Capitolo 6, parte 3

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La notte scorre come una cometa. Ne conservo un ricordo estremamente delizioso ma atrocemente triste. Mi sento colpevole fino alla morte di continuare a vivere una vita normale, mentre la situazione di mio fratello non fa che peggiorare. Daryl è partito presto questa mattina. Aveva delle telefonate da fare e delle cose da risolvere. Una volta finito tutto, ha detto che mi avrebbe richiamata.

Mi ritrovo in sospeso. Ho avvertito Gabriel che un contrattempo familiare mi teneva lontana da New York. Ma la mia giornata dipenderà da Maccini. Con il cuore pesante, approfitto un po' di Ron. Dovrei andare a far visita a Jason, ma non mi oso. Ho paura di dirgli che abbiamo fallito. Lo vedrò domani. Aspetto prima di parlare con Maccini... Spero sarà clemente, ancora una volta.

Sospiro e prendo il guinzaglio di Ron per portarlo a fare una passeggiata al parco. Questa giornata è vincolata da un segno di tristezza. Il mio umore anche. Intontita, continuo a camminare fin quando il mio telefono inizia a suonare.

Il mio cuore si mette a batte all'impazzata quando scopro il nome della chiamata: Daryl. Ammetto di avere paura di quello che mi dirà. So che è partito per alcuni affari, ma non solo. Anche i miei sono nell'equazione. Rispondo dopo aver tirato un lungo respiro.

Daryl: "Buongiorno bellezza..."

Cassandra: "Hei, bel fusto."

Daryl: "Ti stavo pensando... Dove sei?"

Cassandra: "Molto gentile. Sono con un bel bruno. Facciamo delle cose..."

Daryl: "Esilarante... Sul serio, Cassandra.2"

(Quindi è geloso..."

Decido di non provocarlo. Con il suo carattere impetuoso, sarebbe capace di prendermi alla parola.

Cassandra: "Seriamente? Sto facendo due passi, ecco tutto."

Daryl: "Davvero? Tutto qui?"

Cassandra: "No. In realtà sono alle Bahamas e muoio dalla voglia di incontrarti e baciarti... Per te va bene?"

Daryl: "Sì. Perché in effetti..."

Un soffio di aria calda corre sulla mia nuca. Trattengo il respiro, mentre un'orda di farfalle spiccano il volo dentro di me.

Daryl: "... sono proprio dietro di te."

Mi giro di colpo, e Daryl mi travolge con un lungo bacio che mi elettrizza dalla testa ai piedi.

Daryl: "Ciao, mia furia."

Cassandra: "Ciao, mio..."

Interdetta, mi fermo nel mio impulso. Daryl alza un sopracciglio e si allontana.

Daryl: "Sei pronta?"

Senza grande sorpresa, constato che questo "piccolo impulso" tra di noi non l'ha turbato più di tanto. Meglio così.

Cassandra: "Pronta per...?"

Mi gratifica con un lungo sguardo insondabile. Ancora una volta, l'innamorato malato d'amore ha tagliato la corda a favore del ragazzaccio indecifrabile.

Daryl: "Maccini."

Maccini. Sette lettere. Un nome. Il mio sangue si ghiaccia all'istante.

Ho riportato Ron a casa, mi sono cambiata i vestiti e seguito Daryl in macchina. Abbiamo guidato in silenzio fino al casinò di Maccini. Daryl ha lasciato la sua macchina e mi ha scortata fino all'entrata. Sono così angosciata che ho male alla pancia. Daryl è nervoso come me. Piccola differenza: lui lo nasconde bene.

Is It Love? Daryl [Italia]Where stories live. Discover now