Capitolo 52.

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Stare in una camera d'albergo a fissare la parete, non è mai stata una cosa esaltante, eppure in questo momento, lo è. Lo è perché è l'unica cosa che rimane da fare in questo strano e straziante momento della mia dannata vita.
Federica mi ha lasciato e la colpa è soltanto mia. Non l'ho amata e non l'ho curata proprio come lei voleva, e per questo maledetto motivo l'ho persa. L'ho persa per sempre. Ma non lascerò che vada via così, non lascerò che la mia donna possa dimenticarsi di me così velocemente. Non permetterò nulla di tutto ciò. Lo giuro.
Ho provato a richiamarla una decina di volte, ma l'unica cosa che riuscivo a sentire era quella maledetta voce registrata della segreteria che mi faceva imprecare ogni volta.
Non ho più gettato una lacrima, e penso proprio che sia stato un bene.
"Riccardo, sei qui dentro?" La domanda improvvisa del mio collega tuona proprio dietro alla porta della mia camera, facendomi immediatamente sussultare.
Frustrato da tutto quanto, mi sollevo rapidamente, avanzando verso l'ingresso ed eliminando l'ostacolo che separa le diverse stanze dal lungo corridoio di questo immenso hotel di Miami. Nel preciso momento in cui lo faccio, la figura di Giancarlo riempie il mio sguardo. "Finalmente ti sei deciso ad aprire questa dannata porta! Non faccio altro che bussare da quasi un minuto"
Mi scosto lievemente per farlo entrare, sospirando rumorosamente un po' sconsolato e trasparente a tutto ciò. Conosco Giancarlo da quando ho iniziato questo corso e devo dire che è davvero un buon amico. Sapere di avere qualcuno proprio al tuo fianco è davvero una cosa positiva sotto tanti punti di vista. Ha la mia età e viene da Brindisi, abbiamo lo stesso carattere e alcune volte condividiamo più o meno gli stessi pensieri.
"Scusami, ero sovrappensiero"
Non appena chiudo la porta, lo vedo accasciato sul letto a guardarmi. Mi osserva con i suoi occhi verdi smeraldo, e posso vederlo lievemente confuso. "Ma che diavolo ti prende? Hai davvero una brutta faccia! Fra un'ora c'è un incontro importante con dei chirurghi professionisti e non puoi sicuramente presentarti in questo modo"
"La mia ragazza mi ha lasciato." Gli dico immediatamente, senza fare troppi giri di parole. Lui sa di Federica e io so della sua storia con Giuliana; stanno insieme da più o meno tre anni. Me l'ha detto qualche giorno dopo averlo conosciuto.
"Ti ha lasciato? Adesso?" Chiede, un po' sconvolto, spalancando lievemente gli occhi. Non se l'aspettava e neanche io. Nessuna se l'aspettava. "Direi che la tua donna ha davvero una gran sensibilità... ti ha lasciato durante uno dei momenti più importanti della tua vita"
"È così frustrante, non credi?"
"Esatto! Che cazzo di scusa ha usato?" Chiede retoricamente, inarcando lievemente un sopracciglio e incrociando le braccia al petto.
"Ha messo nel mezzo la distanza e anche l'allontanamento improvviso tra di noi che ha causato questa situazione strana nella nostra relazione. Ha anche detto di non amarmi più come una volta" Spiego brevemente. Mi sembra di sentire ancora le parole di Federica rimbombarmi nella mente, e avverto un lieve dolore al cuore. Ricordare ciò mi fa terribilmente male.
"Qui sento odore di un'altra relazione..." Risponde vago, fissando lo sguardo sulla parete di fronte a lui e osservando con noncuranza quel determinato punto.
"Ho avuto lo stesso pensiero, ma mi ha assicurato di no... e io le credo"
"Certo, stare più di due mesi senza sesso non è semplice, ma non credo si sia spinta a scopare un altro ragazzo che non sia tu... no, decisamente no"
"Giancarlo, vaffanculo! Non conosci Federica e non farebbe mai una cosa del genere. Mi ama e non mi tradirebbe mai" Lo avverto, lanciandogli un'occhiataccia e sollevando l'indice per chiarire la situazione all'istante.
"Scherzavo, amico! Era giusto per farti ridere..." Alza le braccia in segno di resa, stringendo le labbra in una linea sottile.
"Anche no! Battuta bocciata"
"Okay, seriamente... quale potrebbe essere il vero motivo che l'abbia spinta a prendere una decisione del genere?"
"Non lo so, potrebbe davvero essere di tutto. Non ne ho idea, quella ragazza è davvero imprevedibile... sul serio"
"Perché non ne riparlate? Cercate di non gettare tutto nel cesso, non sarebbe giusto" Mi consiglia. La mia risposta è immediata.
"È la decima chiamata che le faccio, ma non risponde! Si rifiuta di farlo" Afferro il cellulare e lo sblocco, porgendoglielo per fargli notare le diverse chiamate che hanno sempre lo stesso destinatario: lei.
"Non è normale, non so che dirti... Giuliana non ha mai fatto niente del genere e onestamente, non saprei assolutamente come interpretarla"
"Onestamente neanche io" Ammetto sottovoce. È una situazione difficile, quasi impossibile da gestire. Vorrei risolvere e rimettere al proprio posto ogni cosa, eppure non è così semplice.
Non avrei voluto che questo corso mandasse all'aria la mia storia con Federica, non me lo sarei mai aspettato. Veramente.
Il tempo, la distanza e l'orgoglio hanno portato via tutto, trascinando con sé anche quell'amore che ci legava. Il nostro infinito amore che era la cosa più bella e potente del mondo intero.
"Lo so, fratello. Hai perfettamente ragione, ma non ti arrendere. Prova a richiamarla e parlaci, magari riuscirete a risolvere la cosa" Giancarlo cerca di farmi stare un pizzico più sereno, ma le sue parole sono un dannato buco nell'acqua. Mi rendono ancora più irrequieto e triste di prima.
"Non mi risponderà mai" Rispondo velocemente. "Però potrei fare una cosa folle in questo preciso momento"
"Tipo?" Chiede curioso, cercando di trovare la risposta nel mio sguardo. I suoi occhi esprimono solo tanta confusione.
"Tipo andare da lei. Prendere il primo aereo per Roma e parlare a quattro occhi, non attraverso un maledetto cellulare. Solo questo potrebbe davvero risolvere la situazione"
"Tu sei completamente folle, non puoi farlo! Sono tantissime ore di volo e poi oggi abbiamo quell'incontro importante e domani ne avremo un altro, l'ennesimo di questa settimana. Non puoi farlo assolutamente"
"Non posso permettermi di perdere Federica, Giancarlo! Lo capisci?" Sono totalmente fuori di me. Ho i respiri un po' accelerati, il cuore a mille, lo sguardo perso, l'anima fragile e la stabilità a pezzi. Probabilmente mi verrà un attaco di panico.
"Lo capisco perfettamente, ma non bruciare del tutto il tuo futuro. La tua ragazza capirà di aver sbagliato e tornerà da te. Aspetta ancora qualche altro giorno e se dovesse andare tutto per il verso sbagliato, andrai via... magari durante il weekend" Afferma con serenità. "Poi potresti sempre tornare il lunedì, ma ti prego di non fare cazzate, te ne pentiresti per tutta la vita"
Sospiro profondamente, un attimo prima di far scivolare le mani lungo il mio bacino, chiudere gli occhi e valutare per bene ogni sua parola. Ha ragione. Ha perfettamente ragione.
"Okay, va bene cazzo! Aspetterò" Sbuffo sonoramente, facendolo ridere e sospirare, forse di sollievo.
"Decisione giusta, amico" Mi regala una lieve pacca sulla spalla, rassicurandomi. "Cosa vuoi fare? Hai intenzione di mangiare qualcosa o vuoi rimanere a digiuno per l'intera giornata?"
"Si, adesso andiamo. Ho un bisogno eccessivo di mettere qualcosa sotto ai denti" Esclamo, con un lieve sorriso. Devo cercare di essere forte, e io, nella mia vita, lo sono sempre stato, per cui continuerò ad esserlo. Fino alla fine.
"Okay, perfetto. Allora ti aspetto giù" Mi informa, raggiungendo la porta per uscire dalla mia camera. "Mi raccomando, non tardare"
Io scuoto la testa e sorrido, prima di vederlo sparire al di là del corridoio.
Mi passo freneticamente una mano fra i capelli afferrando poi il mio cellulare con un veloce movimento. Spero di poter trovare un messaggio da parte di Federica, ma purtroppo non trovo un bel niente. Allora, deciso e cocciuto, digito nervosamente qualcosa sullo schermo, sperando soltanto che mi risponda al più presto.

'Non buttare tutto così.'

Il messaggio viene consegnato all'istante e la cosa mi fa rattristare immediatamente. Sicuramente lo leggerà, ma lo ignorerà senza scrupoli. Ne sono più che certo.
Prima di indossare le scarpe e lavarmi il viso, scrivo ad Edoardo, sperando di trovare un appoggio da parte sua.

'Edo, Federica mi ha lasciato. Puoi chiamarmi al più presto?'

La sua risposta non si fa assolutamente attendere.

'Cosa? Com'è possibile? Tre minuti e ti chiamo'

'Grazie, fratello. Ho davvero bisogno di parlare con te'

Sospiro rumorosamente, aspettando soltanto una chiamata da parte del mio migliore amico.

Buon pomeriggio!☆♥️

Lo sbaglio migliore - Federica e RiccardoWhere stories live. Discover now