Diciassettesimo capitolo

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Due giorni dopo.

Le cose tra me e Lele vanno sempre meglio. Ci cerchiamo, ci abbracciamo se vogliamo farlo, ci punzecchiamo. Questa cosa mi piace ma allo stesso tempo mi spaventa. Ho paura di restare fregata, inizio a non sopportare più Andrea; ogni suo movimento mi prende male. Anche ieri notte ci ho litigato via messaggio e lele era lì pronto a darmi una mano.
Non so seriamente cosa prova per me, ho quasi paura anche a saperlo. Mi tratta come una principessa, come donna mi sento amata veramente tanto. Quindi mi chiedo ma non è che mi sto innamorando?
Chiara si mette davanti a me con un vestitino corto rosso e mi guarda.
«beh come sto ?»
«sei uno schianto»
«stasera esco con mio ragazzo. »
«e fai bene!» si siede accanto a me, e mi prende una mano.
«che succede? »
«non lo so nemmeno io»
«ti piace x davvero Lele, vi vedo sempre più vicini ogni giorno»
«si siamo sempre più vicini e mi piace stare con lui. Il fatto che ho paura Chia»
«Elo tutti quando iniziamo la fase dell'innamoramento abbiamo paura, ma se non ci buttiamo che senso ha?»
«lo so»
«e poi Lele mi pare un ragazzo serio, con la testa sulle spalle»
«È piccolo!!»
«All'anagrafe ha 19 anni ma mi pare che di cervello potrebbe essere tuo coetaneo, Elo non puoi sempre mettere le mani avanti per non rimanere ferita. Per una volta pensa a te e non agli altri! » mi bacia una guancia ed esce.

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