Gelosia brucacuore

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Questo capitolo è un extra estemporaneo (ringraziate la mia prolissità e Draco e Hermione che a volte fanno di testa loro e vanno fuori copione). Il prossimo con molta probabilità uscirà sempre entro Ferragosto.

Non so se può interessarvi, ma ho scritto sulle note di Umbrella – J2, JVZEL (a mio parere anche più bella dell'originale 🔥), in caso vi piacesse leggere accompagnati dalla musica.


"Sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro."

— Nazim Hikmet



꧁🦁🐍꧂



«𝐶he ore sono, Albert?»

Hermione voltò il viso verso il Prefetto dei Tassorosso che le camminava di fianco.

Lui abbassò un poco il mento, le rivolse due iridi gentili, di un'ambra torbida, delle stesse sfumature di una foresta al crepuscolo.

«Ancora manca un'ora, Hermione.» le sorrise apologetico, già stanco anche lui.

Quella sera la ronda sembrava non terminare più.

Al rientro da Hogsmeade Luna si era presa una bruttissima influenza così da qualche giorno era Albert, Tassorosso del sesto anno, a fare le veci di Caposcuola.

Hermione inizialmente aveva storto il naso, già preoccupata dell'indole del giovane con cui l'avrebbero affibbiata, e invece era stata costretta a ricredersi.

Albert era discreto, gentile, sempre pacato ed educato. Era una compagnia piacevole, eloquente e ben disposta alla conversazione.

Eppure quella sera entrambi i maghi, dopo una giornata piena di lezioni, sentivano pesare addosso una stanchezza che li infiacchiva, rallentandone i passi.

«È come se un treno mi avesse sferragliato addosso.» mugugnò Hermione, alzando gli occhi al cielo.

Albert in tutta risposta rise di gusto, la testa gli cascò in avanti insieme a ciocche biondissime, sfuggite dal codino che portava dietro la nuca.

«Ti capisco, Hermione.» la consolò, «Oggi Lumacorno ci ha fatto fare tre ore, tre ore di esercitazione. Ricordo a stento come mi chiamo.»

Hermione ridacchiò, il naso arricciato in un'espressione divertita: «È molto bravo, ma va sempre peggio con l'età.»

«Non potrei essere più– oh

Il Tassorosso era stato costretto ad arrestarsi di colpo, perché una palla di pelo gli era appena saltata tra le braccia.

«Grattastinchi!» lo rimproverò Hermione, sorpresa, «Scendi subito

Ma Albert scosse il capo, le dita già a perdersi sul pelo del felino: «Ma no, Hermione. Lascialo stare.» le sorrise limpido ed educato, per nulla infastidito.

Riprese a camminare come nulla fosse, con le zampette di Grattastinchi aggrappate alla sua spalla e il ventre spaparanzato sul petto.

Il segreto del silenzio | DRAMIONE Where stories live. Discover now