Cinquantunesimo capitolo

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Il rapporto con Lele è sempre più in crescita. Ho superato una sfida immediata quando ha perso la mia squadra. Lui è sempre lì pronto a starmi accanto. Mi supporta e sopporta un sacco, sono alquanto difficile da gestire e ne sono consapevole; ma lui ci riesce benissimo.
Chiudo la valigia. Questo fine settimana starò a Napoli con lui e Gabri. Conoscerò i suoi ,ancora non so come ha
deciso di presentarmi, amica fidanzata.
Dormirò a casa di Gabriele per non affrettare i tempi e le cose tra di noi e non far pensare male ai suoi genitori.
«amo'sei pronta?» mi chiede accarezzandomi una guancia.
«si, ma ho l'ansia »
«stai tranquilla mhm» mi bacia e usciamo dalla camera. Prende il mio borsone e Gabriele ha quello di Lele e il suo.Saluto Chiara, Sergio Andreas e Alessio.
[...]
Per tutto il viaggio non mi sono staccata da lui. Gabriele tira un urlo appena legge che siamo arrivati a Napoli. Ci sarà il padre di Lele a prenderci.
«Amo faccio io, tranquillo non pesa» dico appena prendo la mia valigia e lui la sua.
«sicura»
«si»
«vi volete muovere!!»
«li posso staccare la testa prima di conoscere i tuoi? » chiedo ridendo a Lele.
«ahahah mi salveresti» ride e scendiamo dal treno. Vedo un uomo avvicinarsi a noi. La fotocopia di Lele in persona soltanto un po' più grande.
«papá » si abbracciano
«gabriele»
«ruggero, fa caldo eh»
«troppo» dice il padre, mi guarda e sorride. Credo di essere rossa in viso.
«tu devi essere Elodie»
«piacere mio»
«anche mio, Ruggero»
«Elodie» sorride.
«che facciamo andiamo a casa o vogliamo prendere il sole?» chiede scherzando Lele.
«la seconda non sarebbe male LE ,sono bianca»
Scoppia a ridere. Mi guarda prende la mia mano e iniziamo a camminare verso la macchina
«ti porto in un bel posto a prendere il sole» sorrido.

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