Capitolo 4, parte 6

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Dire che la mattina passa rapidamente è un eufemismo. Vola velocemente. Sento costantemente addosso lo sguardo di Matt. Anche quando vado al bagno, ho l'impressione che mi stia osservando e che sia capace di venire a cercarmi con un manico di scopa se dovessi attardarmi troppo. Quando finalmente arriva l'ora di mangiare, quasi non ho il tempo di chinarmi per prendere la mia borsa che me lo ritrovo subito davanti a me, ad aspettarmi con piede fermo. Lo guardo, e succeda quel che deve succedere. Speravo se ne fosse dimenticato, ma mi sono sbagliata. Alzo lo sguardo verso di lui.

Cassandra: "Posso aiutarti in qualcosa?"

Matt: "Sei pronta?"

Cassandra: "No."

Matt: "Avanti, non essere testarda. Andiamo a mangiare, nulla di più."

Cassandra: "Ma naturalmente. Mi farai un'altra volta la predica, no?"

Matt: "Esatto. Non ti si può nascondere niente."

Con un cenno della testa, rinuncio. Mi accompagna fino al piano terra, dove ci incontriamo con una Lisa impaziente. Faccio una smorfia nel vederla, e mi rassegno a seguirli. Dopo tutto, il mio stomaco inizia a lamentarsi della fame. Andiamo a mangiare Da Felipe. Una volta entrati mi siedo su una sedia di fronte ai miei amici, senza nemmeno lamentarmi. Un po' come se qualcuno dicesse: 'Fate entrare l'imputato'. Ah, no! Sono già qui!) Ordiniamo e all'improvviso mi ritrovo addosso gli sguardi inquisitori di un paio di occhi nocciola ed un paio azzurri-turchese. Decido di aspettare pazientemente, mentre incrocio le braccio guardando prima uno e poi l'altra. Matt tira dei colpetti alla sua sedia. In quanto a Lisa, mi restituisce lo sguardo senza alcuna concessione.

Lisa: "Mi piacerebbe che tu mi dessi qualche spiegazione. Cosa succede con Jason di così tanto grave da finire con una pistola puntata alla tempia?"

Incrocio un breve sguardo con il mio collega. A quanto pare Lisa non è al corrente di tutto. Le spiegherò tutta la situazione in modo molto conciso.

Cassandra: "Va bene. Jason ha fatto una cazzata. Ha rubato una macchina. Gli scagnozzi del mafioso l'hanno scoperto. Risultato: gli deve un sacco di soldi ed è nella merda."

Lisa: "Oh, cazzo!"

Matt: "Sono affascinato dal tuo modo di spiegare le cose. Hai una certa delicatezza..."

Guardo male Matt. Non è uno dei momenti migliori per fare le sue piccole battutine.

Cassandra: "Ascolta Lisa, quello che succede con Jason è molto più serio di quello che immagini. Per questo motivo ho accettato che suo fratello mi aiutasse."

Con un piccolo movimento del mento indico Matt, che mi rivolge uno sguardo triste.

Cassandra: "C'è in gioco la vita di Jason. Non è uno scherzo. E' molto seria la situazione. Perciò, se iniziate ad ostacolarmi..."

Lisa: "Ma chiama la polizia, diavolo! Se questo tizio è così pericoloso come dici..."

Matt: "Assolutamente no! Se chiama la polizia, può solo firmare la sua sentenza di morte!"

Lisa: "Non iniziare anche tu! Credevo fossimo qui per farla ragionare."

Vado contro Lisa, parlando tranquillamente ma con fermezza. Deve capire che non ci troviamo in una fiaba.

Cassandra: "Lisa, dimenticati della polizia. Questi tipi non se ne vanno con così poco. Devo trovare quei soldi, e subito. Daryl..."

Il mio telefono inizia a suonare in questo preciso momento, impedendomi di continuare il discorso. (Arriva sempre nel momento del bisogno...) Il tono della suoneria ha almeno il merito di farci stare zitti. Un momento per respirare non fa mai male. Prendo il telefono dalla borsa e guardo lo schermo per vedere chi mi sta chiamando. Quando vedo di chi si tratta, non posso evitare di lanciare un'occhiata spaventata ai miei amici. E' Daryl. (Se Matt lo sapesse...) Rispondo, nascondendo il display del telefono e mormoro a bassa voce:

Is It Love? Daryl [Italia]Where stories live. Discover now