Settimo capitolo

2.2K 78 2
                                    

7.
«era qui vero?» mi chiede Gabriele togliendosi la maglietta sudata.
«si» rispondo senza guardarlo, continuo a strimpellare la chitarra.
«lele che ti prende, te ne sei andato come se ti avessero ucciso chissà che cosa»
«ma avevo mal di stomaco e poi se ignoro ignoro»
«ahahah sei geloso! Sei geloso di elodie»
«te sei fuori! Ma anche no!»
«ti sta crescendo il naso amico»
Mi da un colpo nella spalla ridendo.
«sei geloso marcio per questo sei scappato!»
«e io ti dico di no, sei proprio fuori strada amico»
«dai che vi siete detti?»
«nulla di che! Abbiamo deciso di rincominciare con le presentazioni. Eravamo occhi dentro occhi quando si è ricordata di una cosa ed è scappata»
«avevo intuito fosse da te, troppo tempo x cercare la borsa e poi elodie è troppo ordinata x non trovarla subito» mi guarda «mi sa mi sa che qua gatta ci cova»
«si in testa tua cova. Dai lavati che usciamo»
«chiama gli altri così andiamo a prendere qualcosa da bere»
« perfetto » appoggio la chitarra mentre lui va a farsi la doccia. Se le faceva male che la ignorassi perché ha continuato lasciarmelo fare. Che senso avrebbe non venire da me è dire che aveva sbagliato sul mio conto. No, ha preferito che arrivasse quel tipo x capire di volermi conoscere. Che tipa complicata!

3:00
Mi giro e mi rigiro nel letto. Non riesco proprio a prendere sonno. Infilo le ciabatte e la giacca. Esco dalla stanza x non svegliare chiara, scendo alla hall dell'albergo con la sigaretta e raggiungo il giardino dove ci è permesso fumare. Mi avvicino al muretto e vedo Lele che ha in quaderrno in mano che scrive.
«ehi» richiamo la tua attenzione mentre si gira a guardarmi
«che ci fai sveglia a quest'ora?» mi chiede quasi sussurrando
«potrei chiedere lo stesso a te, io non ho sonno tu?»
«idee per una canzone e devo buttare giù subito se no perdo tutto melodia e testo» lo guardo mentre cancella due parole che sicuramente non le piacevano. «come mai non hai sonno?»
«un misto di cose» per la prima volta stavamo parlando senza azzannarci, o meglio io non lo sto insultando.
«sei preoccupata per la puntata?»
«anche!»
Ci guardiamo entrambi. Un brivido di freddo per corre il mio corpo.
«hai freddo?» mi chiede visto che mi sono ranicchiata x riscaldarmi
«un po'» si leva la giacca, l'appoggia nelle mie spalle «e tu? »
«non ti preoccupare » mi dice. Mi avvicino a lui e lo abbraccio. Prima è rigido non se lo aspettava, poi mi stringe a sua volta.
«ti riscaldo io cosi» dico sottovoce ma mi sente benissimo.
«ottimo modo per riscaldarsi » ridiamo insieme e rimaniamo abbracciati così. Ad ascoltare solo i nostri respiri che si intrecciano insieme. Sto bene cazzo! Ci stacchiamo, mi lascia un bacio sulla fronte prima di andare via, lo seguo.
«lele» si volta
«la giacca » sorride.
«tieni la tu» mi dice entrando poi in camera. La porto verso il mio naso, il profumo è buonissimo. Mi sdraio sul letto mi metto a dormire con la giacca al mio fianco.

#Costruire❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora