Ali bianche, pattini blu

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Non riuscivo a smettere di pensare al discorso che aveva pronunciato Lino. Tornando a casa, quella sera, continuavo a fissare il palmo della mia mano, e perfino mentre sbrigavo le faccende domestiche continuavo a ripetere nella mia mente l'interrogativo postomi dal mio amico.
Anche quella notte, al chiarore della luna, la linea della mia mano continuava a tormentarmi, marcata dalla luce del satellite.
L'idea di calzare delle scarpe con le rotelle non abbandonava mai i miei pensieri, mentre s'affacciava nella mia mente la consapevolezza che mia madre, da qualche parte, conservasse ancora i suoi pattini.
Non fu difficile intuire che il posto in cui sicuramente avrei trovato ciò che cercavo era la soffitta, dove mi era sempre stato proibito di frugare. Era senz'altro il luogo dei ricordi di un passato che la mamma cercava di dimenticare, mentre combatteva senza interruzione contro la depressione cronica che proprio il tempo passato le aveva causato.
Alle prime luci dell'alba, mi intrufolai tra la polvere di quel soppalco un po' pericolante, che senz'altro ospitava i pattini che la mamma aveva indossato fino a poco tempo prima della mia nascita.
Non fu difficile condurre quella ricerca: nel giro di pochi minuti scorsi una rotella tra bauli e vecchi abiti accatastati. Il luccichio del metallico telaio, illuminato dai primi raggi del sole che filtravano dalla finestra della mansarda, attirò la mia attenzione e mi condusse verso di loro: dei meravigliosi pattini in linea blu.
Ben diversi da quelli professionali di Lino, questi pattini azzurri avevano qualcosa di affascinante: un adesivo, posto su entrambi i lati, raffigurante un'ala bianca.
I miei occhi si riempirono di lacrime: finalmente possedevo anch'io dei pattini, e per di più erano meravigliosi, con quelle ali bianche che gli attribuivano ancor più valore e bellezza.
Decisi di provarli immediatamente, così preparai in fretta la colazione per la mamma ed uscii di casa, i pattini blu tra le mani, e mi diressi di corsa verso la pista.
Una nuova avventura stava per iniziare, lo sentivo: finalmente avrei pattinato insieme al mio amico Lino.

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