Atto di fede

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Non so se può interessarvi, ma ho scritto sulle note di Fire in the Water, Feist in caso vi piacesse leggere accompagnati dalla musica.


"Era un errore così bello che sarebbe stato uno sbaglio non commetterlo."

—devandrea, Twitter




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Hermione aveva poggiato le labbra su quelle di Draco, le aveva chiuse sulle sue come ali di farfalla.... un movimento lento, in punta di lacrime.

L'aveva sfiorato vestita delle parti più intime di sé, le guance inumidite d'acqua d'anima avevano finito per bagnare un po' anche lui.

Così, in quel gesto Draco si era rovinosamente bagnato di lei. E possono le lacrime lasciare bruciature? Scottarti sottopelle come maremoti di fuoco, serpeggiare in fiamme languide e tu lì... tu lì, incapace di far altro che bruciare.

E se bruciare significava quello... Draco allora si lasciò incenerire, perché lui... non si mosse.

Accolse Hermione a occhi chiusi e cuore aperto– cuore squarciato, tradito dal suo stesso sangue.

Accolse Hermione con le mani ancora sul suo viso, dita umide di lei imbrigliate tra guance e capelli; e quel profumo di albicocco e vermiglio in fiore, pagine sgualcite e vampe dense, quel profumo di lei.

Accolse Hermione e nel farlo le palpebre si strinsero d'istinto, gelose e impegnate a tatuare quel momento nel retro delle orbite senza che lui se ne accorgesse neanche– ma gli occhi dell'anima ci guardano da dentro, loro sanno tutto e lo sanno già prima.

Le dita di Draco si irrigidirono sulla pelle di lei, in un istinto involontario le strinsero le guance, si accartocciarono allacciandosi ciocche tra le dita, le annodarono tirandole piano.

A quel gesto un barlume finissimo di lucidità crepò la mente di Hermione, l'istinto di allontanare il viso le premette contro il cranio.

Si allontanò di millimetri, giusto il tempo di un respiro. Ma bastò quello.

Hermione aveva espirato ruvidamente, il fiato caldo le era scivolato dalle labbra, era arrivato in bocca a Draco in una violenza dolcissima e lui se lo era fatto scendere in gola con fatica, in un singulto trattenuto.

Non le aveva permesso un millimetro in più.

Aveva stretto le dita ancora aggrovigliate ai suoi capelli e l'aveva tirata nuovamente in avanti, richiudendo quella distanza misera.

Questa volta fu lui a premere le labbra su di lei, ma le labbra di Draco di gentilezza e ali di farfalla non avevano mai avuto niente. Le labbra di Draco erano deleterie, della stessa consistenza del marmo celeste e dei dirupi di montagna.

Fu per questo che franarono su quelle di Hermione con pertinacia, una pressione ostinata, quasi offesa da quei millimetri che lei aveva osato interporre.

Draco la ingabbiò lì, tra le sue labbra, le sue mani, il suo respiro, forse anche qualche spiraglio d'anima.

Premette le labbra su quelle di lei nel bisogno di volergliele ustionare, restituire anche solo una fiamma di quel fuoco con cui lei aveva bruciato lui.

Il segreto del silenzio | DRAMIONE Donde viven las historias. Descúbrelo ahora