Capitolo 5, parte 12

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Finisco di asciugarmi e decido di infilarmi qualcosa di semplice: un top bianco e dei jeans scuri. Dovrebbe andare. Ho a malapena il tempo di pettinarmi i capelli che qualcuno bussa alla porta. Daryl entra in bagno e preme il suo corpo virile contro il mio. Inspiro profondamente, cercando di calmare i miei ormoni.

Daryl: "Sei bellissima, te l'ho già detto?"

Cassandra: "Fammi pensare... no, non mi pare..."

Daryl: "Sei sicura? Credevo di avertelo già detto una decina di volte da stamattina."

Cassandra: "Ah sì? Che strano..."

Rido divertita, mentre le sue braccia mi avvolgono teneramente. Chino la testa all'indietro per godermi al massimo questo abbraccio, mentre Daryl mi dà un bacio sulla nuca. Lo osservo tramite il riflesso dello specchio. Questa dolcezza che mi sta mostrando mii turba un po'. Mi domando come riesca a nascondere tutto sotto quello strato di arie e arroganza. E' come se lo spaccone che ho incontrato su quel famoso marciapiede fosse sparito e non esistesse più. Mi piace molto questo lato, e sono felice che mi permetta di conoscerlo.

Daryl: "Sei pronta?"

Questa semplice domanda mi riporta alla triste realtà. La dannata realtà, dove un uomo orribile ha in mano la vita del mio fratellino. Sì. Sono pronta a entrare nel ruolo di una perfetta sconosciuta per recuperare un pacco per un mafioso. Avrei preferito continuare con questa parentesi di assoluta felicità in questa stanza, ma Jason conta su di me.

Daryl: "Andrà tutto bene, ok?"

Annuisco. Daryl sta già uscendo, il telefono in mano. Digita un messaggio, per poi rimetterlo in tasca. Esco dal bagno e mi infilo le scarpe, per poi fare un grande respiro. (Andiamo...)

Prendo la mano di Daryl e intreccio le dita alle sue. Entriamo nello stesso bar di ieri sera, e lascio che lo sguardo scorra sui presenti. Il nostro contatto è qui. Dev'essere qui. Ma dove? Sono sicura sia quel gorilla all'angolo. Ne ha proprio l'aria.

Daryl mi accompagna a un tavolo e tira fuori galantemente la sedia per me. Prendo posto e inizio a studiare il luogo in ogni suo piccolo dettaglio.

Daryl: "Va tutto bene. Rilassati."

Cassandra: "Sono perfettamente rilassata."

Gli sorrido, proprio come una donna sorride al suo uomo. Le nostre mani si incontrano sul tavolo e le dita si intrecciano immediatamente.

Daryl: "Super rilassata. Mi stai solo spezzando le dita."

Cassandra: "Scusa... non credevo fossi tanto sensibile..."

Daryl: "Non te ne perdi una, furia. La prossima sta a me."

Inarco un sopracciglio, per poi voltarmi verso il cameriere e dargli la mia ordinazione. Ordiniamo la nostra colazione, mentre cerco di concentrarmi sulla missione. Daryl continua a parlarmi per alleggerire la tensione. Ma non lo ascolto. I miei occhi non cessano di vagare per la stanza. Inizio a preoccuparmi. A un certo punto, mi stringe la mano con calore. Mi sorprende.

A volte dimentico chi ho di fronte a me. Il Daryl focoso di stanotte o il Daryl cinico di New York? Come faccio a saperlo? Mi immergo nei suoi occhi nocciola. Potrei trovarci la risposta. I nostri sguardi si incrociano e si allacciano. Ci leggo una nuova luce, una che non ho mai visto a New York. C'è una certa dolcezza, pure. Non smetterà mai di stupirmi.

Sono così abituata al Daryl freddo e indifferente che, vedendolo così, non sembra neanche reale.

Una volta servita la colazione, Daryl inizia a mangiare con appetito. Quanto a me, mi limito a fissare il piatto. Malgrado tutte le energie che ho speso ieri notte e stamattina, non ho molta fame. Ho lo stomaco troppo annodato per riuscire a ingurgitare qualcosa.

Is It Love? Daryl [Italia]Where stories live. Discover now