☩ TREDICI ☩

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☩ D E S P E R A D O - CITTÀ D'OMBRE ☩XIIII controlli al Grattacielo

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☩ D E S P E R A D O - CITTÀ D'OMBRE 
XIII
I controlli al Grattacielo

☩ D E S P E R A D O - CITTÀ D'OMBRE ☩XIIII controlli al Grattacielo

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-Trevor Ward? Benvenuto nei grattacieli di Desperado. – Pamela Catcher gli fa spazio all'entrata, e Trevor si fa avanti timido all'interno del primo grattacielo, il più alto. Alza lo sguardo, perdendo per un attimo i pensieri a guardare la struttura: le pareti sono di un colore bianco spento, l'entrata ospita la reception con un uomo seduto al bancone, intento a parlare al telefono: capelli ricci e neri, pelle nera e sguardo cordiale e pulito, alza lo sguardo incontrando quello di Trevor e lasciandogli un sorriso di benvenuto. Trevor si guarda attorno: dall'altro lato della reception, a destra, un ampio ascensore grigio metallico che porta ai piani superiori, e attaccato all'ascensore delle ampie scale in marmo, dalla ringhiera nera minimalista. Oltre la reception, a sinistra, qualche ufficio, le cui targhe che indicano l'utilità sono troppo lontane allo sguardo del pugile per vederle: sono porte anonime e grigie, delle finestre al fianco coperte dalle tapparelle lasciano intravedere qualche impiegato al suo interno. Si sistema la camicia rosa e larga schiarendosi la voce, e la voce di Pamela si fa subito spazio nelle sue orecchie.

-Prego, mi segua. – gli fa cenno di aspettarlo all'ascensore, e quello la raggiunge subito con un accenno, non smettendo di guardare il soffitto alto, le vetrate che danno all'esterno, la voce bassa e calma del receptionist. Aspettano l'arrivo dell'ascensore, e una volta entrati nell'ampio elevatore, stanno per un po' in silenzio. Trevor si sente molto agitato: quel grattacielo, visto da fuori, gli è sempre sembrato imponente e invalicabile; ora che è al suo interno, però, è tutto stranamente calmo e asettico, come se fosse in un ospedale, ma senza il continuo rumore delle barelle, o del vociare di persone. Lì sembra tutto profondamente silenzioso e professionale: non pensa di essere mai stato in un grattacielo così silenzioso. Affonda le mani grandi nelle tasche dei pantaloni eleganti, guardando la carta da parati dai toni ocra e rossi dell'ascensore, Pamela al suo fianco profuma di una colonia raffinata e aspra. Trevor può descriverla in un solo modo: impeccabile. Non un capello fuori posto, il trucco calibrato al millimetro, i vestiti perfettamente stirati, le mani curate, il sorriso cordiale e lo sguardo gentile e comunque distaccato, Pamela è di una professionalità mai vista prima: non è mai fuori posto, non posa mai un piede avanti l'altro, diritta, imperturbabile, disponibile, Trevor pensa sarebbe un'ottima manager per organizzare i suoi incontri, se già non avesse Michael; in quel grattacielo devono esserci altissime aspettative per avere un ruolo e un lavoro.

𝐃𝐄𝐒𝐏𝐄𝐑𝐀𝐃𝐎Where stories live. Discover now