nei commenti! Mi raccomando!
