Segreto

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Quella sera, a cena, cercai come al solito di intavolare un discorso con lei. Tuttavia, qualcosa mi impedì di parlarle di Lino.
Capii che l'argomento "rollerblade" con mia madre era tabù, dunque sorvolai e rivolsi i miei discorsi sul sei e mezzo in matematica.
Ma c'era dell'altro: finalmente avevo un amico, ed ero quasi gelosa di ciò che era accaduto in quei pochi minuti trascorsi con lui, tant'è che decisi di tenere l'incontro con Lino come un segreto preziosissimo.
La cena si concluse dopo oltre un'ora di strazio, come al solito, e quando finalmente rimasi sola nella cucina a sbrigare le faccende domestiche, guardai il cielo, e la luna sembrava danzare insieme alle stelle.
Immaginai che corresse sui pattini, e che quel cielo blu fosse un'immensa pista dove sbizzarrirsi tra corse ed acrobazie.
Dopo diverse ore, ero ancora immersa nei miei pensieri, a fantasticare sulla velocità di quei roller su cui camminava con dimestichezza Lino.
Quasi non chiusi occhio, quella notte. Sembrava che un'emozione facesse capolino, e non avevo alcuna intenzione di farla andar via.
Lino ed i suoi rollerblades professionali sarebbero stati il mio piccolo, grande segreto.

Il volo dell'angeloWhere stories live. Discover now