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*Spazio autrice: buon pomeriggio, ecco a voi il capitolo. Vorrei stemperare l'aria pesante che si respira da ieri. Ho scritto questo capitolo con gli occhi lucidi, visto che la situazione non è proprio delle migliori. Ogni giorno una nuova 😑 #possiamofarcela #forse.
Troppa gente che parla! Troppa gente che giudica! Troppa gente che non si fa i casso suoi. Passo e chiudo. Buona lettura. So di rompere 😎😂*

107.
I giorni passano anche troppo velocemente. Siamo gia nella settimana della finale. Io ed Elo siamo stati i primi finalisti. Sono corso ad abbracciarla appena Maria ci ha detto che "Elodie e Lele sono i primi finalisti di amici".
Il momento della maglia nera non so come spiegarlo. È stato qualcosa che e'impossibile dire a parole. Sono orgoglioso di me, di dove sono arrivato fino ad ora. Orgoglioso di lei del percorso che ha fatto e ora è una donna completa. Orgoglioso di noi. Si perché stare con lei ogni giorno per me è sempre una scoperta.
Litighiamo tutti giorni eppure siamo sempre attaccati come cozze. L'amo incondizionatamente.
Giornate intense e frenetiche. Viviamo ormai tutti in casetta blu.
«ehi» mi richiama Sergio
«dimmi tutto? »
«ti vedo pensieroso »
«no in realtà mi scoppia la testa. Sarà che sono giornate lunghe frenetiche e sempre a lavoro»
«io non sto capendo nulla» rido
«pensa me. Ho finito il disco ieri alle5. Oggi ho fatto le foto. Ma sono in palla»
«come ti capisco »
«tra un paio di giorni finisce tutto »
«mi viene già l'ansia»
«a me la nostalgia. Non credo che sarà tutto come prima. Nel senso che qua fuori il mondo ci mangia »
«dobbiamo essere forti»
«buonasera» dice Elo baciandomi una guancia e salutando poi Sergio.
«amo ma stai bene? Sei bianco!»
«stavo x dirlo io!»
«ma si state tranquilli solo un po' di mal di testa »
Appoggia le sue labbra sulla mia fronte. Corre verso la camera, apre il cassetto e prende il termometro.
«eloooo non ne ho febbre tranquilla»
«misura e non fare storie » sbuffo. Dopo 5 minuti.
«39.5 » la guardo «non ne avevi eh?! »
«Elo passa adesso »
Mi guarda storto non ho nessuna intenzione di litigare con lei. La lascio fare chiama la redazione che mi manda subito un medico.
Vengo visitato. Principio di influenza. Febbre e anche la gola rossa. Molto bene.
«io direi che è meglio se stai lontano da loro. Così non contagi i tuoi compagni »
«che??» rispondo a Luca della redazione
«Lele, ti spostiamo in casetta bianca il tempo di guarire e torni da loro»
Non ne capisco la motivazione. Ma le forze per controbattere sono poche. Non ne ho voglia. Guardo Elodie che si sposta in stanza. Mi alzo ma barcollo un po' per la febbre.
«siediti»
«no Sergio. Devo andare da Elo» decide di accompagnarmi. Entro in stanza e mi siedo sul letto vicino a lei.
«amo»
«ci dobbiamo separare»
«volevi venire da sola qui. Che ci sono o non ci sono cosa cambia amo?» mi guarda storto.
«stai scherzando? »
«credo di stare via per un paio di giorni ovvero due. Ti prego stai tranquilla »
«dicendomi che volevo venire da sola non mi aiuti»
«era per dire! Comunque mi mancherai un sacco» sbuffa. L'abbraccio.
«Lele devi andare » mi dice Gabri. Elo mi stringe di più.
«arrivo» dico. La stringo e ci stacchiamo. Chiedo a Gabri di prendersi cura di lei in questi giorni.

• tu che sei diverso, almeno tu nell'universo non cambierai dimmi che, per sempre sarai sincero. Che mi amerai davvero, di più di più.•

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