Capitolo 6, parte 11

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Ci voltiamo simultaneamente verso Joe, e io mi sento immediatamente in imbarazzo. C'è qualcosa, tra noi... Qualcosa che non riesco a definire, al momento. Ma c'è.

Joe: "Oh... Ho interrotto qualcosa?"

Daryl: "Non hai interrotto niente. Grazie."

Daryl allunga una mano per prendere le chiavi, per poi dirigersi verso la Lamborghini.

Daryl: "Non preoccuparti, non rimarremo a lungo. Vieni, Cassandra. Andiamo."

Daryl e io ci dirigiamo verso l'ascensore. Dietro di noi, il team continua a lavorare. La musica è ripartita, ma stavolta vengono filmate solo le ballerine. Abbandono senza rimpianti l'atmosfera dello showbiz che regna nella stanza. L'industria della musica è piena di squali, è risaputo. Non credo che questo mondo faccia davvero per me.

Raggiungiamo la Lamborghini e prendiamo posto in un silenzio di tomba. Dopo un istante, la voce di Joe risuona nell'abitacolo. Daryl fa ruggire il motore e il tubo di scarico. Mi aggrappo forte, quando superiamo i cancelli. In un ruggito meccanico, che avrei apprezzato in tempi normali, l'auto si lancia sulla strada. Daryl sta guidando nervosamente. Molto velocemente. Se non lo conoscessi, direi che è davvero turbato.

Alzo il volume per colmare il silenzio tra noi. Daryl spegne completamente, in un gesto esasperato. E io che cominciavo a rilassarmi. Sospiro, per fargli capire che sta iniziando a scocciarmi. Decido di abbassare il finestrino per prendere un po' d'aria, ma Daryl lo risolleva dall'unità centrale.

Cassandra: "Ok. Che problema hai?"

Daryl: "Da che pulpito..."

(Ok. Restiamo zen. Respira, Cassandra.)

Cassandra: "Va bene. Prima di tutto, non vedo perché IO dovrei avere un problema. Quanto a te..."

In uno stridio di gomme, frena di colpo. Trattengo il fiato, sull'orlo di una crisi di nervi.

Cassandra: "Daryl! Sei pazzo?! Che ti prende?!"

L'Aventador si ferma e Daryl parcheggia sul lato della strada. Spegne il motore, si toglie la cintura e scende dalla macchina. Mi slaccio velocemente la cintura e scendo anch'io. E' buio pesto, non vedo quasi nulla. Mi avvicino lentamente, facendo attenzione a non inciampare su qualcosa.

Cassandra: "Mi puoi spiegare che sta succedendo? A che gioco stai giocando?"

Daryl: "E tu? A che gioco stavi giocando con lui, eh?"

Cassandra: "Cosa?! Vedi che sei geloso! Stavamo solo girando un video! Rilassati!"

Daryl mi guarda, i lineamenti deformati dalla rabbia.

Daryl: "Credi che non l'abbia visto? Ti divertivi da morire!"

Cassandra: "Daryl! Sei stato a dirmi di essere convincente! Ricordi?"

Daryl dà un calcio nel vuoto, per poi voltarsi. Sembra seriamente irritato. Rimango a distanza di sicurezza. Non c'è bisogno di peggiorare la situazione. E' davvero arrabbiato. Ha il sangue così caldo che a volte mi chiedo fino a che punto potrebbe arrivare.

Cassandra: "Daryl... Mi spieghi perché mi hai portata sul set di un videoclip se poi dovevi avere una crisi di gelosia del genere?"

Daryl: "Non hai capito? NON sono geloso! In che lingua devo dirtelo?"

Cassandra: "Sì, certo! Non sono cretina!"

Daryl si volta e si precipita verso di me. Cerco di non indietreggiare. Si ferma a un passo da me, furioso.

Daryl: "Chi vuoi dei due, eh? Dai, Cassandra, dimmelo. Quale preferisci? Sei più da afro o da latino? Forza, fai la tua scelta!"

Cassandra: "Sei completamente pazzo! Vai a farti fottere!"

Lo spingo violentemente, per poi allontanarmi. La mia rabbia è uguale solo alla mia delusione. Come può parlarmi in questo modo? Non ci credo! Il signore si comporta come non fossimo una vera coppia, e poi viene a chiedermi i conti! E' incredibile!

Cassandra: "Sai cosa...? Non fa niente. Non vali neanche la pena!"

Ribollendo dalla rabbia, lo pianto lì. Non faccio neanche dieci passi prima che Daryl mi afferri per la mano e mi tiri indietro. L'attimo seguente mi ritrovo sul cofano della Lamborghini, mentre Daryl tenta di farsi strada tra le mie gambe per avvicinarsi al mio corpo. Lo stringo immediatamente tra le mie braccia e lo attiro verso di me. (Quanto sei debole, Cassandra!)

Ho appena il tempo di vedere lo sguardo cupo e possessivo che mi rivolge, prima che le sue labbra si impadroniscano selvaggiamente delle mie. Le nostre bocche si uniscono, si separano e si ritrovano. E' avido ed esigente al tempo stesso. Questo bacio è divino. E' potente e selvaggio Esprime tutta la possessività che Daryl prova in questo istante. Riesco ad allontanarlo un po', per poterlo guardare meglio.

Cassandra: "Perché mi hai portata lì, se sei tanto geloso?"

Daryl: "Perché altrimenti avrebbe potuto rifiutare. Doveva vederti."

In condizioni normali, mi sarei davvero arrabbiata se mi avesse usata in questo modo. Ma, dopo questo bacio devastante, non ho il cuore di prendermela. In realtà, sono stanca di litigare con lui. Preferisco quando ci baciamo... Finisco per abbracciarlo e rispondere con urgenza alla bocca che cerca di divorarmi. Le nostre labbra si ritrovano. Smetto immediatamente di pensare.

Daryl: "Sei mia, furia. Solo mia. Hai capito?"

* * * * *

Daryl mi ha portata a casa. Abbiamo passato una notte di passione... Quel tipo di sesso riparatore per cui si litiga apposta. Forse dovrei farlo ingelosire più spesso... E' chiaramente più deciso a dimostrarmi che appartengo a lui, anima e corpo. E devo dire che sa come farlo. Amo l'idea di appartenergli. Quest'uomo è incredibile. Em anche se credo fermamente nella mia indipendenza, sono disposta ad accettare di essere sua, dopo una notte come questa...

Stamattina abbiamo passato due ore a organizzare la giornata. Stiamo andando da Jason, in ospedale. Prima Daryl è passato al supermercato per comprare delle cose per il famoso granaio. Da quello che ho capito, è un posto piuttosto isolato, dove lui e Joe vanno abitualmente. Il luogo ideale per nascondere Jason, secondo Daryl.

Quindi andiamo in ospedale con un bagaglio piuttosto carico. Si è deciso che rimarrò qui, mentre Daryl porterà Jason al sicuro. Mi fa star male lasciare mio fratello, ma non abbiamo davvero scelta. L'Aventador di Daryl ha posto per due persone.

Quando arriviamo alla piazza, Daryl trova un parcheggio non troppo lontano dall'ospedale. Giro attorno alla macchina e mi chino verso il finestrino per parlargli.

Cassandra: "Resti qui o vieni con me?"

Daryl mi rivolge uno dei suoi sorrisi predatori e spegne il motore, per poi scendere dalla macchina.

Daryl: "Ti accompagno. E' ora che conosca il tuo fratellino, non credi?"

Non mi aspettavo assolutamente che volesse venire con me. Lo nascondo bene, ma in realtà sono davvero colpita dalla sua determinazione per incontrare mio fratello. Entriamo in ospedale, e Daryl mi segue al piano di Jason. Comincio ad avere il mal di stomaco...

Cassandra: "Non ho visto i tuoi ragazzi nei paraggi..."

Daryl: "Neanch'io. E' strano... Li chiamerò non appena saremo fuori."

Busso e apro lentamente la porta. Mi si stringe il cuore all'idea che finalmente potrò stringere Jason tra le mie braccia e portarlo via da qui. Inizio a rendermi conto di quanto fossi preoccupata per lui.

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Cosa pensate ne pensate? 🤦🏼‍♀️

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