Ventitreesimo capitolo

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È passata una settimana, tra me e Lele va tutto così meravigliosamente bene, Anche troppo! A volte mi chiedo se sto sognando ,con lui vivo come in una favola.Mi tratta con i guanti, mi guarda con due occhi pazzeschi. È un ragazzo semplice normale di diciannove anni con un cuore grande, con me fa l'uomo, guai a chi mi tocca, mi guarda. Quando è geloso gli parte una possessività allucinante. Mi sento sempre più importante per lui e lui lo diventa sempre di più per me. Quando lo vedo mi batte il cuore a duemila. La cosa più bella del nostro rapporto, basta che ci guardiamo negli occhi e ci capiamo non servono parole.
Sento abbracciami da dietro mentre fumo. Ma non è Lele, ormai conosco il calore della sua mano e la riconoscerei tra mille. Mi giro con tutto il corpo e davanti a me Andrea.
«buongiorno amore»
«buongiorno» dico
«che succede? Sei fredda»
«ma che dici?»
«e allora dammi un bacio.. »
«andre sono di fretta, tra poco iniziano le lezioni»
«Elo cosa è successo? Sono serio» noto Lele arrivare, ma appena ci vede scappa via. Ecco lo sapevo.
«non è giornata! Anzi non è più storia»
«che stai cercando dirmi?» mi chiede bloccandomi nel muretto.
«andrea senti..» prendo coraggio «sono passate alcune settimane dall'ultima volta che ci siamo visti e io ho capito che non ti amo più »
«eh» mi guarda con una faccia.
«quello che hai sentito. Non sono più innamorata di te» cerco di liberarmi da quel posto «lasciami andare!»
«stai chiudendo una storia importante x uno che..» lo blocco immediatamente
«lascia in pace Lele. È l'ultima persona che puoi nominare» lo strattono e Gabriele mi guarda.
«è in camera, ci penso io ad Andrea »
«grazie» salgo le scale per raggiungere Lele che era scappato vedendoci.

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