☩ QUARANTUNO ☩

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☩ D E S P E R A D O - CITTÀ D'OMBRE ☩XLIMemorie di una donna persa

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☩ D E S P E R A D O - CITTÀ D'OMBRE 
XLI
Memorie di una donna persa


Se ne sta seduta nel suo lettino, in quella che non ha mai sentito essere una camera da letto: guarda attorno a sé la stanza spoglia, la porta chiusa con un riquadro vetrato su di essa, i muri bianchi e accecanti, lo scrittoio ancora alto per lei,...

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Se ne sta seduta nel suo lettino, in quella che non ha mai sentito essere una camera da letto: guarda attorno a sé la stanza spoglia, la porta chiusa con un riquadro vetrato su di essa, i muri bianchi e accecanti, lo scrittoio ancora alto per lei, come le gambe del letto. Tiene stretto tra le mani uno specchietto rosa, a forma di cuore: gliel'ha dato una signora che l'è venuta a trovare una settimana prima; le ha detto che era di sua mamma, e lei ci crede, perché è l'unica verità a cui può aggrapparsi. Lo apre, guarda il suo riflesso, si ammira con una curiosità timida, di quella tipica per dei bambini. Poi sente le mandate alla serratura, e la porta si apre. Un uomo in camice e guanti in lattice entra nella stanza, chinandosi appena sulle gambe: ha occhi scuri e capelli brizzolati, le sorride tirato, la guarda attento negli occhi.
-Come ti senti oggi? – lei preferisce non parlare: abbassa il capo, guardando il pavimento della camera.
-Oggi ti prometto che sarà più divertente, ti racconterò la storia di questa città magica, che ne dici? – lei alza lo sguardo verso quell'uomo, attenta. Lui sorride di nuovo tirato: ha già qualche ruga sul viso dal troppo stress, la pelle pallida e piegata alla fatica, la barba rasata e una voce liquida e densa.
-È una storia un po' pesante, però: la vuoi sentire, comunque, vero? – e lei annuisce con vigore, sempre più curiosa. Lui allora si alza, indicandole con la mano di alzarsi.
-Allora accompagnami, te ne parlo strada facendo. È una storia che ti sembrerà strana, ma ti assicuro che è tutto vero; ma tu non dovrai preoccupartene. Tu sei talmente preziosa, che con questa storia non avrai nulla a che fare, te lo assicuro. – lei si alza dal letto, si sente solo poggiare quelle mani sulla spalla, mentre la conducono fuori da quella che non ha mai sentito una camera sua: diretta ad ascoltare la storia del suo passato, del suo presente, e del suo futuro.

Michelle fa uscire la testa fuori dall'acqua gelida, tossendo a più riprese e iniziando a tremare. Ripete una sequenza infinita di imprecazioni, sposta i capelli bagnati dal volto, respirando affannata. Stringe la ceramica della vasca nelle mani, si rassicura, si dice che va tutto bene, che non è successo niente, che lei è lì, è viva, è lontano da quel passato, da quello che non ha mai potuto essere. Attira le gambe al petto, facendo muovere l'acqua della vasca in cui trema ancora. Il freddo la scuote in brividi forti e stancanti, sente il gelo di quell'acqua arrivarle ai nervi, stordendola. Cerca di abituarsi di nuovo a quella temperatura, si poggia contro il muro del bagno, continuando a darsi respiri profondi e ritmati. Si massaggia la cute, i capelli umidi e castani diventano mossi con l'acqua, gli occhi marroni restano chiusi, ad aspettare che il suo corpo si riprenda. Sulla pelle l'unica cosa che la riscalda d'un calore tenue e sopportabile sono le parole di amore di Agame, che le ha rivolto una settimana prima, che ha provato più volte a lavare via – ma è stato tutto inutile. Gli è stata vicino in tutto: negli interrogatori, nelle perizie, anche il primo giorno che ha iniziato con il percorso psicologico: ma poi è arrivato il momento di prendere del tempo per sé stessa, di riprendersi da quelle settimane di follia in cui è stata coinvolta e in cui è rimasta sempre lucida. Ha dormito per almeno dieci ore, e le chiamate di Doll sul telefono sono solo aumentate fino allo stremo: non ha dato avviso che non avrebbe lavorato, sicuramente i clienti sono insoddisfatti, sono entrati meno soldi al Dawn, ma lei cosa può farsene? Non può importarle, non in quel momento, non quando sente di poter perdere la testa.

𝐃𝐄𝐒𝐏𝐄𝐑𝐀𝐃𝐎Where stories live. Discover now