Capitolo 8, parte 2

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Daryl: "Nella foresta immagino..."

Quasi mi strozzo. Nella foresta? Tutta la notte? Delle immagini terribili si formano nella mente. Daryl si avvicina all'entrata e dà un'occhiata fuori. Quanto a me, mi sento un leone in gabbia.

Cassandra: "Immagini? Quindi non ne sei certo..."

Quando si gira a guardarmi, scorgo un barlume di tristezza attraversargli gli occhi.

Cassandra: "Daryl? Perché mi guardi così? Cosa stai cercando di dirmi?"

Daryl: "Non sono sicuro di nulla, ma farai meglio a prepararti nel caso..."

Mi si forma un groppo in gola, mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.

Cassandra: "Nel caso siano morti... E' questo che vuoi dire?! Dillo, maledizione!"

Daryl: "Cassandra... Smettila."

Si avvicina molto lentamente, per poi tendere le mani verso di me. Mi scosto bruscamente. Non voglio la sua pietà. Voglio solo trovare il mio fratellino e tornare alla mia vita di prima. Daryl continua ad avvicinarsi, mentre le sue forti braccia non mi avvolgono. Mi dibatto un istante, per poi lasciarmi andare.

Daryl mi accarezza dolcemente la schiena, tranquillizzandomi un po'. La sua bocca sfiora la pelle del mio collo, mentre mi passa una mano sui capelli.

Daryl: "Calmati..."

Cassandra: "E' colpa mia. E' colpa mia!"

Daryl: "Non dire così. Non sei responsabile di tutto questo."

So che lo dice per farmi sentire meglio, ma si sbaglia. E' tutta colpa mia. Non sono riuscita a proteggere il mio fratellino.

Daryl: "Vieni. Andiamo a cercarli fuori."

Come sarebbe, a cercarli? Mi stacco dalle sua braccia e lo guardo negli occhi.

Cassandra: "Che vuoi dire?"

Daryl mi guarda, il viso cupo e determinato. E' l'espressione del Daryl della strada, quello che corre sempre dei rischi, quello dipendente dall'adrenalina. Quello che fa parte di un mondo di cui ignoravo l'esistenza, fino a qualche settimana fa. Un mondo dove non esistono né il perdono né la pietà.

Sembra studiarmi, come per valutare cosa possa dirmi, e in che modo. Ripeto lentamente la mia domanda, per fargli capire che sono pronta a sentire tutto.

Cassandra: "Che vuoi dire? Spiegati."

Daryl si scosta e si avvicina all'ingresso. Lo seguo, esitante. Si guarda attorno, per poi uscire in una maniera che giudico un po' troppo prudente. So benissimo che sta evitando la mia domanda, ma non mi arrenderò. Voglio una risposta, e subito.

Cassandra: "Rispondimi, per Dio!"

Daryl si volta e mi osserva. La sua voce prende una tonalità più grave, quando si degna finalmente di rispondermi.

Daryl: "Sai qualcosa delle organizzazioni criminali?"

Cassandra: "Non proprio, no. A parte qualcosa che ho visto in TV..."

Daryl: "In TV..."

Daryl lancia le braccia per aria, abbastanza infastidito.

Daryl: "Stronzate! Tu non sai nulla di quel mondo, Cassandra. E' brutto. Disgustosamente brutto."

Cassandra: "Ho capito che non si parla del mondo degli orsetti del cuore. Ma dove vuoi andare a parare?"

Daryl sospira e si guarda intorno.

Daryl: "Ogni clan ha il suo marchio. La sua firma, se preferisci. Un modo per dire di essere passati. Di rivendicare un lavoro."

Mi indica il luogo con un gesto della mano.

Daryl: "Maccini ha il suo bel modo di mostrare di essere passato da qualche parte. Soprattutto quando si tratta di omicidi..."

Trattengo il fiato, mentre un brivido freddo mi ghiaccia il sangue. Serro la mascella per non mostrarmi debole.

Daryl: "Voglio dire che l'avremmo capito subito, se fosse successo qualcosa."

Cassandra: "Aspetta un momento... Vuoi dire che potremmo star immaginando il peggio senza motivo?"

Una folle speranza nasce dentro di me. Un battito di vita fugace. Ho paura di interpretare male le parole di Daryl, ma voglio crederci. Daryl scende dal portico del granaio, guardandosi attorno. Continuo a seguirlo. La Lamborghini fiammante contrasta con i colori della foresta. Impossibile non notarla!

Daryl: "Esatto. Ho la sensazione che Joe e Jason siano ancora vivi. E che non siano lontani da qui..."

Ho la sensazione di essere stata in apnea per tutto il tempo e di riprendere finalmente a respirare. Voglio credere che sia tutto possibile e che li ritroveremo presto.

Daryl: "Non è così semplice. La zona è vasta..."

Cassandra: "Non importa. Non posso stare qui ad aspettare che mio fratello si faccia catturare. E non abbiamo idee migliori."

Daryl inarca un sopracciglio e mi fissa. Ho la sensazione che non mi stia prendendo seriamente.

Daryl: "Dimentichi che sono sulle loro tracce... Se dovessimo imbatterci nelle persone sbagliate, ci faranno la pelle."

Faccio una smorfia. Speravo fosse d'accordo con me...

Cassandra: "Sai cosa? Tu rimani qui, io vado!"

Faccio un passo verso la foresta, quando la mano di Daryl si stringe con forza sul mio braccio.

Daryl: "Non così in fretta. Facciamo qualche giro attorno al granaio. Se sono nelle vicinanze, noteranno la nostra presenza. D'accordo?"

Aggrotto le sopracciglia, scettica. Il piano di Daryl non sembra molto efficace, ma finisco per annuire comunque. Non ho altra scelta... Non mi permetterà di avventurarmi nella foresta da sola. Soprattutto se gli uomini di Maccini sono ancora nell'area.

Cassandra: "D'accordo. Ma, se non funziona, andremo a cercarli."

Daryl fa un sorriso forzato, per poi avvicinarsi. Mi prende per il mento e mi costringe a guardarlo negli occhi.

Daryl: "Funzionerà, ok? Fidati di me."

La sua mano mi accarezza la schiena e segue la curva del mio braccio, per poi trovare la mia e accompagnarmi nella foresta.

Daryl: "Forza, andiamo."

Mi addentro tra gli alberi, decisa. Non mi arrenderò finché non avrò trovato Jason. Percorriamo dei cerchi sempre più larghi attorno al granaio. Col passare del tempo, la mia speranza si sgretola. Temo di non riuscire a trovare Jason... Abbiamo fatto almeno cinque giri, e la Lamborghini non è altro che un puntino rosso in lontananza. Comincio lentamente a perdere la pazienza, mentre Daryl si blocca di colpo e mi fa cenno di fermarmi.

Cassandra: "Cosa? Che succede?"

Daryl: "Ascolta."

Ascolto con attenzione, trattenendo il respiro. Ha ragione, c'è qualcosa... Mi volto, speranzosa. Mi sembra di distinguere dei movimenti tra i tronchi degli alberi, poco più in là. Potrebbero essere solo degli animali, ma... Socchiudo gli occhi, afferrando Daryl per il braccio per mostrarglielo.

Cassandra: "Laggiù. C'è qualcosa?"

Osservando meglio, mi sembra di distinguere delle sagome umane. Il mio cuore batte dall'eccitazione, e mi precipito verso di loro.

Daryl: "Cassandra! No!"

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Is It Love? Daryl [Italia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora