Terzo capitolo

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3.
Siamo in discoteca non faccio altro che pensare a ciò che mi ha detto Gabriele. È rimasto in albergo x non litigare con me, per non rovinare la mia serata. Cristiano si avvicina e mi mette una mano sulla spalla, gli sorrido. Mi chiede se tutto va bene e rispondo di sì che sono solo un po' stanca. Sorride e si allontana di nuovo. Decido di andare a fumare una sigaretta vengo seguita da Gabriele.
«a che pensi? » mi chiede
«sono davvero una stronza? »
«che?»
«per lele»
«elo sei fatta così, tu alzi un muro se qualcuno non ti piace! Lui credo lo abbia capito dopo che oggi lo hai di nuovo evitato tutto il giorno mentre lui cercava almeno x due secondi il tuo sguardo »
«che stai dicendo? »
«elo non devo dirti io ste cose, è il mio migliore amico come tu sei x me una sorella. Ti ho già detto troppo» mi bacia una guancia e torna dentro.
Lui cerca il mio sguardo. Io lo evito. Ma che diamine dice! Deve aver bevuto Gabriele stanotte. Dico a chiara che torno in taxi in albergo. Ho bisogno di chiarimenti!

Sento qualcuno bussare, intontito appoggio il quaderno dove scrivo i pezzi sul comodino e vado ad aprire la porta. Trovò elodie davanti a me.
«che ci fai tu qua? Non dovresti essere con gli altri »
«si, ero con gli altri. Ma Gabri mi ha detto che non sei uscito a causa mia e volevo capire »
«elodie che vuoi capire, non volevo discutere ancora con te.. Mi pare di averlo fatto abbastanza ultimamente è siamo qui solo da quasi una settimana. »
«si, ma potevi benissimo uscire e ignorarmi»
«non saresti proprio uscita stasera che è diverso. Ho preferito mettermi a scrivere che vedere te con tutti gli altri che parli e a me non rivolgi la parola »
«non mi piacciono i tuoi atteggiamenti lele»
«io non ti ho fatto nulla, se cercare di capirti o perlomeno conoscerti vuol dire farti qualcosa di male allora non ho capito nulla dalla vita» mi guarda. Se prima eravamo in piedi ora si siede sul letto del mio compagno di stanza.
«non ti capisco » confesso
«non mi devi capire, non mi piaci. Non voglio avere a che fare con te» la guardo e stavolta furioso apro la porta.
«Non ci fai nulla qua dentro allora,questo è Lele che non mi piace ma hai detto che non vuoi avere a che fare con me quindi esci adesso»
«stai esagerando!»
«no, invece sto facendo la cosa giusta. Esci adesso è farò proprio come vuoi tu.. Ignorarti»
Prende la borsa appoggiata sul letto ed esce.
Che cretino che sono! E io che pensavo fosse venuta x chiedermi scusa che potessimo incomciare a conoscerci. Niente mi sbagliavo.

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