Capitolo 90.

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E non pensavo minimamente che da semplici sguardi potesse ancora nascere un qualcosa di così stupefacente come un bacio. Un bacio dato prima molto lentamente, e poi con un lieve pizzico di passione, che via via si fa sempre più intensa; un bacio dato con la consapevolezza che non sarà l'ultimo, ma il primo di una lunga serie; un bacio regalato con l'accenno di un sorriso e un sospiro strozzato; un bacio che profuma di menta e di fragole; un bacio delicato e lento, uno di quelli impossibili da descrivere.
Tutte queste caratteristiche vengono notevolmente accentuate soltanto se i due protagonisti sono legati da un amore forte e potente che potrebbe distruggere davvero qualsiasi cosa, proprio come quello che lega me e Riccardo. E posso dirlo? Legherà per sempre me e Riccardo. Si tratta di una vera e propria legge del destino. Punto.
La sua lingua accarezza la mia con dei lenti ma decisi movimenti, riuscendo perfettamente a provocarmi una miriadi di scosse al cuore. Mi toglie il respiro. Letteralmente. Ma per fortuna riesco a trovare un pizzico d'aria dalla sua bocca.
Curva leggermente il capo soltanto per baciarmi con più intensità, portandomi in un universo parallelo al nostro. Scuote ogni mio singolo pensiero, eliminandolo del tutto come se fosse polvere.
Inizia ad accentuare il contatto poggiando entrambe le mani sui miei fianchi, mentre spinge il mio corpo contro il suo petto. Io sospiro con lentezza, mentre mordo lentamente il suo labbro inferiore per poi succhiarlo con insistenza.
Dio mio, credo proprio che aver aspettato tutti questi mesi per poter risentire le sue labbra sulle mie con questa intensità sia stato un vero e proprio bene. Ogni sensazione che sto vivendo l'ho già provata in passato, ma giuro che nessuna di esse può davvero paragonarsi a ciò che sto assaporando in questo momento. È tutto troppo intenso, troppo veloce, troppo forte, troppo impulsivo e troppo naturale. È tutto troppo.
Mentre la sua lingua si schianta con la mia con molta più prepotenza, sono costretto ad afferrare dolcemente i suoi capelli e tirarli dalla radice con una mano, mentre con l'altra continuo a tenere fermo Matteo, ancora posizionato ancora proprio sul fasciatoio. Rimane in assoluto silenzio, come se realmente stesse capendo ciò che sta accadendo fra me e suo padre. Anche questo è così strano e surreale. In questo momento è tutto così strano e surreale. Dio mio.
Sono costretta e staccarmi lievemente soltanto per riacquistare un pizzico d'aria. Riccardo mi guarda, regalandomi un dolce sorriso, per poi lasciarmi un altro piccolo bacio di nuovo sulla bocca.
"Mi hai tolto il fiato, maledizione..." Sussurro irregolarmente, presa da tutto ciò che è appena successo. Faccio davvero molta più fatica del previsto a realizzare ogni cosa. Lo giuro.
Mi sembra tutto un sogno, eppure è la realtà. La realtà che tanto aspettavo, ma che tanto mi faceva paura. Terribilmente paura.
"Cristo, quanto mi sei mancata" Mi accarezza il viso dolcemente, lasciando scivolare le dita proprio fra i miei capelli. Curva gli angoli della sua bocca verso l'alto, regalandomi un dolce sorriso che mi fa letteralmente venire i brividi.
Io sospiro lentamente, trovando i suoi occhioni celesti e bellissimi travolgere i miei, scuri e cristallini. Entrambi sono pieni di emozioni impossibili da quantificare o descrivere; credo che sia alquanto difficile.
"Vestiamo Matteo, Riccardo" Inizio a bassa voce, indicando il nostro bimbo ancora avvolto attorno all'accappatoio azzurro. Sembra un piccolo orsetto.
Lui annuisce con lentezza, prima di far scivolare le sue mani lungo i suoi fianchi e posizionarli proprio all'interno delle tasche dei suoi jeans. Dal suo sguardo riesco perfettamente a notare quanto sia alta la voglia di sfiorarmi, eppure riesce a diminuirla prontamente con questo suo piccolo gesto.
"Ti fermi a dormire qui?" La sua domanda mi fa venire il batticuore. Per quale motivo mi sta chiedendo una cosa del genere?
"Perché?"
Forse non siamo ancora pronti per tornare insieme totalmente. È passato troppo poco tempo per lasciar perdere tutto ciò che è successo e voltare pagina. È una situazione troppo complicata e poco lineare per poter lasciar perdere ogni cosa, tornare insieme e cancellare il passato.
"Perché abbiamo bisogno di stare insieme, probabilmente abbiamo bisogno anche di fare l'amore, ma per quello posso aspettare... so perfettamente che prima di buttarci su un letto abbiamo bisogno di guardarci negli occhi e parlare un po' di tutto" La sua voce soffia a qualche centimetro da me, facendomi tremare l'anima davvero intensamente. Ascolto ogni sua parola, mentre accarezzo la pelle di Matteo con il borotalco e sistemo il pannolino attorno ai suoi piccoli fianchi. Dalle labbra del mio bimbo scappa un piccolo sospiro, che successivamente si trasforma in un lieve piagnucolio che mi fa sbuffare sonoramente.
"Lo so" Rispondo. Ha assolutamente ragione. Non nego quanto sia potente la voglia che ho di risentirlo dentro di me, ma è giusto anche chiarire le cose. Qualsiasi esse siano.
Mentre continuo a vestire nostro figlio, mi prendo qualche secondo per poter guardare negli occhi suo padre. "Ascoltami un istante... non voglio farti incazzare o niente del genere, ho solo bisogno di andare a dormire a casa. Ti giuro che ne riparleremo molto presto"
"Quando?" Mi domanda, un po' ansioso di sapere ancora qualche altro dettaglio.
"Quando saremo più lucidi... adesso siamo stanchi e affaticati" Affermo. Lo siamo davvero e per affrontare un discorso cosi intenso come il nostro, bisogna essere con la testa sulle spalle e abbastanza rilassati.
"Ci siamo appena mangiati le labbra a vicenda... non credo serva dire nient'altro"
L'ennesima fiamma si accende dentro di me. Le sue parole riescono a farmi impazzire.
"Lo so, l'ho notato anche io... ma ti prometto che risolveremo ogni cosa. Te lo prometto, Riccardo" Sussurro con un filo di voce. Essa fa anche fatica ad uscire e nonostante io voglia cercare di aumentare la sua intensità, non riesco a farlo assolutamente.
"Promettimelo con un altro bacio."
Alle sue parole, spalanco gli occhi lievemente, non riuscendo a capire se ciò che ho appena sentito l'ha detto sul serio.
"Cosa?"
"L'hai sentito. Non lo ripeterò un'altra volta, altrimenti sarò costretto a baciarti in questo istante, toglierti tutti i vestiti e prenderti contro questa porta"
Mi fa imbarazzare all'istante, riuscendo a far emergere un lieve colorito rossastro che prende il sopravvento proprio sulle mie guance.
"Sempre violento" Lo stuzzico.
"Determinato, direi" Mi risponde lui, correggendomi. Io mi lascio sfuggire un piccolo sospiro, un attimo prima di sollevare Matteo e stringerlo fra le braccia.
Faccio un veloce passo verso Riccardo, riuscendo a fissare i suoi occhi nella maniera più intensa che esista. Mi sollevo sulle punte soltanto per sfiorare le sue labbra con le mie, provocandogli un lieve sorriso, che sembra diventare man mano più luminoso.
Gli regalo in semplice bacio a stampo, ma che sembra trasferirgli un'immensa sicurezza.
Quando ci stacchiamo, mi guarda negli occhi, facendomi assaporare ogni singola sensazione che lo attraversa. "Va bene così?"
"Si, va bene"
Io sorrido all'istante, vittoriosa non solo di averlo tranquillizzato, ma anche di aver reso questa situazione un po' più semplice e leggera.
"Faccio mangiare Matteo e poi torno a casa" Gli dico, mantenendo sempre lo stesso tono di voce.
"Ti accompagno io" Risponde lui l'istante successivo. Le sue parole mi provocano un brivido.
"Tranquillo, ho la macchina. Non voglio disturbarti... vado da sola" Insisto, cercando di fargli cambiare idea. Lui scuote la testa immediatamente.
"No, ti accompagno io."
Dalle mie labbra scappa un rumoroso sbuffo che lo fa sorridere come uno scemo. Io alzo gli occhi al cielo e annuisco, arrendendomi all'istante.

Buonanotte. A domani♥️♥️⭐

Lo sbaglio migliore - Federica e RiccardoWhere stories live. Discover now