☩ VENTICINQUE ☩

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☩ D E S P E R A D O - CITTÀ D'OMBRE ☩XXVTra foto e discorsi filosofici

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☩ D E S P E R A D O - CITTÀ D'OMBRE 
XXV
Tra foto e discorsi filosofici

Una macchina sfreccia per le vie grigie di Desperado, piegate a quel mattino: fa agitare per aria un volantino che se ne stava per terra, umidiccio

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Una macchina sfreccia per le vie grigie di Desperado, piegate a quel mattino: fa agitare per aria un volantino che se ne stava per terra, umidiccio. Quello, dopo l'aria a muoverlo, si adagia di nuovo lento su quel marciapiede, davanti i manifesti affissi sulle bacheche: sono grandi dallo sfondo opaco, il soggetto è Trevor con indosso la veste con cui ha sfilato prima di salire sul ring, il titolo sotto è chiaro e conciso: "L'Ombra ha Vinto".

-E quindi l'ha persa così, davanti a tutti, senza che nessuno avesse tempo di spiegargli nulla. – commenta Michael, nella stanzetta del suo ufficio, nella Conquest Gym, chiudendo il giornale che riporta la vittoria di Trevor, davanti ai suoi occhi si ripalesa l'immagine di Michelle, seduta davanti a lui. Quella annuisce, silenziosa.
-Ha perso il Trevor che combatte sul ring: quello calcolatore, privo di sentimenti. Abbiamo parlato, ed è proprio questa la sensazione che ho provato: non gli importa niente di nessuno. Vuole solo fare del male a Trevor, perché lo ritiene un debole. Non so cosa voglia fargli, però: l'ho convinto ad andarsene dicendogli dei grattacieli. – l'allenatore sospira, poggiandosi contro lo schienale della sedia: sta dormendo poco, sta allenando tutti, e si sta assicurando che l'individuo originale di Trevor non resti quasi mai solo, anche se è difficile.
-Che cazzo di casino. Come glielo spiegheremo? – si domanda, sconsolato, lo sguardo azzurro al soffitto. -L'evangelista solo sa quanto ci fosse vicino. Come lo farò arrivare alla cintura adesso...? – le parole gli muoiono in gola solo a pensarci: se l'individuo originale avrà sentimenti troppo ingestibili e una debolezza sconfinata, Trevor può dirsi fuori dalla cintura mondiale, e questo sa che lo distruggerà: Desperado ha deciso di togliergli il suo sogno proprio quando stava per sfiorarlo, e fa arrabbiare Michael come non mai.

-Penso che, quando lo scoprirà, i mondiali saranno l'ultimo pensiero. – si lamenta la donna. -Ma lo vuoi capire che, come minimo, diventerà pazzo quando scoprirà dell'ombra? È un miracolo non sia diventato un irrecuperabile, l'ha persa troppo precipitosamente. – Michael riabbassa lo sguardo, diretto a lei.
-Come lo scoprirà, soprattutto? Ogni volta che provo a dirglielo, Desperado mi blocca. – Michelle, deglutisce, in difficoltà, e lo guarda torva.
-Non pensarci nemmeno: non sarò di certo io a dirglielo, non ho nulla a che vedere con lui. Quelli dei grattacieli hanno già provato a raggiungerlo? – cambia discorso, facendo storcere la bocca a Michael.
-Girano con la macchina attorno a casa sua, ogni tanto.
-Staranno cercando l'ombra, spero che quel coglione si stia nascondendo. – quella si alza, prende una sigaretta e se l'accende. Michael stringe i braccioli tra le mani.
-Michelle, puoi essere sincera con me?
-Pretendi troppo da una donna troppo nuda.
-Cosa fanno di preciso nei grattacieli? – quella si volta, lo sguardo azzurro è stretto nelle fessure degli occhi, lo guardano dall'alto, intanto che dà un tiro.
-Di preciso? E io che ne so. So solo che ti spingono al limite se sei atipico. E che tengono rinchiusi gli irrecuperabili, se fossero per strada non ci penserebbero due secondi ad ammazzare le proprie ombre.
-Cosa significa essere atipico?
-Non è un vero e proprio modo di essere, - spiega quella, infastidita da quelle domande, - è un modo di dire mio. Trevor è un peccatore atipico: ha aperto i cancelli di Desperado per ben tre volte, non è una cosa tipica qui. Ha voluto perdere la sua ombra e nemmeno lo sa. Chi può essere così incosciente da volere qualcosa di simile?
-Non dire stupidaggini. – la ammonisce quello, alzandosi. -Trevor non è tornato per perdere l'ombra.
-E allora chi cazzo torna in un posto come Desperado?! – sputa quella, furiosa.
-Un uomo che non ha nulla fuori di qui. – i due si guardano, seri. -Nessun contatto, nessun collegamento, non un rapporto sincero e profondo: chi è profondamente solo torna qui a ritrovare ciò che ha perso e che non ha mai avuto. Trevor è tornato qui per il pugilato, e per tutti noi. A quanto pare però è troppo da ammettere per te. – la ammonisce, ruvido nella voce.
-Poteva pensarci prima. – sussurra lei, guardando il vetro della finestra chiusa. Michael sospira, decide di non dirle altro, ma non può nemmeno perché la porta si spalanca, rivelando Fen, Judith, Bev, Celine, Jamie, Malcom che si strappano a vicenda dalle mani una rivista, agitandola in aria.

𝐃𝐄𝐒𝐏𝐄𝐑𝐀𝐃𝐎Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz