Capitolo 6, parte 4

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Daryl si avvia e si allontana dal casinò in un immenso ruggito. Sento il suo sguardo posarsi più volte su di me. Aziona improvvisamente la freccia e si infila in autostrada.

(Ci stiamo allontanando dall'ospedale... Che cosa fa?)

Preferisco non chiedergli a proposito del suo cambio di tragitto. Mi sento troppo prosciugata per tutto questo, e il mio cervello va al rallentatore. In più, mi fido di lui. Inutile preoccuparsi prima.

Dopo qualche minuto, Daryl accosta in un parcheggio. Sfila la chiave ed esce dalla macchina. Gira intorno al bolide fino alla mia portiera, poi mi tende la mano. Mi aggrappo al suo sguardo, gli occhi gonfi.

Daryl: "Forza, vieni furia."

La sua voce è dolce, senza alcuna cattiveria, né sarcasmo. Solo dolcezza e compassione. Mi asciugo le lacrime prima di afferrare la sua mano per uscire dal veicolo. Mi passa un braccio intorno alle spalle e mi attira vicino a lui. Camminiamo lentamente fino a un bar, ed entriamo poi dentro. Mi fa accomodare a un tavolo e ordina un caffè ristretto per entrambi. Faccio un lungo sospiro e mi passo le mani sul viso. Veniamo serviti subito e Daryl mi contempla prima di indicare la bevanda davanti a me.

Daryl: "Dovresti berlo finché è caldo."

Eseguo meccanicamente. La bevanda calda mi brucia la lingua, ma non importa. La bevo lo stesso.

Daryl: "Va meglio?"

Fisso il mio sguardo nel suo con una certa tristezza. Devo essere davvero patetica.

Daryl: "Mi sono detto che piombare nella camera di tuo fratello in lacrime non sarebbe stata una buona idea. Bevi. Ti farà bene."

Prendo un sorso di caffè e affondo di nuovo nel suo sguardo. Dev'essere teso e preoccupato, ma lo nasconde bene. Un piccolo sorriso si forma sulle sue labbra, e avvicina la mano per accarezzarmi il polso.

Daryl: "Andrà tutto bene, non preoccuparti."

Cassandra: "Facile a dirsi... L'hai sentito, come me..."

Daryl: "Lo so, ma non preoccuparti. Conosco Maccini. Non è abbastanza folle da mettere in atto la sua minaccia."

Serro la mascella. L'idea che possano fare del male a mio fratello mi restituisce una certa aggressività.

Cassandra: "Ho voglia di massacrarlo. Non possiamo lasciarglielo fare. Se perdo mio fratello, perdo tutto."

Daryl: "Lo so, Cassandra."

Cassandra: "Lo sai? Davvero... ? Sai cosa vuol dire avere una spada di Damocle sopra la testa per 24h?"

Sospiro abbassando la tesa. Sono certa che Daryl sappia quello che provo. Malgrado il suo rapporto caotico con Matt, so che tiene molto a lui.

Cassandra: "Ho sempre protetto Jason. Io e lui siamo sempre rimasti insieme. Nel bene e nel male. E' sempre stato fragile e ingenuo. Non è un ragazzo cattivo. Non si merita quello che gli è successo."

Alzo la testa, gli occhi pieni di lacrime, e guardo Daryl. I nostri occhi si incrociano, la mia gola si annoda. Mi chino verso di lui e chiudo la sua mano con una forza che sembra sorprenderlo. Mi lascio sfuggire una piccola risata nervosa prima di aprir bocca.

Cassandra: "E' buffo, non avrei mai creduto di dirtelo un giorno, ma.. Ti supplico, Daryl. Salva Jason. Salva il mio fratellino."

Il bel brunetto di fronte a me mi contempla prima di scuotere dolcemente la testa. Libera la sua mano per carezzarmi teneramente la guancia.

Is It Love? Daryl [Italia]Where stories live. Discover now