☩ QUARANTACINQUE ☩

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☩ D E S P E R A D O - CITTÀ D'OMBRE ☩XLVIl fermento della Città d'Ombre

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☩ D E S P E R A D O - CITTÀ D'OMBRE 
XLV
Il fermento della Città d'Ombre

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☩ Luglio – otto mesi dopo 

E se tu, solo per un attimo, un solo istante, ti perdessi, cosa resterebbe di te?

Desperado è una città senza pietà – e soprattutto in fermento. Dall'Apocalypse, alla Conquest Gym, alla Thunderstorm Gym, passando per gli ampi e imponenti grattacieli, fino al Cimitero e al Dawn, ogni atomo che compone l'aria è in fibrillazione: anche le nuvole, nei loro contorni morbidi e mobili, hanno invece spigoli e movimenti più rapidi e guizzanti, come se attendessero anche loro l'ora suprema. C'è un continuo chiacchiericcio, un continuo ondeggiare di sguardi da un lato e l'altro del Dawn, dove l'aria sa ancora di caldo e sesso immerso nei neon dai toni freddi: il caschetto nero più famoso e desiderato di Desperado scivola con agilità lungo il palo, scatenando in tutti sorpresa e applausi: il suo corpo si muove sinuoso e liscio attorno al palo, e nel suo sorriso non sosta più troppa malizia, ma anzi una gioia nuova, che le illumina il volto e gli occhi azzurri, intanto che canticchia tra sé la canzone, si contorce abile attorno al palo, esibisce il suo completino, facendo applaudire e strillare tutti il suo nome – lei sarà sempre nelle grida di tutti Michelle, e questa è una cosa che a Desperado non cambierà mai: le dà piacere che intonino il suo nome, quando prima la chiamavano solo con delle sigle e dei numeri, ormai sono anni che Desperado la conosce e la acclama per ciò che è davvero. Si distacca ondeggiando con i fianchi lenta e suadente dal palo, cammina sicura sui suoi tacchi alti, si dirige al palchetto, verso la folla, continua a mimare suadente quelle parole, lo sguardo curioso e lussurioso, la lingua ad accarezzare i denti, il caschetto nero scombinato, si fa avanti fino a riconoscere i capelli rossi e corti di Bev: le afferra il mento tra le dita, le sussurra sulle labbra, lasciva le ammicca, e Bev prova a sorridere anche se è avvampata con impeto sulle guance, intanto che la ballerina torna verso il palo per finire la coreografia. Terence, Celine, Jamie e Malcom guardano eloquenti la ragazza, che rivolge loro uno sguardo torvo.

-E smettetela di guardarmi così!
-Ma vedi chi si è presa una cotta per Michelle. – la prende subito in giro Terence, con già due cocktail in corpo. -Chi l'avrebbe mai detto.
-Non incominciare con le tue teorie stupide: è Michelle, se ti prende la faccia in quel modo arrossisci anche tu, imbecille.
-Questo è verissimo: Michelle prendimi! – urla a squarciagola, quasi attira l'attenzione della donna che sta finendo la coreografia, ma subito i suoi amici lo zittiscono, tra le risate. Michelle continua a sorridere, e non pensa davvero a nulla: si sta solo divertendo, sta imparando a divertirsi, questa volta di cuore, come non aveva mai fatto. Sul palo si sente davvero libera e capace di esprimere l'arte che trascina con sé: allora continua a ballare, piovono adulazioni e adorazioni per quella dea della notte che sembra sospesa nell'aria con le mani strette attorno al palo, il corpo liscio e tonico, i diamantini attorno a questo, e lei che continua a sentirsi libera con quella danza, con cui sente il suo corpo sempre più suo. L'esibizione finisce, tutti applaudono e acclamano il suo nome come la più dolce delle preghiere, ma quella sera nessuno andrà a chiedere di poter vedere un suo spettacolo di strip: Michelle è ormai già piena di prenotazioni invisibili ogni sera, sotto l'evidente malcontento di Doll e Liza che dopo due mesi non l'hanno ancora accettato.

𝐃𝐄𝐒𝐏𝐄𝐑𝐀𝐃𝐎Where stories live. Discover now