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«Auguri Bakugo! » Urlarono Kirishima, Kaminari e Sero, mentre i ragazzi della 1-A alzavano uno striscione con su scritto le parole "Buon Compleanno Bakugou".

Il ragazzo, sorpreso, era rimasto fermo all'entrata dell'aula con lo zaino fermo sulla spalla sinistra e gli occhi leggermente sgranati. Di certo non si aspettava una festa di compleanno, visto che non aveva mai rivelato a nessuno la sua data di nascita. Forse Deku se la ricordava ancora, e nonostante facesse fatica a crederci, a quanto pare tutti ormai lo sapevano grazie a quel broccolo.

Essendo aprile, il clima all'esterno non era ancora molto caldo e, infatti, il ragazzo dai capelli biondi indossava una sciarpa rossa e un giubbotto non molto pesante. Era arrivato come sempre in perfetto orario, eppure quella volta tutti erano riusciti a precederlo.

A tenere l'enorme striscione erano Iida, Shoji e Koda. Il professore Aizawa era, come sempre dopo tutto, rinchiuso nel suo sacco a pelo giallo, in un angolo della stanza concentrato ad osservare la scena, mentre il suo viso pallido e perennemente stanco era incorniciato dalla stoffa imbottita.

Tutti, velocemente si avvicinarono al compagno di classe e chi era coraggioso provò ad abbracciarlo, i restanti gli fecero solamente gli auguri.

«Come mai tutto questo? Io non vi ho chiesto proprio nulla. » Disse scontroso Bakugou, guardando tutti che, ininterrotamente, gli sorridevano allegri e non davano peso alle sue parole.
«Lo facciamo perché qui siamo tutti tuoi amici! E in più Aizawa-sensei ci ha lasciato liberi di festeggiare per le prime due ore!- Disse eccitato Kirishima, mentre circondava la spalla del suo amico con un braccio, mostrando i suoi denti aguzzi. -Sei un uomo davvero fortunato. »

Bakugou sbuffò a quell'affermazione, distogliendo lo sguardo dagli occhi del rosso.
Nessuno poteva saperlo, ma dietro quell'espressione dura, il biondo era felice come non mai.

Nonostante fosse stato sempre lodato da bambino, solo i genitori gli avevano fatto le feste di compleanno. Lo aveva fatto anche Midorya, eppure con il tempo, sopratutto alle medie, era solito trovare solamente un pacchetto sul suo banco senza il mittente il 20 aprile. Era cosciente di chi fosse a farglieli, eppure Bakugou non aprì mai quei regali, così come non li buttò mai. Li teneva sempre in un cassetto della sua scrivania, vietato a tutti, visto la serratura in metallo che lo teneva continuamente chiuso.

Jiro si occupó della musica, riuscendo a tenerla ad un volume abbastanza basso da non disturbare le classi circostanti. Mina, Toru e Momo avevano portato da mangiare, tra cui stuzzichini, salatini e dolci. A preparare la torta, però, toccò a Sato e Hagakure, affiancati da Kirishima che si era volontariamente offerto a dare una mano. In realtà, visto la sua scarsa capacità in cucina, i due compagni di classe lo lasciarono pulire gli utensili. Nonostante il ruolo, il rosso era pur sempre felice di poter dare una mano.

Quel ragazzo non si fermava mai. Il resto della classe si era occupato delle decorazioni e, insieme, avevano fatto un bel lavoro. La festa fu divertente e piacevole e, quando arrivò il momento della torta, tutti erano radunati attorno al festeggiato. In coro, cantavano la canzoncina solita ai compleanni e, per la prima volta in quella giornata, Katsuki Bakugou sorrise volontariamente.

Più in dietro, un ragazzino dai folti capelli verdi e dalle lentiggini sulle gote, continuava a scattare foto. Sorrideva nel vedere tutti così allegri,  ma il suo era un sorriso malinconico che sfuggì persino agli occhi del suo Sensei.

Riuscì ad immortalare quel sorriso in una foto, un'unica e piccola immagine.

Il biondo soffiò sulle candeline e, nella sua testa, un desiderio venne espresso.

Eppure, nonostante non ne fosse ancora consapevole, sarebbe stato difficile realizzarlo.

* * *

Il giorno dopo, Izuku Midorya non venne a scuola. Nessuno sembrò allarmarsi tanto, probabilmente era a causa della febbre stagionale che ogni anno costringeva a stare nel letto molte persone, pensarono tutti.

Eppure, non venne neanche il giorno dopo.
E quello a seguire.
E quello a seguire ancora.

Non venne più alla U.A. .

Tutti si allarmarono, preoccupati per il loro amico. La madre del ragazzo scomparso continuava a piangere e pregare per la salvezza del suo bambino, perché nemmeno lei sapeva dove lui fosse finito.

I professori erano tutti allarmati, compreso Aizawa e All Might che, tra tutti i sensei, sembrava essere quello più inspiegabilmente in ansia.

Tutti lo cercarono eppure, non venne mai trovato.

Passarono due anni e fu così che, senza il piccolo Deku, la 1-A divenne la 3-A.
Tutti però sapevano che non era più la stessa classe senza il loro compagno timido ma, allo stesso tempo, forte e tenace come nessun altro.

Non c'era più quella allegria che si provava in sua compagnia, ognuno di loro la poteva sentire.

In particolare i poveri Iida, Uraraka e Todoroki. I compagni più legati a Deku.

Ormai era stato dato per morto, la signora Midoriya aveva pianto quasi ogni notte disperatamente e, ogni giorno, i tre ragazzi la andavano a trovare.

La sofferenza aveva lasciato una profonda cicatrice in ognuno di loro.

Quello che, però, ne soffriva di più era una persona che aveva deciso di nascondere e sotterrare tutto.

Bakugou si sentiva vuoto senza quel Nerd Merdoso, senza Deku, senza qualcuno che lo chiamasse con quel nomignolo infantile... Kacchan.

Ormai, l'unico ricordo che gli era rimasto del ragazzo era un sorriso radioso che non era rivolto a lui, bensì ai suoi amici.

Dopo quel compleanno, espresse sempre lo stesso desiderio.
Un desiderio che avrebbe voluto veder realizzato più di qualunque altra cosa.

Voleva rivedere quel sorriso, anche se non fosse stato rivolto a lui. Ma lo desiderava più di ogni altra cosa.

S. A.

Ma salve!
Benvenuti nell'angolo disagiato della scrittrice di questa storia!

Da come avrete capito è una Bakudeku e, detto fra noi, non vedevo l'ora di scriverne una.

La storia è ambientata nel futuro quindi, la maggior parte di tutto ciò che accade nella storia originale, non è mai successo.

In più questa è una AU (Alternative Universe), in cui vedremo un Deku non esattamente dolce e gentile come sempre.

Un'ultima cosa, come curiosità.

Ho preso ispirazione per scrivere questa storia, da una foto trovata su Pinterest

Ho preso ispirazione per scrivere questa storia, da una foto trovata su Pinterest

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Mi piace molto e, sinceramente, un po' mi ha toccato. Da quel sorriso malinconico di Deku, nella mia testa, sono nati mille film mentali sul perché di quel sorriso.

E quindi eccoci qui!
Con una AU nata da una specie immagine!

E detto questo, vi ricordo di colorare la stellina e se avete critiche o commenti, tutto nei commenti!

BYEE!

Your Smile /Bakudeku's AU/Where stories live. Discover now