48; Punto di non ritorno

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NOTA: linguaggio e contenuti violenti espliciti.

[...]

Ryomen reagì serrando la mascella, e ci lasciò leggere nei suoi occhi la voglia di strappare ogni singolo capello a Toji, finendo per dire l'unica cosa che sul serio non si sarebbe mai dovuto lasciare uscire dalla bocca.

«E io ho fatto bene a scoparmi Mila, allora.»

Merda.

Come cazzo gli è venuto in mente di dirglielo?

Toji si pietrificò sul posto: fu come se tutte le parole gli si fossero asciugate istantaneamente sulla lingua e come se nei suoi occhi si fosse spento qualcosa.

«Toji...» Io ruppi il silenzio, cercando di riportare il ragazzo alla realtà.

Lui si voltò di scatto verso di me e mi guardò con disprezzo.
«È vero, Mila?» Me lo chiese con tono basso.

«È meglio se torni di sopra-...»
Tentai di nuovo di calmare le acque, ma Toji mi interruppe alzando il tono della voce.

«Cazzo, rispondimi. È vero quello che ha detto Itadori?» Insistette, serrando poi la mascella e allargando appena le narici.

Io non riuscii a dirgli nulla, sapendo come sarebbe scattato su tutte le furie se avesse saputo là verità.
Così rimasi semplicemente in silenzio, guardandolo con terrore e impotenza.

Che situazione schifosa. Cazzo.

Toji continuò a insistere nel volere una risposta.
«Te lo sei scopata Ryomen? Sì o no, Mila? Te lo sei fatta sul serio?»

Più evitavo quella domanda e più il suo tono si faceva duro, e non potei che gettare la spugna e vuotare il sacco.
«Io... Merda...»
Deglutii.
«Sì...»

Lo sguardo di Toji si inasprì, la sua espressione si avvelenò, portandomi a dargli delle giustificazioni che, in realtà, non gli erano assolutamente dovute.
Dopotutto... Che diritto ha lui di arrabbiarsi riguardo a una cosa del genere?
Noi due non siamo niente, no?

«Ma è stato qualcosa che... Che non aveva valore, Toji.» Dissi balbettando e iniziando a sentire caldo sotto ai vestiti.

Quella frase però non miglioro affatto la situazione, anzi, portò soltanto il ragazzo a ringhiarmi addosso.

«Perché mi vuoi dire che adesso scopi pure con superficialità?» Lo urlò.

Gli sguardi di più di qualche studente iniziarono a posarsi curiosi su di noi.

Che scenata ridicola.

Lui continuò abbaiando come un cane rabbioso.
«Adesso quindi la dai a chiunque con tutta questa leggerezza?»

A quel punto io non potei che trasformare i miei sentimenti di paura e vergogna in semplice rabbia.
Insomma! Solo perché ho fatto sesso con qualcuno che non era lui?
Cos'è? Crede di essere l'unico a poter permettersi scopate senza un partner fisso?

Scattai in avanti e alzai anch'io il tono.
«Ryomen non è chiunque. E che c'è? Preferivi quandi ero una povera vergine facile da manipolare, per caso?»

Lui strinse e pugni e soffiò.
«Eri mia, almeno.»
Cristo Santo. È ridicolo.

«Stronzate.» Sbottai, puntandogli contro l'indice.
«Ti fottevi mezza scuola nel frattempo. Era così che volevi tenermi "tua"?»
Scossi il capo e risi nervosamente.
«Sei un cazzo di pagliaccio.»

Toji ribolliva di rabbia, sembrava volersi abbandonare da un momento all'altro alla parte furiosa di sé; e anche Ryomen lo notò, perché infatti si intromise nella nostra conversazione per prendere le mie difese.

Troublemaker; Toji FushiguroWhere stories live. Discover now