88 capitolo

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Lele mi stringe un fianco mentre usciamo dallo studio a fine registrazione. Abbiamo perso Alessio, un punto di riferimento della nostra squadra. Un ballerino eccezionale. Gabriele non fa altro che piangere, all'inizio del serale in casetta litigavano spesso ma poi si sono capiti e hanno stretto un amicizia bellissima. Ne risentirà un sacco di questa uscita. Io mi sento piccola in questo momento. Lele non mi molla un attimo,se solo penso che in una di queste sere potrebbe uscire lui,il mio cuore potrebbe morire. Torniamo in casetta abbattuti.
«abbiamo perso un elemento fondamentale» dichiara Lele sistemandosi il ciuffo e guardando per terra.
«ci hanno accoltellato alle spalle » esclama Gabri arrabbiato.
«Ehi ragazzi» la voce di Alessio ci fa girare e lo abbracciamo. Usciamo in giardino.
«Ale continua a fare quello che stai facendo, non ti abbattere. Ridi scherza canta piglia la chitarra balla. Ma non fermarti! Non lo fare» gli dice Lele con il groppo in gola. Ale gli sorride e continua a fumare.
«non lo farò! Elo tu lo sai come ero chiuso. Non parlavo con nessuno, ero sempre con quello sguardo timido.Ad oggi sono cambiato e voglio restare così »
«ci mancherai!»
«mancherete anche a me ragazzi» ci abbracciamo tutti quanti. Poi prepara la valigia e lo aspettiamo fuori. Sto seduta tra le gambe di Lele. Cerco di riscaldarlo visto che ha freddo. E poi salutiamo Alessio.
[...]
Le nostre coach ci raggiungono e ci dicono che Ale ha avuto un contratto con David Parson. Il nostri cuori si alleggeriscono. Guardo Lele che mi sorride. Emma è arrabbiatissima e la capisco. Oggi abbiamo davvero perso un vero talento. E la nostra casetta pare veramente vuota senza di lui.

Emma ed Elisa sono appena andate via. Elo è in doccia, mentre io sto aggiustando il letto che pare un vero casino. Appoggio la chitarra vicino all'armadio e cerco il quaderrno dove scrivo le canzoni. Decido di buttare giù qualche idea, tutto nero su bianco e capire un po' la melodia di ogni lettera e nota. Sento la porta aprirsi e noto Elodie già pronta per la notte. Mi raggiunge sul letto baciandomi una guancia.
«tutto bene?» le chiedo
«non è stato facile oggi, quella canzone ogni volta mi ammazza! Ma ci ho messa tutta me stessa»
«hai fatto del tuo meglio Elo. Non darti colpe che non hai. Devi solo capire che canti perché cantare ti fa stare bene » mi sorride «ti devi divertire. Fare ciò che ti senti di fare. Emma ha ragione non ti puoi sempre far proteggere dall'asta»
«tu oggi sei stato fantastico. La chitarra nelle tue ginocchia e poi poesia. Cade la pioggia i brividi. Ti guardavo ed esistevi solo tu. » gli rubo un bacio.
«volevo interpretarla in quel modo perché è così che la sentivo di fare »
«sei stato fantastico amore davvero. Certi atteggiamenti con babyk potevi evitarli»
Scoppio a ridire.
«ma cosa ti ridiiiii?» la tiro verso di me mentre si dimena.
«guarda che io non facevo nulla»
«eri tutto gasato e cantavi come un gallo appena messo in mezzo alle galline » rido ancora più forte. Io amo quando fa la gelosa xo non lo dice. Mi pizzica un fianco e poi la gamba.
«ti amo gelosona »
«non sono gelosa » dice mezzo arrabbiata.
«io ti amo comunque » le spunta un sorriso e poi mi abbraccia.

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