12; Nemici

658 29 12
                                    

[...]

«Ti sei scelta un avversario della quale non sarai mai all'altezza... Ma l'hai voluto tu, dopotutto.»
E quelle furono le ultime parole che mi disse Toji prima che Gojo decidesse di far finire quel teatrino nel modo più inaspettato del mondo: alzandogli le mani.

Ne approfittò per prenderlo alla sprovvista e gli afferrò i capelli con una stretta decisa, tirandogli indietro il capo e facendogli così perdere la presa su di me, che rimisi finalmente i piedi per terra.

«Mila!»
Riconobbi la voce di Nobara che arrivò correndo, scansando i ragazzi tra la folla creatasi e che era cresciuta nel tempo, fino ad arrivare a me.
Mi avvolse un braccio intorno alle spalle e continuò con tono preoccupato:
«Tutto bene?»

«Mila!»
Quella era invece la voce di Megumi seguito da Yuji, Maki e Toge.
Si chiusero tutti intorno a me, bombardandomi di domande e scrutandomi curiosi, immersi in evidenti sentimenti di paura.

«Tutto bene?» Mi chiedeva ripetutamente Maki.

Nonostante tutti i miei amici impegnati a soccorrermi, io cercavo con lo sguardo soltanto Toji e Gojo che si stavano continuando ad azzuffare.

Dio, che casino ho combinato...

All'improvviso una voce squillante ruppe il silenzio con un vivace urlo.

«Satoru! Gran pezzo di merda!»
Era Mahito che era corso velocemente verso Toji, seguito da Geto e Nanami.

Va tutto di male in peggio...
Ho davvero causato io questo scempio?

Ma, seppure mi aspettavo che i suoi amici si aggiungessero alla lotta, presero invece Toji dalle braccia e lo fermarono dal continuare a dimenarsi contro Gojo.

«Niente violenza! È la prima regola che abbiamo stabilito, Satoru! Perché gli hai alzato le mani?» Urlò ancora Mahito sgridandolo, visto che era stato il primo ad usare la violenza.

«No, è la seconda regola che abbiamo stabilito... La prima dice che voi quattro non dovete mettere piede in questo bar. Eppure il vostro amico Fushiguro continua spesso a ronzare qui.» Sorrise Gojo ritornando calmo e sistemandosi la giacca della divisa che si era stropicciata tutta durante quella breve rissa.

«Sei un bastardo!-...» Mahito lo insultò con rabbia, venendo però interrotto da Geto che gli alzò contro un palmo ben aperto in segno di stop.

«Siamo in torto, ragazzi.» Fece lui.
Poi continuò:
«Se Toji non fosse mai sceso al bar, Satoru non sarebbe passato alle maniere forti...»
C'è qualcuno che sa essere ragionevole, allora...

«Non ti sei intontito a forza di stare in mezzo a quei marci dei tuoi compagni, vedo...» Gli disse Gojo ridendo e dando all'ex amico una amichevole pacca sulla spalla.

Geto non era arrabbiato, anzi, mostrava assoluta freddezza e razionalità: il leader perfetto.
Poi lanciò un fugace sorriso verso Gojo, si voltò e fece un cenno col capo a Nanami e a Mahito per indicare di sgomberare, portandosi via con loro Toji che non smetteva di dimenarsi infuriato.
Quando mi passarono affianco per andarsene riuscii ad incrociare il suo sguardo iracondo.

«Non finisce qui, Mila...» Glielo sentii dire con voce sottile ma roca, prima di sparire alle mie spalle.

Che guaio...

15:50.

Stavo percorrendo il corridoio per arrivare all'aula dove si tenevano i corsi pomeridiani del club di chimica e tutto quello a cui potevo pensare era Toji.
Toji, Toji e soltanto Toji.
Ho forse paura di rivederlo?

Troublemaker; Toji FushiguroWhere stories live. Discover now