Eclipse

8.7K 412 604
                                    

Sorpresa ♥️
L'estate arriva anche per me e ve l'ho detto che ci saremmo "visti" più spesso! Vi lascio...🦦

Non so se può interessarvi, ma ho scritto sulle note di Eclipse (all Yours) - Metric, in caso vi piacesse leggere accompagnati dalla musica.



"Mi piacerebbe spogliarti
come la fine di un'eclissi solare
totale,
come la luna piano spoglia il sole
a corto di parole
mi piacerebbe spogliarti.
In ogni tua briciola di cuore
fare mio ogni dolore."

— fillieinlove



꧁🦁🐍꧂



𝓡ami di ciglia le ostruivano la vista, grumi di sonno ancora nel retro delle palpebre.

Percepiva il suo respiro, lento e appesantito, un macigno all'altezza del petto. E poi... carezze.

Erano dita tiepide sulla nuca, si diramavano in punta di polpastrelli avvolgendola in un tepore rassicurante.

I sensi iniziarono a percepire la realtà con più consistenza: lo scoppiettio del fuoco, il silenzio perso nell'aria, cucito solo di respiri e quell'odore caldo... di tappeti infeltriti e vaniglia d'inverno.

La serenità le si distese sul petto mentre l'intorpidimento del sonno si prosciugava piano. Si ritirava come onde di marea, lasciando che la maga percepisse ogni parte di sé.

Sentì i muscoli rilassati, un poco sollevati dalla pesantezza di qualche ora prima, e i nervi sciolti da quei loro nodi sempre troppi stretti.

La ragazza stirò un po' i piedi e in quel gesto percepì di averli nudi. Per di più... c'era qualcosa che le pesava indosso. Era... cos'era?

Si smosse un poco, forse portandosi su un fianco e quel manto si mosse con lei... ecco... era una coperta. Di lana, calda e confortevole la avvolgeva come un bozzolo di farfalla.

«Ti sei svegliata.»

La voce le arrivò in una dolcezza colata, Hermione sentì il rumore della punta di un sorriso.

La giovane alzò la tenda di ciglia e aspettò istanti pigri prima di riuscire a mettere a fuoco.

Poi sorrise: «Ginny.»

Appena Hermione le poggiò le iridi addosso l'amica, seduta al bordo del divano, inarcò gli angoli delle labbra, un'amarezza malcelata: «Sì, Herm. Come... ti senti?»

Lo chiese con un riguardo finissimo, la voce una carezza di cristallo. Poi le sistemò un po' le ciocche, scollandogliele dalle guance.

Hermione non rispose subito, si guardò un po' intorno cercando di ricucire gli ultimi frammenti di ricordi. Si trovava stesa sul divano della Sala Comune di Grifondoro e, facendo scivolare intorno gli occhi, si accorse che fosse completamente vuota eccetto per loro.

Ma come ci era finita lì?

«Cosa... cosa è successo?» fu la voce impiastrata dal sonno, le corde vocali arrugginite.

Ginny la scrutò per alcuni istanti, visibilmente indecisa. Prese un respiro più lungo, tentò di districarsi dall'impaccio: «Tu... ti sei addormentata in pieno giorno, così dal nulla, Hermione.»

Il segreto del silenzio | DRAMIONE Where stories live. Discover now