Capitolo 5, parte 10

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Lo guardo, gli occhi spalancati dalla sorpresa. Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, ma mi sembra un po' prematuro.

Daryl: "Baciami."

Cassandra: "Cosa? No... Perché dovrei essere io a baciarti?"

Daryl: "A ognuno il suo turno, furia."

Gioca. Ancora e ancora. Adora trascinarmi fuori dalla mia comfort zone. Esito per un momento. Abbiamo smesso di volteggiare e mi tiene ancora tra le sue braccia. Lo guardo negli occhi. Lentamente, mi alzo sulla punta dei piedi e gli do un piccolo bacio sulle labbra. I suoi occhi brillano quando indietreggio, mentre una sensazione di estremo imbarazzo si impadronisce di me.

Daryl: "Che razza di bacio sarebbe?"

Si china su di me, e sento il suo respiro caldo sul collo.

Daryl: "Credo di doverti mostrare cos'è un bacio passionale."

Dopodiché, afferra più saldamente i miei fianchi e mi osserva per un istante. Mi avvicino e poso delicatamente le labbra sulle sue. Sono intimidita. Cosa crede? Non sono abituata a baciare a comando. E l'idea di essere osservata mi mette ancora più a disagio.

Le labbra di Daryl si allungano in un sorriso malizioso, mentre sento le sue braccia stringermi un po' più forte. L'attimo seguente forza la barriera dei miei denti con la sua lingua, che mi invade deliziosamente la bocca. Lo afferro per il collo, totalmente sconvolta, e lo attiro verso di me. Il bacio mi fa perdere la testa.

Interiormente sto affrontando un grosso dilemma. Sono un mix di magma e gelo. I miei sentimenti verso Daryl sono il fuoco, e la ragione il ghiaccio. Se continua a baciarmi in questo modo, il ghiaccio si scioglierà in pochissimo tempo. Non so descrivere la maniera esatta in cui si sta gustando le mie labbra. Tutto quello che so è che è potente e lo adoro.

Chiudo gli occhi per assaporare le sensazioni spaventose che sta risvegliando dentro di me. Per non parlare dei pensieri indecenti che sto avendo in questo momento. Il suo braccio si stringe attorno ai miei fianchi e io mi premo contro di lui. Non ce la faccio più. Sono un vulcano in eruzione.

Daryl si allontana di colpo, mettendo fine a questo bacio sorprendente. Non posso fare a meno di gemere dalla frustrazione, quando le sue labbra abbandonano le mie.

Daryl: "Ora, questo sì che è un bacio."

Gli sorrido un po' stupidamente, gli occhi ancora chiusi. Abbiamo raggiunti un punto di non ritorno. Devo assolutamente riprendermi.

Daryl: "Vieni, torniamo in camera. Penso ci siamo esposti abbastanza."

Riapro gli occhi e annuisco, per poi schiarirmi la gola. Alzo lo sguardo verso Daryl e spero, ingenuamente, che sia sconvolto quanto me. Daryl si ferma al bar e picchietta sul bancone con le dita.

Daryl: "Potrebbe farci avere una delle vostre migliori bottiglie di champagne alla camera 10? La mia signora e io abbiamo dei festeggiamenti da fare."

Distolgo lo sguardo. L'impetuosità di Daryl non mi piace per niente. Preferirei fosse un po' più discreto. Lo sguardo perso nel vuoto, vengo invasa da un dubbio improvviso: stava fingendo, quando mi ha baciata? In realtà, non ne ho la minima idea. Daryl fa sempre il bello e il cattivo tempo. Non si può mai sapere cosa pensi davvero.

I miei dubbi evaporano in un lampo, quando il braccio potente di Daryl mi trascina lontano dal bar. Attraversiamo tranquillamente il corridoio e torniamo alla nostra stanza. Daryl si leva la giacca e il cappello, per poi gettarsi sul letto. Quanto a me, rimango in piedi e mi tengo a una sedia per levarmi le scarpe.

Cassandra: "E ora che facciamo?"

Daryl: "Aspettiamo."

Cassandra: "Ok. In tutti i casi, lasciatelo dire, sei stato un ottimo Gil Matthews."

Daryl: "Grazie. Neanche tu te la sei cavata male, Dana."

Ridacchio, per poi rubargli il cappello.

Daryl: "Ma che fai? Ridammelo."

Cerca di riprenderlo, ma riesco a schivarlo battendo in ritirata.

Cassandra: "Mancato..."

Lo sfido con lo sguardo, continuando a camminare all'indietro. Una volta raggiunta una distanza di sicurezza, gli rivolgo uno sguardo malizioso e indosso il cappello. Mi osserva in silenzio, leggermente sorpreso dalla mia improvvisa voglia di giocare.

Cassandra: "Ehi, amico! Champagne per la 10, da bravo! Abbiamo cose da festeggiare con la signorina!"

Lo dico a voce alta e profonda, esasperando il suo tono. Daryl si solleva per osservarmi, una luce divertita negli occhi.

Daryl: "Scherzi? Non ho parlato così. Forza, ridammelo."

Rifiuto, ridendo e premendolo maggiormente sulla testa. Daryl si alza e mi raggiunge con passo svelto. Mi abbraccia, il tempo di recuperare il cappello, per poi ributtarsi sul letto.

Daryl: "Piccola impertinente?"

Cassandra: "Ti piace, ammettilo."

Mi guarda maliziosamente, e io mi sento di colpo molto a disagio.

Cassandra: "Credo andrò a farmi una doccia."

Come una fuggitiva, filo in bagno per evitare di stare in sua presenza. Per un attimo mi è sembrato di leggere del desiderio nei suoi occhi. Devo ammettere che mi piacerebbe fosse così. Perché è ovvio che mi piaccia questo ragazzo. Anche se sto facendo di tutto per soffocare i miei sentimenti, è inevitabile.

Faccio scorrere l'acqua mentre mi spoglio, per poi immergermi sotto il getto. Dio, si sta così bene. E' quasi rilassante. Malgrado tutto, non riesco a godermelo appieno. Il solo saperlo dall'altro lato del muro mi stravolge. Non rimango a lungo sotto la doccia. La vicinanza di Daryl è troppo disturbante perché possa attardarmi. Voglio raggiungerlo e stargli vicina. Mi domando se mi desideri tanto quanto io desidero lui. Potrebbe...

Mi do una mossa e finisco rapidamente di insaponarmi, per poi risciacquarmi. Non fosse che, nella fretta di farmi la doccia, ho completamente scordato i miei vestiti nell'altra stanza. Guardo il mio vestito per terra. Potrei rimetterlo, il tempo di andare a prendere gli altri vestiti? (Ridicolo!) Abbandono l'idea e mi avvolgo addosso un asciugamano. Dopotutto, non sarò certo la prima donna che Daryl vedrà in queste condizioni. Faccio un profondo respiro ed esco dalla stanza per andare a prendere le mie cose.

Daryl fa immediatamente un fischio. (Ecco, lo sapevo...) Mi sento irrequieta. E' come se stessi forzando il destino.

Daryl: "Chi è questa creatura paradisiaca che è entrata nella stanza? Sto sognando a occhi aperti, non è possibile..."

Cassandra: "Esatto. Stai sognando! Non c'è nessuna creatura paradisiaca nei paraggi."

Daryl: "I miei occhi non si sbagliano mai."

Scuoto la testa e continuo a cercare i vestiti nella mia borsa. Mi accorgo che è alle mie spalle quando mi volto. Mi blocco. Il suo sguardo è magnetico, oscuro e profondo. Lentamente, alza la mano per appoggiarla sulla mia spalla nuda. Poi, molto lentamente, il suo dito mi tocca, sfiorandomi. Mi dimentico subito come si respira.

Daryl: "Sei sublime, lo sai?"

Rimango paralizzata. Il suo sguardo indugia sulla mia pelle, mentre le sue dita mi sfiorano. Ogni particella del mio corpo vibra ad ogni suo tocco. Ma mentre pensavo di potermi permettere di baciarlo, mi accorgo che in realtà le sue intenzioni erano altre...

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Vi lascio qui sotto la mia pagina di Instagram dove potrete trovare gli screenshot della storia ed altri contenuti! ----> isitlove_daryl_ita (è privato!) Vi consiglio di seguirmi anche qui su Instagram, nel caso possiate farlo, perché quando non riesco ad aggiornare su WattPad, aggiorno su IG ! :)


Is It Love? Daryl [Italia]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt