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☩ D E S P E R A D O - APOCALISSE ☩ XVIII Jamie contro Paul
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Trevor riesce a trovare dopo poco i suoi colleghi - o meglio, è lui che è saltato subito agli occhi di Terence che lo saluta dagli spalti per indicargli di raggiungerlo. Il pugile si fa spazio tra le persone, andando accanto al biondo, che lo guarda da capo a piedi. -Ehi, sei venuto per conquistare il nostro pugile stasera? -Pensavo di essere sobrio per l'occasione. -Ma finiscila! - ride l'altro, dandogli una spallata amichevole.
-Allora? Pronostici? - chiede Trevor, che si guarda attorno: sembra non ci sia il passaggio di Michelle in quell'arena, e la sensazione che gli stringe lo stomaco se la spiega con un semplice sollievo - anche se per una volta, l'assenza di quella bocca tanto impertinente, di quel caschetto nero e di quegli occhi azzurri che vogliono scavargli dentro, lo amareggiano un po'. -Pronostici strani: molti scommettono sul pareggio, ma i più votano per Jamie, sanno che dietro di lui c'è Michael, e lui è una macchina da guerra anche da allenatore: ecco perché la palestra più famosa di Desperado è la sua. - Trevor annuisce, assorto: quel posto è davvero strano. Dalla sua curva iniziano già a provenire i cori di incitamento per Jamie, che ancora non è uscito dai camerini e molto probabilmente starà saltellando instancabile sul posto, ricordandosi tutto quello che può fare sul ring. Si volta verso destra, e l'unica cosa che nota è il volto intriso di rabbia di Judas rivolto a lui - no, non gli è ancora passata dall'ultimo sparring. Il giovane torna subito a guardare il ring, su cui sta già salendo l'arbitro ancora in giacca e papillon stirati e acconciati in modo minuzioso, la simmetria dei triangoli di stoffa del papillon dà quasi alla testa, anche se visti da lontano. Ha una posa monumentale, il microfono stretto in mano, con l'annuncio già pronto sulle labbra. Le luci iniziano ad affievolirsi di più, e le urla si fanno più forti: l'arena pullula di persone, Trevor non ha mai immaginato ci potessero essere così tanti abitanti in una città che sembra costantemente vuota. I riflettori vengono puntati sull'arbitro, che afferra il microfono, iniziando la presentazione.
-Buona sera, cittadini e cittadine di Desperado! E benvenuti all'incontro locale di boxe di questa serata! - un ammasso di applausi e di urla provengono dagli spalti - alcuni cori iniziano già a intonare i nomi dei due combattenti. -La folla è già calda, da come posso sentire! Perché sta per entrare il primo dei combattenti di questa serata magica all'Arena di Desperado: da una tecnica ancora acerba ma puntigliosa, e dei ganci che stanno facendo sognare nell'ultimo periodo questa città, dalla Conquest Gym, di Michael Law, Jamie "Lo Storditore" Horn! - il pubblico è in visibilio al suo nome: le luci blu invadono l'arena, e Jamie si fa avanti, nel corpo piccolo e muscoloso, con indosso la vestaglia da pugilato blu e i guantoni già alle mani, dello stesso colore. Si abbassa il cappuccio, capelli neri, pelle olivastra, sguardo serio e agitazione tra le gambe, tutti lo accolgono tra gli applausi e i cori. Sale sul ring, al suo seguito Michael al di fuori del quadrato, impenetrabile e pronto ad aiutare il ragazzo che allena.
