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Dopo due giorni chiuso in casetta bianca, tra antibiotici e tachipirine sto tornando in casetta. Finita la conferenza stampa mi sono cambiato ed eccomi qua. Apro la porta e trovo una scatola, sorrido. Mi avvicino e prendo il foglio "per Lele" lo apro e inizio a leggere.
" L'altro giorno passavo davanti ai monitor c'erano le immagini della vostra casetta e c'eri tu. Eri solo, Elodie e Sergio erano usciti per promuovere il loro disco, tu no, perché il tuo non era ancora pronto. Mi sembravi triste, avevi un foglio davanti e scrivevi in continuazione il titolo del tuo disco "Costruire"." già. Mi sentivo quasi sconfitto,a terra. Giù di morale. " Mai titolo più azzeccato per come sei tu! Forse dovevi mettere un piccolo sottotitolo : "non smetterò mai di costruire". Si, perché tu non ti fermi mai, forse è per quello che pur avendo 19 anni quando parli, quando ragioni, quando scrivi e quando canti dimostri una maturità non da 19enne. Hai sempre la necessità di migliorare, di conoscere, di riflettere, di proteggere chi ti sta attorno.
Lavori, lavori e ancora lavori e se lavori sei contento.
Quando hai finito ti domandi sempre, guardandoti indietro se avessi potuto far di più.
Costruisci ogni giorno, non finirai mai di costruire, ricordartelo, perché vivere è questo.
Ogni tanto però consentiti di sbagliare. So che l'ultima cosa che vuoi è un giorno girarti e sentirti di non aver fatto qualcosa.
Questo, sono certa che non ti capiterà, perché sei attento...forte e determinato... Ma non proteggere sempre gli altri,anche tu hai bisogno di protezione, di pacche sulle spalle di abbracci, di avere 19 anni!

Costruire la propria vita è, a volte, essere indulgenti, oltre che con gli altri con noi stessi, "la strada verso casa" è dentro di te e nessuno te la toglierà mai.
Sei un "piccolo grande uomo" che sta per guardare il suo "piccolo, grande lavoro "
Un bacio Maria "
Una lacrima cade sul mio volto.
«ti voglio bene Mari » apro il pacco, frugo e ci trovo il disco. Mi tremano le mani. Il cuore fa le capriole. Le parole non escono. Non saprei che dire.
Dopo poco sento la porta aprirsi. La vedo entrare e sorride.

Entro in casetta e lo trovo sul divano. Si alza lascia il disco su di esso.
«amore» mi avvicino e lo abbraccio. Scoppia letteralmente a piangere. Le sue braccia mi stringono forte come se non volesse farmi scappare via.
«sei contento?» gli chiedo non dice nulla. Continua a piangere sempre più forte.
«ehi cuore,fammi vedere un po' » cerco di staccarmi ma la preso si fa più forte. Lo stringo forte. «cuore» ridacchio e ricambio la stretta. Singhiozza, butta fuori tutte le emozioni che ha nel corpo. Poche volte l ho visto così fragile e senza difese. Ci stacchiamo.
«ohi amore, amo tutto bene si?» gli accarezzo il ciuffo gli bacio una guancia. Mi siedo poi sul divano e lui vicino a me. Continua a piangere.
«noo che bello che sei?» guardo il disco e sorrido. È meraviglioso. Le foto sono uscite stupende, lui rende tutto così perfetto.
«amo sicuro che sei contento?» sorrido. Continua a piangere. Poi respira. Piange. È ancora sotto effetto degli antibiotici. Mollo di colpo il CD. Lo tiro verso di me. Ha bisogno di me. Io ci sono. Lui ci è sempre stato. Oggi tocca a me fare la grande. Lo stringo forte al mio petto gli bacio la spalla.
«ti amo» sussurro. Mi stringe ancora di più. Passo una mano tra i suoi capelli.
«Ti amo» mi dice lui. Siamo noi. Ci guardiamo poi negli occhi e per noi è tutto. È il nostro modo di parlare. Mi sistemo meglio e gli stringo la mano. Amore mio bellissimo.
«ci sta tutto la dentro» mi dice
«e dimmi un po' »
«ci sta tutto, ci sono io, ci sta la musica che per me è la vita. Sono orgoglioso » mi dice mentre prende fiato. Sorrido. Gli bacio una guancia e poi un bacio a stampo.

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