Ringraziamenti

855 64 31
                                    

365 giorni.

365 giorni fa mi sono trovata finalmente col coraggio in una mano e il mouse del computer nell'altra, a cliccare quel pulsante arancione in alto a sinistra. "Pubblica". Un pulsante che mai avrei pensato mi sarebbe servito. Ho sempre scritto tanto, troppo, ma mai mi sono ritenuta abbastanza brava per rendere di dominio pubblico le mie parole. Non so cosa sia cambiato, 365 giorni fa, ma sono grata che sia successo.

Un prologo scritto di getto, senza nemmeno sapere che direzione avrebbe preso la storia, una copertina fatta su due piedi che si è rivelata abbastanza bruttina e che soltanto a giugno sarebbe stata sostituita da quella attuale, una storia che sembrava avere un capo, ma non una coda, e che ero convinta avrei lasciato a metà come ogni cosa che faccio. E stava per succedere, sapete? Sono state tante le volte in cui, non trovando idee originali, ho pensato di mollare. Però questa volta è stata diversa dalle altre, perché c'era un fattore che le altre volte non era presente: c'eravate voi. Senza i vostri commenti e i vostri messaggi in privato, vi assicuro che questa storia si sarebbe fermata a metà la scorsa estate. E invece, anche se a rilento, eccoci arrivati alla conclusione.

Ed ecco perché ora sono qui a ringraziarvi. Vi ringrazio perché mi avete donato talmente tanta gioia che non riesco nemmeno a quantificarla, perché mi avete dato la forza di portare un progetto così grande fino in fondo, perché avete sempre creduto in me anche quando ero io stessa a non farlo. Vi ringrazio del sostegno, del supporto costante, e vi ringrazio per l'enorme pazienza che avete avuto, cosa per cui mi scuso anche. Io per prima mi odiavo nei miei periodi di silenzio stampa, quando scrivevo e scrivevo idee sul mio quaderno ma nessuna era abbastanza buona per finire tra questi capitoli, così cancellavo tutto e ricominciavo da capo, arrivando a metterci settimane intere per un capitolo. Vi chiedo scusa per le attese, e vi ringrazio per essere restati con me, nonostante tutto.

A questo punto, sarebbe il momento di chiudere la porta, dirvi che ci vediamo a quella successiva, ma ormai avete capito anche voi che io, questa storia, non sarò mai abbastanza pronta a lasciarla andare. È per questo che, se guardate bene, la porta è solamente socchiusa, si riesce ancora a vedere tramite un piccolo spiraglio, il che è testimoniato anche dall'epilogo, che ho lasciato in sospeso volutamente. Ora sta a voi, potremmo riaprire quella porta di tanto in tanto, magari a vedere come se la cavano quei tre scapestrati e controllare che non si tirino dietro troppi piatti, oppure potremmo ributtarci dentro, però questo sicuramente più avanti.

Intanto lascio a voi il compito di immaginare cosa succederà dopo, e se avete voglia di condividerlo con me, non potrò che esserne felice (sono sempre la solita curiosa).

Per il momento vi dico grazie e mando un abbraccio a tutti voi che siete stati accanto a me in questo viaggio, chi dal primo giorno e chi ci ha raggiunti in corso d'opera. Vi voglio bene, davvero.

x_nuvoledimiele

L'altra metà || Ermal MetaWhere stories live. Discover now