Capitolo 96.

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In questo momento, il silenzio è padrone. Né io e neanche Riccardo parliamo, ma credo che l'unica cosa da fare sia soltanto guardarsi negli occhi e lasciare che la felicità si prenda il cuore di entrambi con una totalità assoluta.
"Quando dormivamo insieme, il tuo lato del letto era quello sinistro e lo sarà anche per stanotte" Gli dico a bassa voce, mentre lascio scivolare la leggera vestaglia giù per le mie spalle. I suoi occhi si poggiano sul mio corpo, coperto soltanto dalla leggera camicia da notte che indosso. La mia pelle si infiamma, rendendomi instabile. Amo il modo in cui mi fa sentire anche con un semplice ed innocuo sguardo. Sul serio.
"Beh si, in genere si... anche se, di solito, per quello che ricordo, eravamo sempre posizionati proprio al centro... o abbracciati o uno sopra l'altro" Le sue parole sono seguite da un sorrisino malandrino, che non solo mi fa arrossire, ma riesce a provocarmi anche un vuoto improvviso proprio alla pancia, che mi spezza letteralmente il respiro. Vorrei mollargli uno schiaffo sul viso per la sua estrema perversione, ma decido di non farlo. Mi piace viaggiare nei ricordi, e mi piace ancora di più quando mi stuzzica con questa intensità.
"Ma... Riccardo!"
"È la verità, Fede. Io non dico bugie" Solleva le spalle innocentemente, ma non smette di sorridere neanche per un istante. Io alzo gli occhi al cielo, sospirando intensamente.
"Mmh, questa frase è da rivedere" Affermo, divertita da questo scambio di battutine divertenti, sguardi intensi e sorrisi sinceri. Adoro tutto ciò. Sul serio.
"Con la pratica" Risponde immediatamente. Analizzo per bene solo dopo dieci secondi le sue parole, e nel preciso momento in cui lo faccio, mi sento letteralmente morire. Lui nota questo mio improvviso vuoto, infatti prende in mano la situazione, continuando la frase. "Non nego che mi piacerebbe tantissimo essere sopra di te e farti impazzire per un po', ma mi accontento anche di stare al tuo fianco... a stringerti e accarezzarti, proprio come facevamo una volta"
"Vieni e fallo... lo desidero anche io. Davvero da morire" Lo dico a bassa voce, quasi come se fosse un segreto. Un piccolo segreto.
I suoi occhi azzurri sembrano prendere fuoco, e non solo a causa di ciò che ho appena detto, ma anche dal modo in cui l'ho fatto.
"Dovrei solo accarezzarti o fare altro?" Domanda a bassa voce, volendo forse una conferma.
"Smettila di fare domande, Riccardo" Lo rimprovero, con un sorrisino divertito. Lui scoppia a ridere, lasciando scivolare la punta della sua lingua proprio sul contorno delle labbra. Questo suo piccolo gesto mi fa perdere il respiro. Amo quando lo fa. Letteralmente.
Mi siedo lentamente sul letto e mi lego i capelli disordinatamente con un elastico, non smettendo di fissare ogni suo lineamento con costanza. Lui fa lo stesso. Ci mangiamo con gli occhi, proprio come amiamo fare noi.
Appoggio il leggero lenzuolo sul mio corpo, sentendo un improvviso calore riscaldarmi ogni singola parte di pelle, anche la più piccola.
È lui a spezzare improvvisamente questo gioco di sguardi, ma lo fa soltanto per far scorrere via la maglia lungo le sue spalle. Lo fa velocemente, sconvolgendomi piano piano.
La pelle del suo petto viene illuminata immediatamente dalla lieve luce della lampada, rendendo visibile ogni angolo. Ha i pettorali scolpiti e profondi, la pelle delicata e liscia, e la carnagione lievemente scura. Dio, vorrei riempirlo di baci.
La sua nudità mi manda in crisi, facendomi morire. Lui nota questo mio crollo, ma non dice niente, rimane in assoluto silenzio, continuando a guardarmi come se fossi la sua piccola preda.
Continua a spogliarsi, lasciando scivolare le sue mani proprio sulla cerniera dei suoi jeans. Fa scorrere l'indumento fra le sue gambe, accompagnandolo fino alle caviglie.
Io abbasso il capo verso Matteo per potermi rilassare un istante, notando il suo corpicino piccolo e delicato appoggiato proprio al centro del materasso. Ha gli occhietti chiusi, i muscoli rilassati, il labbro inferiore curvato lievemente verso l'esterno, le manine chiuse in due pugnetti e il cuore felice. I suoi respiri sono intensi e rilassati, e questo piccolo dettaglio mi fa immediatamente capire quanto sia sereno in questo istante.
Lascio scivolare un braccio attorno al suo bacino, respirando il suo profumo per poi regalargli un piccolo bacio proprio sulla fronte. Caccia via il ciuccio con la punta della lingua, lasciandolo cadere nell'incavo del suo collo.
Questa dolce scena fa sorridere sia me che Riccardo, che nel frattempo, si avvicina a passi lenti e pressa entrambe le ginocchia contro la superficie del letto. Questo gesto mi fa perdere la ragione. Per la milionesima volta in tre minuti.
"Dovresti spogliarti anche tu... ho bisogno di compagnia" Mi stuzzica, sapendo perfettamente quanto con queste semplici paroline possa mandarmi in totale confusione.
"No, io rimango così. Penso che sia la cosa migliore" Affermo, sospirando. Probabilmente, se anche io fossi nuda, sarebbe un vero e proprio problema. Per entrambi.
Siamo sempre stati molto focosi e questa cosa non farebbe altro che accentuare questo piccolo ma grande dettaglio.
"Come vuoi, piccola"
Sorrido senza rendermene conto, e lui ne è felicissimo. Posso perfettamente notarlo dai suoi occhi, che esprimono una quantità indecifrabile di serenità.
Appoggia il capo sul cuscino, lasciando che le sue mani stringano Matteo. Le nostre dita si sfiorano all'istante e senza nessun problema. I miei respiri si spezzano improvvisamente, ma il mio cuore inizia a battere all'impazzata come se non lo facesse da giorni.
Ci guardiamo. Ci guardiamo forte e lo facciamo per alcuni secondi.
"Ho bisogno di te, Federica" Sussurra, alternando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra. Le sue parole mi provocano una scossa davvero infinita proprio alla spina dorsale. "Ho bisogno di te stanotte e per tutta la vita"
Non riesco a fermare la mia mano che si appoggia sulla sua guancia per regalargli una leggera carezza. Lui chiude gli occhi lentamente, assaporando ogni singola sensazione che ha appena varcato la soglia della sua anima in questo momento.
"Sono qui. Sono qui per te" Lo rassicuro a bassa voce. Anche se, ho davvero bisogno di urlarlo al mondo intero. "Il mio posto è al tuo fianco"
"Quando tornerà tutto come prima?" Nella sua voce percepisco tanta preoccupazione. Forse ha paura, ha paura che sarà tutto diverso, che il nostro amore sarà talmente potente che riuscirà a separarci un'altra volta, o che ogni singola cosa prenderà una piega totalmente differente rispetto ai nostri piani.
Vorrei dirgli di non preoccuparsi, vorrei baciarlo e rassicurarlo, ma mi limito a sollevarmi dolcemente e a guardarlo negli occhi. Non cesso le mie carezze, anzi le intensifico.
"Presto. Te lo giuro"
"Mi ami esattamente come il primo giorno, vero?" Ha bisogno di rassicurazioni e questa domanda ne è la prova. Io gliele darò, sono qui per questo.
"Di più. Molto di più"
Lui annuisce lentamente, mentre un piccolo sospiro scappa dalle sue labbra rosse e piene.
"Vorrei tanto che tu me lo dimostrassi... ma so perfettamente che lo farai quando ti sentirai pronta" Afferma, facendomi sorridere immediatamente.
"Esattamente"
Incrocio le mie gambe alle sue, completamente nude, e mi sistemo meglio sul letto, lasciando che i nostri corpi abbiano almeno un minimo contatto. Matteo ostacola questa cosa, ma Riccardo non si arrende e agguanta un mio fianco, sollevando la leggera camicia da notte per potermi accarezzare con dolcezza.
Dio, quanto mi è mancato dormire con lui. Davvero da morire.
Le sue dita su di me sembrano scrivere una lunga e bellissima poesia, e mi sembra di essere una pagina vuota, pronta a lasciare che uno scrittore la riempia con le parole, con la sua arte, con la sua delicatezza. Lascio che la riempia e basta. Perché forse, è l'unica cosa da fare.
"Buonanotte, Fede"
"Buonanotte, Riccardo"
Mi addormento così. Mi addormento mentre lo guardo, lo ammiro e lo amo. E lo faccio con un'intensità davvero immensa, proprio come piace a me. Proprio come piace a noi.

SORPRESA!
Ecco a voi il secondo capitolo della giornata.♥️
Spero vi piaccia! Buon pomeriggio a tutte🧸
-Roberta

Lo sbaglio migliore - Federica e RiccardoWhere stories live. Discover now