Quarantatunesimo capitolo

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Quella notte non riuscii a dormire per niente. Le parole bellissime di Lele mi rimbombavano nella testa e speravo di vederlo il più presto possibile. Sono tornata a Roma, mio padre è uscito a fare la spesa mentre mia sorella ,puff sparita.
Il cellulare vibra sul tavolino, lo prendo nelle mani e digito il numero di blocco e vedo un messaggio di Andreas che chiede se posso raggiungerlo in hotel in serata per stare con loro prima di capodanno. Rispondo:«chi c'è? » mi rispose «sergio, alessio, Arianna e cristiano » decido di accettare tanto stasera non ho nulla da fare. Rispondi che stasera gli avrei raggiunti in hotel.

«Lele, ha abboccato!» esclama Gabriele guardandomi mentre massaggia con Andreas.
«perfetto! Ho bisogno di vederla, ci vediamo dopo domani x la vigilia di capodanno. Mi raccomando non fare troppa baldoria »
«no tranquillo! » scoppio a ridere, mentre chiudo il borsone.
«salutami fragolina che manca anche a me»
«sarà fatto Gabri »
Ci abbracciamo, mio padre mi accompagna insieme a lui alla stazione e da Napoli prendo un treno verso Roma. Ho una voglia di vederla, stringerla tra le mie braccia. Sentire l'odore della sua pelle che sa'di ciliegia e accarezzare i suoi capelli corti color fucsia ormai.
È proprio una fragolina,la mia fragolina.

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